Giulia Mangialomini, 16 anni, di Castelvetrano, è stata l’unica siciliana tra i dodici concorrenti di “Voglio essere un mago”, il reality sulla magia in onda su Raidue. Studentessa modello, Giulia frequenta il Liceo artistico “Don Gaspare Morello” di Mazara del Vallo e coltiva la passione per la musica (suona la batteria in una band). Il mito della ragazza, che si è avvicinata alla magia durante il lockdown, è Jack Nobile. I suoi video sono stati fondamentali per la formazione da maga della giovane che è stata selezionata per far parte del reality-talent prodotto da Rai in collaborazione con “Stand by me”, da un’idea di Cristiana Farina e Ennio Meloni, in onda dal 21 settembre per cinque prime serate.
Giulia, dall’arte alla magia: cosa è successo nella tua vita?
«Nella mia vita, come in quella di tutti, è arrivato il lockdown e ho deciso che non volevo farmi impigrire da quel momento. Sapevo di non poter stare tutto il giorno a studiare o a suonare la batteria, perché tutti eravamo a casa e tutti senza orari per dormire o lavorare, e non volevo disturbare gli altri. Passavo diverse ore a giocare a carte con i miei genitori. Una notte come le altre mi ritrovai sola nella mia cameretta e per passatempo presi il computer ed entrai su YouTube, e proprio quasi come per magia mi comparve un video in cui Jack Nobile spiegava un trucco di magia con le carte. Mi resi conto che quel video mi aveva reso felice in un momento in cui la felicità era lontana, così ho deciso di provare anche io a regalare un po’ di quella felicità alle altre persone».
Se dovessi raccontarla ai tuoi amici, che esperienza è stata “Voglio essere un mago”?
«“Voglio Essere Un Mago” è stata una bella esperienza: ho imparato tante magie e tecniche nuove, ho conosciuto tante brave persone, trovato nuovi amici e soprattutto ho superato alcune paure. Una tra le tante era proprio quella di mettermi in gioco come non facevo ormai da troppo tempo. Il consiglio che posso dare a tutti i ragazzi della mia età e anche più piccoli è quello di sperimentare sempre, di avere il coraggio di provare nuove esperienze sane e mettersi sempre alla prova, senza mai avere paura degli eventuali giudizi altrui, perché anche quelli sono un momento di crescita».
Sullo sfondo c’è il mondo dei social. È un ambiente che ti piace o ti fa anche paura?
«Io passo molto tempo sui social, ma mi rendo conto anche che è un mondo che può essere molto pericoloso, perciò cerco sempre di utilizzarlo con cautela e criterio. I social sono utili per imparare cose nuove, condividere i propri pensieri con le altre persone, aiutano ad annullare le distanze, ma allo stesso tempo, se utilizzati male o presi troppo alla leggera possono rappresentare un rischio. Ricordiamoci che dietro uno schermo si può nascondere chiunque, e che non tutti vogliono sempre il nostro bene».
Da giovane castelvetranese quale sogno conservi nel cassetto?
«Come molti adolescenti in questo momento ho tanti i sogni nel cassetto… dovrei quasi costruire un grande armadio! Le mie priorità per il momento, oltre lo studio, sono sicuramente le Revolution Girls, ovvero la straordinaria band di cui sono la batterista. Ovviamente anche la magia ha il suo spazio nel mio cassetto, spero di vivere altre esperienze in questo campo è chiaramente mi impegnerò affinché i miei sogni diventino realtà!».
Qui la magia c’entra poco: come vorresti che diventasse la tua città?
«Bella domanda! Tanto per iniziare vorrei che le persone capissero che siamo noi a fare la città, e che quello che sta fuori dalla nostra porta di casa ci appartiene comunque, e va rispettato nella stessa misura. Mi piacerebbe che la mia città fosse citata più per le tantissime cose buone che ha fatto e che farà, piuttosto che continuare a ricordare sempre e solo le cose sbagliate e vorrei che fosse incentivata la creatività dei giovani».