Dall’imprenditrice catanese all’avvocato palermitano, dal personaggio tv agrigentino al commercialista messinese: i Paperoni di Sicilia sono riportati su “I love Sicilia”, il mensile in edicola dal 30 maggio.
Il periodico fa un viaggio tra i migliori contribuenti delle nove province dell’Isola: avvocati, notai, medici, imprenditori e calciatori, ma soprattutto una “nonnina” nissena che lascia tutti indietro e, con un reddito di oltre cinque milioni di euro dichiarato nel 2005, conquista la palma della più ricca di Sicilia.
Un posto in prima fila anche per Nunzia Pappalardo di Misterbianco, classe 1945, che deve le sue fortune al business dei rifiuti, seguita a ruota dal signor Wind Jet Antonio Pulvirenti, patron del Catania calcio e della catena di hard discount “Forté”, con un reddito di 1,8 milioni.
Primo a Palermo è il costituzionalista Giovanni Pitruzzella che, nel 2005, ha messo a segno un reddito imponibile di 1,7 milioni. Nella lista dei milionari anche il messinese Sergio Billè, ex presidente di Confcommercio, con 1,5 milioni di euro, il regista Rai Michele Guardì (1,4 milioni di euro) e il commercialista catanese Antonio Pogliese (1,4 milioni).
Tra i contribuenti più generosi compaiono, poi, i legali Gaetano Armao, Agostino Equizzi e Girolamo Bongiorno (451.051 euro), padre di Giulia, la penalista palermitana, protagonista dello storico processo al senatore Giulio Andreotti.
Direttamente dal mondo dei mass media anche Angela Ciancio, figlia dell’editore catanese Mario Ciancio Sanfilippo, che con i suoi 570.166 euro guadagna più di suo padre, fermo a 449.873, e Antonio Ardizzone, editore e direttore del Giornale di Sicilia che, sempre nel 2005, ha tra modello Unico e Cud superato i 900 mila euro. A Enna il 42,43% delle dichiarazioni presentate sono per redditi “zero”.
AUTORE. Redazione