Al via, da ieri, in collaborazione con l’Ente Nazionale per la Protezione Animali, una massiccia campagna di recupero e sterilizzazione dei cani abbandonati e randagi. Già ieri mattina al rifugio per cani di via Errante c’era Elena Martorana delegata dell’ENPA ed il veterinario dello stesso Ente, Meir Levy che già era stato a Castelvetrano, sempre per l’ENPA per un altro lavoro di volontariato utile alla sterilizzazione dei cani.
Il programma prevede una permanenza del veterinario per 15 giorni presso la struttura di via Errante, con l’obiettivo di trattare almeno 150 animali, tra cagne e cani. Il comune, oltre ad offrire assistenza e personale per il recupero dei cani , pagherà solo le spese di soggiorno al veterinario dell’ENPA.
Abbiamo chiesto l’aiuto a questo Ente- afferma Franco Lombardo assessore responsabile del canile- per far fronte all’emergenza, vista anche la carenza dei servizi richiesti all’ASP- Con soli 50 posti disponibili e un veterinario part time non si può fare fronte al problema. Ringrazio Elena Martorana e L’ENPA per la sensibilità mostrata. Il loro lavoro sarà affiancato da personale messo a disposizione per il canile
Anche se, sempre per i limiti dell’ASP, ci riferisce l’assessore, l’unico autorizzato al prelievo degli animali, per conto del comune rimane il funzionario Giacomo Triolo. Il problema dei cani randagi nel territorio ha raggiunto limiti di guardia. Ogni giorno i Vigili Urbani ricevono molte segnalazioni.
Adesso, l’amministrazione Errante decide di passare all’azione chiedendo aiuto alla massima istituzione di volontariato,per la tutela degli animali , vista anche la cronica “assenza” dell’ASP. Addirittura il primo cittadino ha chiesto l’intervento del prefetto di Trapani ,per trovare delle soluzioni applicative e concertate con i responsabili di zona dell’Azienda sanitaria. Ma le varie missive inviate da Errante, hanno sortito solo risposte cartacee e che sanno solo di” burocratese” e poco ditangibile.
Infatti il dirigente ASP Luigi Mauceri, nella lettera del 16 giugno scorso scrive al comune: ”Nel condividere le leggittime richieste del comune, allo stato attuale, non siamo in grado di garantire il potenziamento delle attività del rifugio per cani”.
In altre parole “arrangiatevi”. Il sindaco Errante non ci dorme sopra e scrive al Prefetto Falco affinchè intervenga.
E’ una situazione molto difficile-afferma piccato Errante- l’ASP per legge deve fare la sua parte e deve mandare i veterinari per il piano di sterilizzazione. Solo così possiamo far fronte all’emergenza. Invece, registriamo delle carenze nei servizi veterinari e per affrontare la delicata situazione abbiamo chiesto all’ENPA di aiutarci.
Dal canto nostro- continua Errante- ci siamo mossi. Abbiamo potenziato il personale al canile dopo la riapertura. Abbiamo fatto adottare in questi mesi 57 cani , 4 sono stati riammessi sul territorio, 101 microchippati e purtroppo, per la carenza dei veterinari solo 15 sono stati sterilizzati. Troppo pochi. La mia battagli per avere più veterinari a Castelvetrano non finisce qui. Con l’ENPA in 15 giorni ne sterilizzeremo 150. Il dato già dice tutto. Solo con una sterilizzazione massiccia possiamo arginare il fenomeno del randagismo
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Un appello per salvare uno splendido cane, che ogni giorno trovo all'incrocio semaforico tra Triscina/Selinunte/Castelvetrano/Campobello.
Si tratta di un esemplare di grossa taglia, pelo bianco e denutrito.
Mi auguro che le autorità competenti facciano qualcosa presto!
Salve,
purtroppo i randagi nonostante l'opera di sterilizzazione continuano a proliferare, mangiano immondizia, si ammalano, si raggruppano ed iniziano a sviluppare la logica del branco.
In alcuni quartieri di Marinella (pescatori) e nel percorso di attraversanento della pineta vicino ai templi in direzione mare, si sono formati branchi di cani che spaventano bambini e turisti.
Le scelte di sterilizzazione e di affido non hanno portato ad alcuna soluzione esaustiva.Desidero,quindi, informare il sindaco Avv. Felice Errante che già alcuni comuni italiani hanno provveduto, dietro un piccolo compenso, a spedire in affido questi animali nei paesi dove il costo della vita è decisamente inferiore (Romania) e che la Germania, che economicamente, sta meglio di noi, ha posto un limite di sei mesi di permanenza nei canili prima di praticare ai randagi l'eutanasia.
Non facciamo di Castelvetrano il “territorium nostrum" le scelte sbaglaiate, creano solo sprechi, e non risolvono alcun problema; impoveriscono il territorio e mettono a rischio il nostro lavoro e quel poco di turismo che ci resta ancora per vivere.
Grazie
cavolo che bell'idea l'eutanasia, questa sì che è una soluzione... complimenti claudio :)