La speranza affinché si fermi lo sversamento d’acqua dalla diga Trinità di Castelvetrano a mare è affidata alla perizia tecnica che l’ingegnere Salvatore Miliziano presenterà in questi giorni. Miliziano è il tecnico incaricato dalla Protezione civile regionale (alla quale il Presidente della Regione Renato Schifani ha affidato la gestione commissariale della diga) per elaborare la resistenza statica dell’impianto. Secondo quanto il Ministero delle infrastrutture ha scritto nel documento di “messa fuori esercizio della diga” i livelli d’acqua autorizzati sono 50, 52 e 54 metri sul livello del mare, che in soldoni significa non poter fornire agli agricoltori quando ne avranno bisogno. La Regione, invece, di innalzare la quota a 62 metri e, così, consentire l’utilizzo tramite i Consorzi di bonifica. La relazione di Miliziano, però, deve passare al vaglio del Ministero delle infrastrutture, proprietario dell’invaso. Da Roma dovrà arrivare o meno l’autorizzazione a consentire l’invasamento d’acqua al livello di 62 metri. Se il Ministero dovesse dare l’ok, il secondo step sarà quello di pulire dal terriccio i cunicoli interni e impermeabilizzare parte del bacino per aumentare l’affidabilità.

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