Partirà il prossimo martedì 2 febbraio la prevendita, per il concerto presso il Teatro Selinus di Castelvetrano, del popolare musicista Marco Castoldi, in arte Morgan, direttamente dal talent-show X-Factor.
Il tour Piano Solo è un concerto dai toni minimali e intimisti, solo voce e pianoforte, in scaletta brani dell’ultimo disco “DaAadA”, oltre che del precedente “Canzoni dell’Appartamento” ed il suo best “E’ successo a Morgan”. Non mancheranno quindi omaggi e cover, dalle canzoni dei Bluvertigo ai cantautori liguri.
Lo spettacolo non rientra nell’abbonamento e quindi sarà possibile acquistare i biglietti esclusivamente dal 2 al 5 febbraio, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ogni giorno dalle 09 alle 13 e dalle 15 alle 18, presso il botteghino del teatro.
Chi volesse saperne di più può chiamare lo 0924.907612
il biglietto d’ingresso sarà di € 25 per poltrona, € 20 per il palco centrale, € 18 per palco laterale ed € 12 per il loggione.
breve biografia dell’artista
Originario di Muggiò (MB), Marco è secondo figlio di Luciana e Mario Castoldi, lei maestra elementare, lui artigiano mobiliere morto suicida nel 1988. A sei anni suona la chitarra, a otto il pianoforte. Ama la musica classica, ma anche il jazz, Elvis Presley, e Bob Marley.
L’inclinazione per la musica si manifesta presto con l’uso della chitarra. Marco è però mancino e le difficoltà che trova lo spingono verso il pianoforte. In realtà punta direttamente all’elettronica dei sintetizzatori, ma vi arriverà solo dopo un serio studio classico dello strumento. Nel frattempo esplode la new wave e Morgan scopre la new romantic, corrente pop degli anni ’80. Dopo aver interrotto gli studi di pianoforte al liceo Vincenzo Appiani di Monza, si iscrive al liceo classico Zucchi.
Tuttavia Morgan non concluderà il liceo e nel 1984 riesce finalmente a convincere i genitori ad acquistargli il suo primo sintetizzatore, un ‘Korg Poly-800’. Due anni dopo inizia a suonare anche il basso elettrico. Senza invertire le corde, consuetudine per i mancini, studia da autodidatta una tecnica con posizioni capovolte facendo di questo suo approccio una propria peculiarità. L’anno successivo, a quindici anni, da solo, sotto lo pseudonimo di Markooper compone e arrangia canzoni che racchiude in due piccoli lavori dai titoli: “Prototype” e “Dandy bird & Mr contraddiction” (1987).
Nel 1986 inizia il suo sodalizio musicale con Andrea Fumagalli (detto Andy), con cui fonda, poco dopo, la band Golden Age. Nel 1989 esce il primo vero lavoro: Chains, seguito dal discreto successo del primo videoclip realizzato per il singolo Secret Love. Successivamente, nel 1991, unitamente a Sergio Carnevale e Marco Pancaldi, poi sostituito da Livio Magnini, i due inseparabili compagni d’avventura fondano i Bluvertigo. Consegue il diploma professionale sperimentale (ECA) nel 1993.
Nel 2008 partecipa come giudice al programma di Rai 2, X Factor, condotto da Francesco Facchinetti, insieme a Mara Maionchi, Simona Ventura (da cui escono vincitori gli Aram Quartet con la canzone Chi (Who), scritta da Morgan in collaborazione con il vocal coach della categoria ‘gruppi’ Gaudi).
A fine 2008, Morgan ritorna a X Factor nella seconda edizione, accanto ad Andrea Rodini per i cantanti over 25. Anche questa edizione è vinta da un suo cantante, Matteo Becucci. A settembre Morgan viene richiamato per la terza edizione del programma di X Factor, questa volta come caposquadra della categoria 16-24 anni. Vince anche in questa edizione, la terza consecutiva, un suo cantante, Marco Mengoni.
AUTORE. Redazione
Sarebbe stato più importante dedicare spazio alla storia dei Bluvertigo o alla carriera solista di Morgan. L’ho già visto due volte in questa veste solitaria in compagnia del piano e sembra quasi che manchi qualcosa nelle sue esecuzioni, forse un maggiore impegno emotivo costante? Ma è da sottolineare che fa anche molto ridere e si destreggia davvero bene con il pubblico. Ricordo un’intensissima versione di Una Storia d’Amore e di Vanità che mi ha fatto venire i brividi..
Da “A ad A” è un disco meraviglioso seppur a tratti un pò troppo barocco, “Non al denaro nè all’amore nè al cielo” è l’omaggio raffinato e senza difetti a De Andrè, “Canzoni dell’appartamento” il primo sibilo incostante ma poetico e i tre dischi dei Bluvertigo, il simbolo del rock alternativo italiano anni ’90 più importante insieme agli Afterhours, Massimo Volume, C.S.I., Marlene Kuntz.
e con questo e tutto..
buoni ascolti.
Lo consiglio, quindi, peccato per il prezzo un pò troppo alto.
Visto che è un fatto di cronaca è giusto informare tutti ……
È bufera su Morgan. Una dichiarazione rilasciata dal cantante in un’intervista a “Max” (in uscita il 4 febbraio) ha sollevato un polverone di polemiche e compromesso definitivamente la sua partecipazione a Sanremo: Morgan è fuori dal Festival.
Ecco le frasi incriminate sull’uso di stupefacenti che Morgan avrebbe pronunciato davanti al giornalista del mensile: “Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. Lo uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. E Freud la prescriveva. Io la fumo in basi (modalità di assunzione nota come crack, ndr) perché non ho voglia di tirare su l’intonaco dalle narici. Me ne faccio di meno, ma almeno è pura”.
Quando l’intervistatore gli chiede se in quel momento “è fatto”, lui risponde: “Sì, completamente. Ne faccio un uso quotidiano e regolare”. A causa di queste parole, Morgan si è giovcato la partecipazione al Festival di Sanremo: “Sono allibito – ha infatti commentato il direttore di RaiUno, Mauro Mazza -. Non posso far finta di non aver letto quelle dichiarazioni deliranti”.
Allo scoppio dello scandalo, il cantante ha smentito quanto riportato su “Max”: “Sono molto sconcertato ed amareggiato, anzi profondamente addolorato, per non dire disperato, per le frasi che mi sono state attribuite. L’intervista mi è stata sostanzialmente carpita, io penso esattamente il contrario: la droga fa male, la considero pericolosa e inutile, mi riferivo all’uso che ne facevo in passato come terapia verso la depressione. E certo non mi sognerei mai di divulgare come insegnamento o consiglio per i giovani l’uso di stupefacenti. Forse mi è stata tesa una trappola e ci sono caduto ingenuamente”.
“Tutti sanno di certi errori commessi in passato – continua la nota Morgan – di cui ho anche parlato con delicatezza nelle mie canzoni e non certo nel modo strumentale ed errato dell’articolo. Fatto sta che il mio presente è quello di una persona felice che collabora con i giovani in modo costruttivo”.
La rivista, però, non sembra aver intenzione di avvalorare la tesi del cantautore. “L’intervista non è stata per nulla carpita – ha sottolineato il direttore, Andrea Rossi – e tanto meno è stata tesa una trappola. Il servizio, in lavorazione da tempo, è stato pienamente concordato”. Il bilancio, per il giudice di “X Factor”, è una disfatta totale. La Rai ha preso la decisione ed emesso il suo verdetto: per lui, almeno quest’anno, niente Festival di Sanremo.
Ma cosa vuol dire “è giusto che tutti sappiano”? Questo suo intervento, caro sig. Vaccara, sembra voler affiancare la figura di Morgan (artista indiscusso) a quella di Morgan uomo (con tutte le sue presunte debolezze), il che non ha un preciso intento se non quello di sminuire (comunque) il talento e l’estrosità di questo artista. E’ giusto altresì scindere le due figure, riconoscendo la genialità compositivo- artistica di quest’uomo non accostandola tuttavia alla sfera della sua vita privata perchè ciò che importa è la valenza di Morgan in ambito musicale, non il triste passato di un fragile ex-tossicodipendente…mi creda.