Convegno sulla gestione dei rifiuti in Sicilia

La gestione dei rifiuti in Sicilia e le sue criticità, le novità normative introdotte da ARERA e gli impatti amministrativi, economici e gestionali per i comuni, il passaggio dall’economia lineare a quella circolare: sono alcuni dei punti trattati questa mattina durante il convegno, organizzato dalla SRR Ato 6 Enna Provincia, che ha visto una larga partecipazione di amministratori locali, dei presidenti e direttori delle 18 SRR siciliane, dei rappresentanti delle Istituzioni provinciali, regionali e nazionali.

Presenti all’incontro, che si è tenuto presso la sala meeting del Federico II Palace Hotel di Enna: l’assessore all’Energia e Rifiuti della Regione Siciliana, prof.ssa Daniela Baglieri; il dirigente generale del Dipartimento Acque e Rifiuti, ing. Calogero Foti; il responsabile ufficio legislativo di Confindustria- Cisambiente, Avv. Matteo Maioli; il prefetto di Enna, la dott.ssa Matilde Pirreira; l’on. Elena Pagana, deputato all’Ars; il sen. Fabrizio Trentacoste.

A fare gli onori di casa il presidente dell’Ato 6 e sindaco di Assoro, Antonio Licciardo, che ha aperto i lavori, tracciando un bilancio sulle attività svolte dal 2020 (anno dell’insediamento alla guida della Società di Regolamentazione Rifiuti della provincia ennese). “Questo convengo – spiega Licciardo – nasce dall’esigenza di un confronto aperto tra tutti quelli che contribuiscono al buon funzionamento della gestione dei rifiuti, che siano soggetti pubblici o privati, sul nostro territorio ed in quello della Regione. I problemi di una SRR infatti si ripercuotono a cascata su tutto il sistema di gestione nell’ambito regionale. Solo interagendo in maniera collettiva si può rendere il sistema davvero efficiente ed efficace”.

“Abbiamo costituito questo comitato tecnico perché la realtà siciliana non è omogenea – dichiara
l’assessore regionale Baglieri – è chiaro che ognuno svolge un ruolo, ma dal punto di vista regionale a noi
sta il compito di armonizzare interessi provinciali con quelli di sovrambito e al contempo con quelli nazionali.
Nel brevissimo periodo da un lato occorre avviare nuovi impianti dall’altro lato questo sistema richiede una
certa dinamicità nella pianificazione”.

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Redazione