La somma di 75mila euro sarebbe stata estorta dai Capizzi, che sono fratelli, per l’apertura del supermercato Despar a Ribera (Agrigento) nel 2003.
Per la restituzione dei soldi da parte dei Capizzi, Matteo Messina Denaro avrebbe chiesto ed ottenuto l’intervento di Bernardo Provenzano al fine di evitare una guerra di mafia nei confronti dell’allora boss provinciale di Cosa nostra, Giuseppe Falsone.