Il deputato regionale siciliano del Pd, Dario Safina, si è autosospeso dal partito. Lo dicono i suoi avvocati, Giuseppe Rando e Salvatore Longo. «Consapevole dell’imbarazzo che l’indagine in corso, che lo ha visto attinto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari, può arrecare alla comunità dei democratici e delle democratiche, nonché al gruppo parlamentare del Pd, ci ha chiesto di rendere nota la di lui volontà di autosospendersi con effetto immediato dal partito democratico nonché dal gruppo parlamentare. Appena verrà chiarita, sicuramente nel più breve tempo possibile, la sua posizione giudiziaria, tornerà nel pieno esercizio delle funzioni parlamentari», dicono i legali in una nota.
Safina, 47 anni, attuale deputato del Partito democratico, ha iniziato molto presto la carriera politica con i Giovani democratici trapanesi. È stato segretario provinciale dei Ds dal 2005 al 2008 e presidente provinciale del Pd dal 2011 al 2013. Assessore comunale ai Lavori pubblici nella precedente giunta del sindaco Giacomo Tranchida, dimessosi per candidarsi alle ultime regionali, e rimasto al Comune come consulente, ha vinto per 143 voti (5.412 preferenze) la sfida interna al Pd con il segretario provinciale del partito, Domenico Venuti. Venuti aveva fatto ricorso sostenendo l’ineleggibilità alla carica ma lo aveva perso.