Il Tribunale di Sciacca ha rigettato il ricorso presentato da un dipendente del Comune di Santa Ninfa che venne licenziato perché condannato per peculato. La vicenda risale al 2013 quando venne avviato il provvedimento disciplinare nei confronti del dipendente dopo un controllo ispettivo bancario presso il Comune. All’uomo venne contestato di aver sottratto posta destinata al Segretario comunale e di aver omesso atti che avrebbe dovuto compiere nell’esercizio della propria pubblica funzione e, sulla base di ciò, riuniti i due procedimenti disciplinari, venne irrogata la sanzione della sospensione dal servizio per sei mesi, con privazione della relativa retribuzione.
Nel 2015 la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca: all’uomo venne contestato di essersi impossessato impropriamente della complessiva somma di € 64.520,64 spettante all’istituto bancario. Nel 2021 la conclusione del processo penale e così il Comune ha riattivato il procedimento disciplinare in precedenza sospeso. Nel 2022 il licenziamento senza preavviso. L’uomo ha impugnato la scelta del Comune dinnanzi al Giudice del lavoro. Ora la decisione del Tribunale. Il Comune è stato difeso dall’avvocato Girolamo Rubino.