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Demolizione serbatoio idrico, Italia Nostra contraria

Il Comune di Castelvetrano vuole abbattere il serbatoio idrico di via Mascagni, “Italia Nostra” dice no. L’Amministrazione comunale, qualche mese fa, ha fatto sapere di aver chiesto alla Regione di voler buttare giù il “fungo dell’acqua” perché ammalorato. La questione si trascina da anni. Per un lungo periodo la zona è rimasta transennata perché i Vigili del Fuoco, dopo un sopralluogo, avrebbero dichiarato la pericolosità della struttura. Ora “Italia Nostra”, con un documento, si dice contraria all’idea di volerla demolire. E richiama la memoria di Pier Luigi Nervi che, nel 1962, costruì il serbatoio idrico di Mirafiori: «la torre idrica di Castelvetrano nasce in questo contesto nell’epoca di ricostruzione dopo il terremoto del ’68 – spiegano da “Italia Nostra” – alla sua realizzazione hanno contribuito tecnici ed imprese locali».

Per “Italia Nostra”, dunque, l’opera è da definire «di grande architettura». E per rafforzare la loro ragione del no all’abbattimento richiamano anche Maurizio Oddo, già assessore dell’Amministrazione guidata da Enzo Alfano, che nel volume “Architettura contemporanea in Sicilia” definisce la torre di Castelvetrano come «un esempio efficace di come architettura ed ingegneria possano dialogare ed approdare ad unità». E se recuperare la funzionalità del serbatoio idrico potrà essere difficile, per “Italia Nostra” la si può utilizzare per finalità diverse, cercando finanziamenti. Demolire, per “Italia Nostra” è «espressione di condanna senza speranza al degrado».

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  • Dal punto di vista economico tra riparare e demolire non dovrebbe esserci molta differenza. Allora, valorizziamo la posizione espressa da "Italia Nostra".

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Redazione