Da lunedì 7 giugno, così come deciso dal governo Draghi il coprifuoco slitta fino a mezzanotte per tutte le Regioni gialle. Si tratta di Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta e delle provincie autonome di Trento e Bolzano. Salta invece nelle 4 Regioni che, sempre dal 7, entreranno in zona bianca, raggiungendo Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia: il Veneto, la Liguria, l’Umbria e l’Abruzzo. In questi sette territori gli spostamenti non hanno già più limiti di orario. Per il resto d’Italia invece bisognerà aspettare il cambio di colore oppure il 21 giugno, data nazionale della caduta del coprifuoco.

Per i cittadini delle zone bianche, dove il coprifuoco non esiste più, restano quindi in piedi sostanzialmente tre divieti: girare senza mascherina, non rispettare il distanziamento e ballare in discoteca. In zona bianca per bar e ristoranti non ci sono limiti di orario per aperture e chiusure. In zona gialla le limitazioni di orario vengono imposte dall’orario del coprifuoco, ma sono limitazioni che riguardano i clienti, che dovranno lasciare il locale in tempo utile per tornare alla loro abitazione.

Come riportato da Repubblica.it, nei locali pubblici e per le visite ad amici e parenti si applica invece “la regola del sei”. Al ristorante, al bar o nei locali ci si può sedere in massimo sei persone all’interno (salvo conviventi), mentre non c’è alcun limite per i commensali nei tavoli all’aperto. In casa si possono accogliere al massimo sei persone più eventuali figli minorenni degli ospiti o persone disabili a loro carico.

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