Parlare di mafia attraverso nuovi linguaggi che più incuriosiscono i giovani. È l’esperimento del coordinamento provinciale di “Libera” – guidato da Salvatore Inguì – che ha voluto a scuola i “pupi antimafia”. Il teatrino di Angelo Sicilia ha fatto tappa al Liceo scientifico “Michele Cipolla” di Castelvetrano, dove gli studenti stanno seguendo un percorso di analisi sul fenomeno mafioso.

Dapprima gli incontri frontali, ora l’antico teatro dei pupi, dove ognuno pupo racconta la storia di una vittima. Così, insieme al maestro puparo Angelo Sicilia, si sono cimentati a muovere braccia, testa e gambe dei pupi, gli studenti del Liceo. A finanziare il progetto è la Regione Siciliana. E il cammino per i giovani si muove sul percorso di analisi e approfondimento. Ecco perché stamattina gli studenti hanno incontrato il sindaco Enzo Alfano per interrogarlo su che fine hanno fatto i beni confiscati sul territorio di Castelvetrano. In programma anche una marcia – seppur virtuale – sui luoghi simbolo della mafia e la tappa finale il 9 maggio.

 

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