Crocetta: 600mila euro in più per la sua scorta

In tempi di tanto proclamati tagli ai privilegi della classe politica, l’idea del governatore Crocetta di ‘personalizzare’ la propria scorta non poteva che suscitare accese polemiche.

Il presidente della Regione ha infatti chiesto e ottenuto dal Ministero degli Interni di poter aggregare al pool di agenti di Palazzo d’Orléans preposti alla sua sicurezza altri 8 poliziotti. Quattro di loro sono provenienti da Messina, assegnati direttamente per chiamata diretta, gli altri quattro sono vecchie conoscenze di Crocetta, gli facevano da scorta ai tempi in cui era primo cittadino di Gela.

Otto agenti dunque altamente qualificati nella protezione di personaggi in vista ma il cui arrivo a Palazzo d’Orléans determinerà un ulteriore e non indifferente esborso per le casse regionali: ben 600mila euro in più all’anno.

La denuncia arriva dal Siulp, il sindacato unitario dei lavoratori di polizia.

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  • Il Presidente Crocetta non aveva fatto bene i calcoli. solo noi poveri cristi prima di fare una mossa ci facciamo i comti due volte (a volte anche con l'uso delle dita) forse perchè son soldi nostri?

  • Luigi, la tua affermazione riguardo Crocetta non é felice, come pure la dichiarazione del sindacato di polizia che ha dichiarato le spese ulteriori per la sua scorta.
    Dovresti invece riflettere sui risparmi agli sprechi che sta tagliando alla Regione Sicilia. Personaggio scomodo Crocetta che ha veramente rischiato di essere piu' volte minacciato di morte. Meglio spenderli per la sua sicurezza lasciandolo lavorare con tranquillità.
    Sono invece tanti che non rischiano niente ed hanno le scorte solo per prestigio.
    Ho fiducia nell'uomo Crocetta e spero che i suoi programmi vengano al più presto attuati. Finalmente un politico che non scende a compromessi in una Sicilia piena di parassiti e superpagati

  • In Sicilia c'è il rischio che si riapra una seconda fase di quel conflitto Stato-mafia che si era concluso con le stragi degli anni '90 e con l'indegna "trattativa" purtroppo oggi nota. Le persone che oggi si trovano a rivestire ruoli importanti non devono essere lasciate sole come in passato. Il presidente Crocetta negli anni in cui fu primo cittadino a Gela sfidò apertamente la mafia ed i mafiosi senza timore alcuno, con il rischio reale di essere ucciso. Oggi se dovesse veramente guidare la rivoluzione siciliana per liberare questa terra dal malaffare, dalla collusione, dagli sprechi e dal potere mafioso la sua sicurezza sarebbe certamente a rischio. Prima di giudicare con facilità la scelta dell'aumento della scorta, ricordiamoci la storia della nostra terra. Questa è la terra nella quale chi si è opposto ha pagato con la vita le proprie scelte... e non sto qui a fare i nomi perchè sono tanti, tantissimi. In Sicilia il 6 gennaio 1980, il presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella appena entrato in auto insieme con la moglie e col figlio per andare a messa, venne ucciso a colpi di pistola da un killer. In quel periodo stava portando avanti un'opera di modernizzazione dell'amministrazione regionale. Il suo impegno nella ricerca di collusioni tra mafia e politica e la sua voglia di provare a cambiare le cose, hanno subito innescato la reazione mafiosa. Il presidente Crocetta deve avere tutta la sicurezza che richiede per poter svolgere il suo lavoro serenamente e deve avere il sostegno di tutti quei siciliani onesti che vogliono la rinascita della nostra Sicilia.

  • Certo che non si è mai contenti , Crocetta ha voluto i suoi fedeli per la propria sicurezza , che equivale al nostro futuro , cosa era meglio , che mandava a casa quelli dati di scorta , scelti da persone non fidate? Crocetta ha la facoltà di scegliersi chi lo deve guardare , è ha fatto bene , ma lamentatevi di cose reali .

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