Alcuni minuti di silenzio, gli occhi fissi al murale che raffigura il piccolo Giuseppe Di Matteo, poco distante la casa dei Messina Denaro con finestre e persiane chiuse. Per Elly Schlein, segretario nazionale del Pd oggi a Castelvetrano, la prima tappa in città davanti la scuola che porta il nome del piccolo ucciso dalla mafia, è stato un appuntamento dal forte valore simbolico. È il candidato sindaco Marco Campagna che gli racconta la storia di quella scuola, di quel quartiere (Badia, dove sono cresciuti anche i Messina Denaro). Poi a piedi sino in piazza Umberto I dove Campagna si è ufficialmente presentato alla città. Al suo fianco, non a caso, è arrivata il numero uno del partito ma anche i segretari Anthony Barbagallo (Pd Sicilia) e Domenico Venuti (Pd Trapani). «Marco, oggi il partito è al tuo fianco, perché Castelvetrano non è la città di Matteo Messina Denaro ma di tutti voi», dice la Schlein rivolgendosi alla platea e pronta a esprimere il cordoglio del partito per la morte di Giovanni Carpinelli, 33 anni, originario di Benevento, morto in una pala eolica nella vicina Salemi.

Il tema del lavoro appassiona la segretaria pronta a chiedere «più ispettori per i controlli, a investire nella formazione, a responsabilizzare le aziende, a formare una cultura del lavoro sicuro». E giù con gli argomenti che toccano la Sicilia e i siciliani: l’acqua che manca («è impensabile che oggi ci sono piccoli Comuni della Sicilia che hanno l’acqua razionata»), la sanità in crisi («questo Governo nazionale non guarda alla sanità di prossimità»), l’agricoltura inghiottita dalle multinazionali che investono sull’agrifotovoltaico e poi il tema della legalità, «sul quale dobbiamo tenere l’attenzione alta, dobbiamo spezzare il legame malato mafia-politica-economia». Già, temi tanto cari al Pd.

Marco Campagna ascolta, incassa e si anima: «Noi abbiamo bisogno di voi, di rigenerare Castelvetrano che vada oltre la narrazione – dice Campagna – noi vogliamo scrivere una nuova storia per la nostra città, nuove pagine di libertà». La platea applaude e le bandiere del Pd sventolano all’ombra del Comune. Campagna riconosce che «la sfida è dura e partiremo dalle piccole cose – dice Campagna – la nostra città è a un bivio, è il tema che si guardi alle nuove generazioni». La volata al candidato Marco Campagna gliela da anche Anthony Barbagallo: «Iniziamo da qui e non a caso – dice – il primo impegno del Pd è la lotta contro la mafia, ecco perché abbiamo iniziato da quel murale». La platea applaude, l’aria è quella di festa. Per Campagna si inizia da qui. E dai vertici del partito oggi tutti attorno a lui.

 

 

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