“Tutti i piaceri sono vani: ma di tutti il più vano è certamente quel piacere che, procacciato con sacrificio, porta in sé una pena ulteriore, come il piacere di consumargli gli occhi sui libri per cercare la luce della verità e intanto la ricerca vi ruba la vista degli occhi. Così la luce che cerca la luce toglie luce alla luce.”
Così racconta la poesia di un grande maestro la cui parola che lascia, è melodia per l’anima dell’uomo che invano cerca la perfezione, che dentro di lui però non troverà mai, Castelvetrano ha messo in scena una delle più grandi commedie di Shakespeare, gli occhi di un pubblico attento e soprattutto amante ma tristemente assente di giovani che avrebbero avuto modo di apprezzare quanto messo in scena, sono stati deliziati, da quelle pene di un amore sempre ricercato sempre maledetto forse carnale ma anche spirituale.
Una commedia che ha visto protagonista il nostro meraviglioso teatro, l’unico Teatro pubblico aperto nella provincia di Trapani, scenario di una piccola parte di società che ancor crede nel suo fascino e che amaramente non trova giovani, protagosti indiscussi la compagnia teatrale “Synergie Teatrali” con la bellissima e bravissima Marina Suma, qui regina di Francia, ospite alla corte del re di Navarra in Spagna, che schiavo di un editto da lui stesso promulgato, cercherà inutilmentea star lontano dai piaceri terreni, a cui lui stesso non riuscirà a resistere cadendo nelle braccia di un cupido che maleddettamente prevale su ciò che il re con i suoi cavalieri e il suo popolo hanno creduto e voluto.
Tentazioni intrighi e malefatte, saranno il pepe di una commedia che lascia spazio a ciò che ogni uomo nella sua normalità cerca di raggiungere… un amore spirituale la ricerca del proprio essere la forza della volontà, sgretolati da un sentimento che nasce nel tempo più lontano che ci sia, vive nelle epoche e guarda con occhi di chi sa che nessuno riuscirà mai a sovrastrlo, qualunque forma esso assume, L’AMORE lui è passione bestia che non ha padrone, arriva e brucia la terra sotto i suoi piedi, arde l’anima di chi crede di domarlo, chi non ama? chi non ha mai amato? chi non amerà? occhi dentro occhi sono la scoperta di mondi che nessun periodo di studi riuscirà a spiegare, e intanto lui ci rapisce l’anima e gli attori che hanno impersonificato questo meraviglioso spettacolo sono essi degni del loro nome, trasmettendo noi emozioni e passioni che solo chi ama e riceve ciò, sa cosa Shakespeare ci volle raccontare, volle raccontarlo ai giovani loro che dell’amore pensano di sapere tutto ma che la loro assenza ha lasciato nel teatro una lacrima, di un poeta che ai grandi e ai piccoli ha insegnato a leggere negli occhi dell’anima.
Patrizia Vivona
AUTORE. Patrizia Vivona
un solo appunto realistico: i giovani non “affollavano” il teatro, ma ben 45 abbonamenti sono stati fatti a diciassettenni, diciottenni, diciannovenni e ventenni… magari se alzavate gli occhi ai palchi superiori ne trovavate un bel po’… cmq… mi congratulo molto per la recensione…