Quest’ultima contestava il fatto che i risultati delle analisi dei campioni d’acqua prelevati dal depuratore di Selinunte non erano «conformi ai parametri imposti dalla normativa» oltre che «la mancata presentazione, nei termini previsti dalla legge, della domanda di rinnovo allo scarico di acque reflue urbane dell’impianto». Memorie difensive dall’amministrazione dell’epoca erano state presentate il 21 dicembre 2009.
Con esse si contestava la “forma istantanea del prelievo eseguito dai tecnici dello Arpa” i quali trasmettevano le loro controdeduzioni il 23 febbraio 2010. La Provincia imponeva il pagamento o il ricorso entro un mese dalla notifica dell’atto. Nella relazione sulla vicenda, che lo scorso 25 marzo l’Ufficio tecnico comunale ha trasmesso all’amministrazione comunale, si controbatte punto per punto alle osservazioni dell’Arpa.
Margherita Leggio
per La Sicilia