Cinque campionamenti, il termine tecnico è carotaggio, sul muro di contenimento della diga Trinità di Castelvetrano, l’avvio dei lavori per la sistemazione della strada che conduce alla camera di manovra per lo scarico di fondo e – questa è la notizia più importante – la valvola di fondo dell’impianto è stata al momento chiusa. Niente più acqua che finisce a mare dunque. Il livello attuale è di 59,70 metri ma servirà ancora pioggia per aumentarlo mantenendo le paratie chiuse. Al lavoro sull’impianto c’è l’ingegnere Salvatore Miliziano che ha ricevuto l’incarico da parte della Protezione civile regionale, alla quale il presidente della Regione Renato Schifani ha affidato la gestione dell’impianto coi poteri commissariali.

«La stop allo spreso d’acqua dalla diga Trinità è un’ammissione tardiva e imbarazzante dell’incapacità gestionale della Regione Siciliana», ha commentato il deputato regionale M5S Cristina Ciminnisi. «Migliaia di metri cubi d’acqua, dunque, sarebbero stati dispersi in modo irresponsabile, mentre la Sicilia affronta una crisi idrica senza precedenti – rincara la dose Ciminnisi – la Regione Siciliana inattiva nei controlli e nella gestione della diga Trinità, come delle altre dighe siciliane, avrebbe atteso la “super perizia” per rendersi conto, infine, che non ci sarebbe stato alcun bisogno di sprecare una risorsa così preziosa».

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