Il prossimo venerdì 4 dicembre, alle ore 10,00 si terra un Consiglio Comunale aperto per discutere sul problema della privatizzazione dell’acqua.
Infatti dopo la decisione parlamentare di procedere sulla strada della privatizzazione dei servizi locali legati alla gestione, distribuzione, ecc dell’acqua è la conferma di una tendenza che in questi anni ha visto procedere insieme il centro-destra e una parte del centro sinistra. Si tratta di una scelta profondamente sbagliata, nettamente a favore delle imprese e del profitto e a danno dei cittadini e dei consumatori.
Un fondamentale bene comune -fondamentale per la vita e la sopravvivenza di ciascuno di noi- viene sottoposto a logiche di mercato che -come dimostrato in questi anni- non garantiscono un migliore servizio e più accessibile a tutti, ma solo soldi per chi ne gestisce il business.
Qui non si tratta di rendere più o meno efficiente (ovviamente meglio che sia efficiente) un servizio per i cittadini, ma di garantire l’indisponibilità di un bene fondamentale -che deve essere universalmente e liberamente accessibile a tutti- ad una logica di profitto che in questi anni via via si è estesa ad una serie di beni (ad esempio quelli del welfare) che nel secondo dopo guerra, erano stati progressivamente sottratti alla dimensione del mercato a favore di quella pubblica e sociale.
Anche il centro-sinistra paradossalmente, con una parte importante del partito si schiera dalla parte di chi vuole la privatizzazione dell’Acqua, dopo avere nella scorsa legislatura tenuto una linea contraria.l’atteggiamento dei partiti di centro destra potrebbe essere considerato più prevedibile.
Il mercato applicato alla gestione dei servizi legati all’acqua è un mix di inconfessabili interessi economici e di falsi stereotipi economici sull’ “efficienza del mercato”. Si tratta di grandi interessi e di stupidi tic ideologici che in questi mesi hanno dimostrato tutta la loro fallacia. L’acqua è il simbolo di una totale mercificazione della società, e della vita, del soddisfacimento dei suoi bisogni primari. E questo non è accettabile.
Difendere l’acqua come bene comune è fondamentale per garantire un diritto inalienabile e vitale che per nessun motivo può sottostare ad una logica di mercato e di profitto. E’ necessario che un più vasto numero di comuni -come già sta accadendo- dichiari l’acqua come bene comune e come diritto umano.. Non è affatto detto che una gestione pubblica dell’acqua sia più costosa e inefficiente. Anzi, anche in altri casi si è dimostrato il contrario: basterebbe qui ricordare i debiti degli ATO che ad un servizio peggiorato hanno unito costi insopportabili per le varie comunità. Va ricordato inoltre che l’obiettivo dei privati -nonostante i “contratti di servizio”- non è far funzionare bene i servizi, ma trarne il maggior profitto possibile, anche a costo di diminuirne i costi con minori spese per il personale e meno manutenzione.
E’ necessario sostenere e sviluppare ancora di più il movimento per l’acqua come bene comune, rilanciare le mobilitazioni e chiedere alla forze politiche di mettere al centro dell’iniziativa di questi mesi il tema dell’accesso universale e libero all’acqua, sottraendola alla dimensione del mercato. E’ una sfida importante, sulla quale si basa la prospettiva di un’economia diversa e di una società più giusta.
Giovanni Culoma: Assessore alla tutela ambientale Comune di Castelvetrano
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Rifondazione Comunista ha depositato le firme della petizione popolare contro la privatizzazione dell'acqua ed ha inviato all'attenzione del Sindaco,della Giunta,del Presidente del Consiglio comunale la richiesta di inserire nello statuto comunale la dicitura" l'acqua è un bene privo di rilevanza economica"e quanto altro ( prot.n° 55182 ).Siamo dunque in perfetta sintonia con la possibilità di discutere con i cittadini di un problema di grande rievanza sociale ed economica.Il lavoro fatto dal Circolo " G.Impastato" va dunque valorizzato perchè è stato mirato,trasversalmente , alla salvaguardia di un diritto universale di cui i cittadini devono potere usufruire senza ledere la proprie economie già in sofferenza.Ringraziamo quanti hanno firmato, e ci appelliamo alla sensibilità del Sindaco,del Presidente del Consiglio comunale e di tutti i consiglieri nella constatazione che l'acqua è di per sè " incolore".
La Segretaria
Maria Antonietta Garofalo
Nessuno, prima dell'intervento incisivo sul territorio portato avanti, da qualche mese, da Rifondazione Comunista aveva prospettato ai cittadini questa triste realtà!
Come mai prima d'ora nessun amministratore aveva preso posizione su questo delicatissimo problema, anche alla luce dei disagi arrecati dall'ATO RIFIUTI?
Siamo contenti che si stia affrontando questa problematica e nessuna legge potrà mai inporre alla volontà popolare la privatizzazione dell'acqua!
Se i rappresentati del popolo (consiglieri comunali) faranno inserire nello Statuto Comunale, quanto richiesto dai cittadini con la petizione portata avanti da Rifondazione Comunista allora nessuno e dico nessuno, potra fare cambiare la gestione dell'acqua nel Comune di Castelvetrano che se deficitaria dal punto di vista della Trasparenza Amministrativa (manca ancora la Carta del Servizio Idrico) risulta essere abbastanza sufficiente a soddisfare i bisogni della collettività.
L'acqua come dice la Segretaria del partito della Rifondazione Comunista è di per sè "incolore e" quindi questa petizione pur portata avanti da un Partito che ha nella Sue fondamenta il benessere della Collettività non sia di impedimento al varo di una norma che andrebbe a penalizzare i cittadini, come di fatto già succede in quelle realtà dove è in funzione l'ATO Idrico, colpendoli in quei bisogni che sono alla base della stessa esistenza dell' UOMO!
Chiedo cortesemente all' Assessore alla tutela ambientale del Comune di Castelvetrano,Giovanni Culoma di farsi carico di un problema circa l'ora in cui è stato convocato il Consiglio comunale aperto,in quanto molti lavorano a quell'ora e assentarsi dal luogo di lavoro è molto difficile,dunque chiedo la possibilità di postergare l'importante discussione al pomeriggio.La ringrazio comunque dell'attenzione
Maria Antonietta Garofalo
Maria Antonietta Garofalo
........non sia di impedimento al varo di una norma che andrebbe a "tutelare" i cittadini e non come di fatto........omissis.
Chiedo scusa ma nella foga di scrivere..........
Ma tanto..........ancora nessuna risposta da parte dell'Assessore Culoma!
Chiedo scusa con il ritardo con cui sto rispondendo, gli impegni sono molti e spesso non riesco a sedermi davanti al computer. Riguardo la richiesta fatta dalla Signora Garofalo non purtroppo non posso fare niente in quanto i consigli comunali vengono predispotti e convocati dall'Ufficio di Presidenza del consiglio comunale sentiti i vari capogruppi consiliari. Risulta quindi chiaro che nessuna competenza ho al riguardo. Capisco che l'orario non è dei mgliori ma credo che un giorno di ferie se serve per tutelare le libertà fondamentali dei nostri concittadini e quelli dell'Itali intera possa essere un sacrificio per remunerato. Riguardo i tempi e la mia posizione sul problema penso risulta chiaro da quanto da me scritto. Con una batutta potrei dire che se togliessi la mia firma il documento potrebbe essere benissimo quello di rifondazione, ma tornando seri credo che non sia il caso ne di polemizzare ne di strumentalizzare un poblema cosi serio che investe tutti i cittadini di qualunque area politica. Augurando un proficuo lavoro ritengo che su determinati problemi possiamo sicuramente confrontarci e trovare anche soluzione condivise. Oggi la politica non va fatta "contro" qualcuno ma per il bene di tutti i cittadini.
All'assessore Culoma voglio dire di avere appreso di questo Consiglio Comunale aperto dalla lettura fatta su questo portale. Mi sarà impossibile partecipare perchè per un problema così tanto importante e sono daccordo con Lei , un giorno di ferie non è assolutamente niente, ma almeno mettere i cittadini nella possibilità di potere chiedere questo giorno di ferie al proprio datore di lavoro ed avere la relativa autorizzazione. Le ferie per essere concesse debbono anche essere concordate e qualche volta anche con qualche settimana di anticipo!
Sono convinto che domani mattina l'aula consiliare sarà piena di cittadini e ci sarà anche la presenza di SICILIAUNO e di RADIO LIBERTY!
Per un Consiglio Comunale dove per una volta si parlerà effettivamente dei bisogni reali della gente sarebbe stato opportuno convocarlo con largo margine di tempo e dare opportuna pubblicità all'evento.
Una semplice domanda da parte di una persona che non è a conoscenza dello svolgimento dei lavori consiliari.
I consiglieri comunali che partecipano ad una commissione vengono retribuiti e a quanto ammonta tale retribuzione?
Esempio, se un Consigliere comunale partecipa ad una commissione nella prima mattinata e poi si riunisce nel pomeriggio, ha diritto a due indennità di presenza?
Se poi nella stessa giornata nella tarda serata si dovesse svolgere anche la seduta di Consiglio Comunale lo stesso avrebbe diritto ad un'altra indennità?
In parole povere percepirebbe tre indennità, o una sola indennità coprirebbe tutto l'arco della giornata?
I consiglieri che parteciperanno alla seduta consiliare aperta avranno diritto a delle indennità o usufruiranno di permessi retribuiti?
Cordialmente Baldo Genova
Mi sembra di vivere sul pianeta PAPALLA ed adesso beccatevi questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=U9az7xrTDAg
Caro Assessore Culoma come mai Lei che è sempre attento e preciso nell'attività di amministratore ha dato una notizia errata in merito al Consiglio Comunale aperto?
Mi sembrava strano che l'Amministrazione che Lei rappresenta così egregiamemte e dignitosamente si fosse adoperata per la convocazione di un Consiglio Comunale aperto ai cittadini!
Castelvetrano è l'unico comune che sulla questione ATO rifiuti si è sempre rifiutato di fare un Consiglio Comunale aperto per dibattere sulle problematiche relative alla scellerata gestione della Belice Ambiente. Gli altri Comuni hanno operato con i Consigli Comunali aperti Castelvetrano NO!
Questo interessamento contro la privatizzazione dell'acqua sicuramente scaturisce non per tutelare i cittadini , conosco bene questa classe politica che cura esclusivamente interessi politici, e questo fatto mi sa di bruciato!
Come mai l'Amministrazione non ha mai informato la cittadinanza delle problematiche inerenti l'entrata in funzione dell'ATO idrico?
L'acqua a Castelvetrano è gestita da una cooperativa!
Prendo atto della volontà manifestata dal Consiglio Comunale, ed adesso si deve intervenire per OBBLIGARE , dato che è inadempiente, l'Amministrazione Comunale ad adottare la CARTA DEL SERVIZIO IDRICO e pensare a restituire ai cittadini le somme che illegittimamente sono stati costretti a pagare per la manutenzione dei contatori idrici!
Certamente Lei uomo di grande fede cristiana e di sani principi morali porterà all'attenzione del Capo dell'Amministrazione tali problematiche e che in presenza di un diniego a tali richieste legittime, sicuramente e ne sono certo rimetterebbe il mandato!
Cordialmente
E le risposte a quando?
E LE RISPOSTE NON ARRIVANO !
http://www.youtube.com/watch?v=8KlQU54OaKU
Todo cambia (una bellissima canzone di Mercedes Sosa) cambia...... todo cambia.......
ASSESSORE DIA L'ESEMPIO CRISTIANO , CAMBI ALMENO LEI! una persona rispettosa dei principi cristiani deve dare l'esempio!
Qual'è il Comandamento più grande?
Ama Dio sopra ogni cosa..........e il prossimo come te stesso!