La Corte europaea dei diritti dell’uomo ha accolto il ricorso dell’Italia sull’affissione del crocifisso nelle aule scolastiche.
Lo annuncia il ministro degli Esteri Franco Frattini. “Apprendo -sottolinea- con vivo compiacimento la notizia dell’accoglimento, da parte della Corte, della domanda di rinvio davanti alla Grande camera del caso Lautzi, sull’ affissione del crocifisso nelle aule scolastiche. E’ con soddisfazione che constato che sono stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l’Italia aveva presentato alla Corte”.
(Adnkronos)
QUANDO L’INFORMAZIONE E’ MANIPOLATA
di Stefano Faraoni
La mistificazione dell’informazione produce di nuovo i suoi effetti. Da più parti, anche autorevoli (purtroppo anche da parte di alcuni giornali accreditati) si afferma che il ricorso contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’uomo, sfavorevole ai crocifissi nelle aule, è stato accolto. Non è così, è stato semplicemente dichiarato “ammissibile”. Nel merito si pronuncerà definitivamente la “Grande Camera”. Non è vero quindi quello che dice il Ministro degli Esteri Franco Frattini : “E’ con soddisfazione che constato che sono stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l’Italia aveva presentato alla Corte”. Ed è totalmente fuorviante quello che ha affermato il Ministro dell’Istruzione Gelmini: “E’ un grande successo dell’Italia nel riaffermare il rispetto delle tradizioni cristiane e l’identità culturale del Paese, ma è anche un contributo all’integrazione che non va intesa come un appiattimento e una rinuncia alla storia e alle tradizioni italiane”.
Questi signori, evidentemente “drogati” da una voglia incontrollabile e immediata di far valere le loro ragioni, nonché del tutto impreparati in materia (tra l’altro per la Ministra dell’Istruzione non è il primo caso di impreparazione) dicono cose che non corrispondono ad una corretta lettura della realtà giuridica, oltre a manipolare in maniera clamorosa notizie che hanno tutt’altra valenza.
Ma il ricorso, come detto, non è stato accolto, è stato solo dichiarato ammissibile.
L’ammissibilità accerta semplicemente la procedibilità del ricorso; l’accoglimento o il rigetto avverranno successivamente, ad esame avvenuto da parte della “Grande Camera”.
Mi ha fatto piacere constatare che Castelvetrano ha anticipato i tempi e che la mozione approvata dal Consiglio comunale ha rivendicato con forza “il diritto alla croce” e ha ribadito ” …..un popolo non può definirsi tale se non difende la propria religione , la propria storia e le proprie tradizioni e che è un dovere delle Istituzioni difendere i valori fondamentali della cultura del proprio popolo e che quindi l’esposizione del Crocifisso negli uffici pubblici è testimonianza di fede , ma anche importante simbolo della tradizione umanistica della nostra cultura e dei valori sui quali questa si fonda .”
Allora, gentile consigliere, la incarico di farsi portavoce di chi desidera che vengano appese al muro di tutti gli edifici pubblici una pampina di aliva e una bella sarda, testimonianze di una tradizione più antica del crocifisso e sui quali la nostra cultura pone le fondamenta.
Sulla carta intestata del Comune le olive ci sono già , per la sarda non c’erano ancora richieste , però visto il successo del pane nero alla Bit di Milano , proporrei un bel pani cunzato con olio , sarde salate e olive , così siamo tutti ” misi e accuntintati ” .
Per la “pampina di aliva ” ti posso accontentare , proporrò di appenderla al muro il giorno delle Palme , visto che ci avviciniamo a Pasqua , e siccome le palme a Castelvetrano sono tutte malate e stanno seccando tutte , fra qualche tempo ci preoccuperemo di cambiare anche il simbolo dello stemma comunale e sicuramente visto il saccheggio del mare che si fa con la pesca della neonata di sarda , non ne rimarrà più nemmeno una e allora per ovviare metteremo come simbolo lo ” scurmo ” , che di solito sono sempre abbondanti e non mancano mai ……..