Il palazzo Signorelli ubicato in via XXIV Maggio a Castelvetrano, circa dieci giorni fa ha subito il crollo della torretta Belvedere. L’edificio , in stile Liberty è l’unico esempio nella Sicilia occidentale di edificio con facciate e torretta in Terracotta Monumentale interamente realizzato dallo stabilimento di ceramica di Enrico Vella operante a Caltagirone tra la fine del XIX e XX secolo.
Un edificio importante sotto i vari aspetti tecnici innovati e rivoluzionari in Sicilia nei primi anni del ‘900. La decorazione in terracotta : bugne, paraste, lesene, cornici, cornicioni, basso rilievi zoomorfi, balaustra, tondi a rilievo, teste leonine, evidenzia una particolare ricerca si può affermare che l’edificio sia stato realizzato pezzo per pezzo.
La parte crollata è la Torretta Belvedere, il crollo con molta probabilità è dovuto al collasso dei muri di spina non più ammorsati con i setti portanti in quanto molti solai sono crollati e dal terremoto del 68, anno in cui è stato abbandonato dai proprietari, l’edificio non subisce opere di ristrutturazione.
Nonostante la volontà dei proprietari di vendere l’edificio, i diversi studi universitari per tesi di laurea fatti sull’edificio l’ultimo dei quali sul sistema strutturale e l’interesse mostrato da parte del comune di Castelvetrano che ha fatto redigere un progetto di consolidamento, la situazione è rimasta invariata.
Evidentemente i beni culturali non interessano a nessuno , l’edificio ubicato a margine della circonvallazione potrebbe avere destinazioni d’uso importanti per l’intero territorio, ma anche per gli imprenditori che hanno realizzato recentemente strutture ricettive a Castelvetrano.
Alla luce del crollo invitiamo gli organi preposti ad effettuare una attenta valutazione dei danni strutturali interni al manufatto e messa in sicurezza delle parti rimaste, altrimenti assisteremo in pochi mesi o anni al crollo definitivo verso l’interno delle facciate esterne in terracotta, ricordiamo che la facciata laterale è già ceduta e sconnessa nella parte alta dai muri di spina ortogonali dal 1968. Occorre innanzitutto catalogare e recuperare le parti crollate evitando di lasciarle alle intemperie che rovinerebbero ulteriormente gli strati di finitura della terracotta.
Proponiamo al Comune, alla Provincia regionale di Trapani, alla Regione Sicilia di acquisire il palazzo per fini culturali renderlo fruibile e conservare questo eccezionale esempio di architettura Siciliana in Terracotta Monumentale
Circolo Legambiente Crimiso di Castelvetrano
Giuseppe Salluzzo