Consiglio su lotta alla mafia. Tante parole, nessuna iniziativa!

Assolutamente inconcludente. Con tutto il rispetto possibile per le autorità presenti e la location del Consiglio Comunale Aperto che si è svolto ieri (venerdì 31) a Castelvetrano, davvero non riesco a trovare parole diverse per raccontare le emozioni che ho provato dopo avere ascoltato per oltre tre ore, gli interventi di tutti i partecipanti.

L’idea poteva essere interessante. Su iniziativa del senatore Lumia, il presidente del Consiglio, Vincenzo Cafiso, ha invitato i massimi esponenti politici del nostro territorio per un ordine del giorno ben preciso: “Quali iniziative per la legalità e la lotta alla mafia a Castelvetrano”.

Fanno eccezione un paio di idee del sen. Lumia che ha fatto riferimento a precedenti esperienze, in modo particolare nel territorio di Corleone, di “iniziative” per la lotta alla mafia nemmeno l’ombra, nessun’idea o proposta, nessun progetto, solamente parole di solidarietà e formali discorsi annegati nella retorica più sterile. Un’occasione mancata, perché non è certo facile riunire nello stesso momento il Governatore della Regione Siciliana, il Sindaco, il massimo consesso civico e alcuni parlamentari regionali e nazionali che conoscono bene il territorio di Castelvetrano. Sarebbe potuto nascere qualcosa di buono, oltre alle parole, ma così non è stato.

Attenzione, questo è solo il mio personale pensiero, questo è il pensiero di un ragazzo che vive, in prima persona, la realtà di Castelvetrano. Di un ragazzo che si sarebbe aspettato un segno più concreto nei confronti delle persone presenti come Elena Ferraro che ha denuncia un tentativo di concussione e Giuseppe Cimarosa che, percorrendo una strada fatta di insidie molto pericolose, ha fatto dichiarazioni che pesano come macigni in un sistema del quale, suo padre e la sua famiglia hanno fatto parte.

Elena ha conosciuto la paura, Giuseppe la solitudine. Per loro e per i cittadini presenti, mi sarei aspettato qualche “iniziativa”, in fondo, era questo l’ordine del giorno!

 

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  • ci sono situazioni che vengono create per pure passarelle, nulla di più e nulla di meno... ci siamo, veniamo, parliamo, mangiamo e beviamo qualcosa e ce ne andiamo... questa è la politica di oggi, che è poi come quella di ieri. con la differenza che ieri non si parlava di mafia, non esisteva, oggi se ne deve parlare perchè conviene, per stare sui giornali, per apparire, per segnalarsi, per dimostrare di avere scelto una fazione... ma senza idee, senza progetti, senza competenza. Di questa antimafia credo che la Sicilia non abbia bisogno, di questa politica, fatta di parole, la nostra povera Sicilia non ha bisogno. e non c'è destra e sinistra che tenga, non è un problema di ideologie, è un problema di serietà, di dignità, di responsabilità. Quando io sbaglio in qualcosa, sia nel lavoro che nel privato, mi vergogno, mi dispiaccio... gran parte di questi figuri non ha pudore, non si vergogna... Questo, forse, è alla base della politica odierna in Sicilia ed in Italia. Siamo governati da gente senza pudore. E quando manca questo, non c'è futuro.

  • Certa parata di antimafismo che offre la dovuta solidarietà delle Istituzioni a Elena Ferraro che coraggiosamente ha denunziato l'estorsione mafiosa. Bisognerebbe però spiegare adeguatamente a cosa sia dovuto l'atteggiamento di certo antimafismo da palcoscenico nei confronti e a danno di Giuseppe Cimarosa che con altrettanto coraggio ha dato a continua a dare una valida testimonianza di netta condanna della mafia sconvolgendone addirittura la paratia della consanguineità. Giuseppe e Michele Cimarosa assieme alla mamma e alla nonna hanno saputo correggere l'errato concorso del genitore, Lorenzo che ha dato e sta dando il doveroso contributo per l'affermazione della Giustizia e per la crescita sociale. Non si può sottacere l'importanza dell'operato del Sindaco Felice Errante che ha offerto il necessario e dovuto sostegno morale a Giuseppe Cimarosa. Si auspicherebbe non trattarsi di questa sola testimonianza Istituzionale autorevole e moralmente ineccepibile.

  • A chiarimento delle amare costatazioni del Giornalista Criscenti Spero tanto che gli antimafisti arroganti non rilevino "concorso colpevole" ma debbo necessariamente, purtroppo, manifestare la mia totale condivisione con le Sue amare constatazioni. facendo presente, tuttavia, che il capogruppo Salvatore Vaccarino ha confermato il valore e la testimonianza sttorica del contributo che Giuseppe Cimarosa ha dato nella lotta contro la mafia. Rinnegando pure la consanguineità con latitante Matteo Messina Denaro. Il quale, non ha potuto che rallegrarsi per la voluta dimenticanza da parte di quanti si sono giustamente spesi per la solidariietà a Elena Ferraro. Sostenere Cimarosa pare sia più pericoloso!!!!!!!!!!!!!!!!!! Meglio disquisire e calpestare la polvere, magari condannando chi si permette di affermare ,(SOLO)l'amore per la Legalità. Presto servirà chiedere l'autorizzazione a chi rilascia patenti di antimafiosità organizzata ? Il Sindaco Errante ,come si permette di dare ufficiale solidarietà a Cimarosa senza previa licenza? .......e non c'è da ridere perchè viene da piangere!!!

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Flavio Leone