Il Sindaco della città di Castelvetrano, Avv. Felice Errante, ha siglato a Roma un protocollo d’intesa per la riqualificazione urbana delle aree ferroviarie del Comune, con l’ing. Carlo De Vito, Direttore Compartimentale di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (in sigla RFI).
Le linee principali del progetto , in sintesi verteranno sulla riqualificazione dell’area con la sistemazione della rete idrica e fognaria, che oggi sono una costante fonte di disservizio per la cittadinanza in caso di avverse condizioni meteorologiche,la realizzazione di un sottopassaggio, il ripristino della tratta ferroviaria Marinella di Selinunte (Parco Archeologico) – foce del Belìce (ponte di ferro). Con il riuso della tratta ferroviaria dismessa e la creazione di alloggi per housing sociale.
L’area ferroviaria ha una consistenza di circa 90.000 mq ed ha sempre rappresentato uno snodo importante per la Valle del Belìce e della Sicilia occidentale. Oggi, solo 20.00 mq sono necessari all’attuale esercizio ferroviario; le officine, le rimesse dei treni, i magazzini e gli altri piccoli e grandi fabbricati destinati a depositi vari, sono ormai da anni dismessi, ed hanno subito il degrado del tempo. L’intera area ubicata nel cuore della cittadina risulta abbandonata e in forte stato di degrado, non solo, l’intera linea ferroviaria costituisce una forte barriera allo sviluppo naturale della cittadina stessa.
L’Amministrazione Comunale, che ha sempre sentito la necessità di collegare la vecchia cittadina con la zona di nuovo sviluppo verso l’autostrada, ha condiviso il progetto di riqualificazione urbana di FS Sistema Urbani e lo ha rafforzato indicando la realizzazione di un sottopasso che possa ricucire le due aree ora divise dalla linea ferroviaria e restituire alla città un asse principale di collegamento come la Via Vittorio Veneto. FS Sistemi Urbani, che ha il compito di valorizzare e recuperare il patrimonio del gruppo FS, ha predisposto un progetto per la riqualificazione e il recupero dell’intero comparto, così che l’area possa diventare futura cerniera di scambio tra la città consolidata e la nuova città in espansione. Il programma verrà definito in un Documento Programmatico che includerà il complesso degli interventi infrastrutturali e definirà le linee guida per la loro attuazione.
La viabilità dell’intera zona sarà riorganizzata attraverso nuove connessioni pedonali e infrastrutturali pubbliche e private, ed in particolare la realizzazione di una sottopasso (o soprapasso) carrabile che parte da via Vittorio Veneto, attraversa la ferrovia e riaffiora nell’area compresa tra la ferrovia e Via Partanna. Il sottopasso è un opera fondamentale per la città di Castelvetrano sia dal punto di vista funzionale, per permettere una viabilità ordinata e rigenerata, che da punto di vista urbanistico, per ricucire centro, area commerciale, autostrada e periferia;
Sarà ripristinata la tratta ferroviaria Marinella di Selinunte (Parco Archeologico) – foce del Belìce (ponte di ferro). Il progetto prevede il riuso della tratta ferroviaria dismessa limitata a 1,5 Km che collega il parco Archeologico di Selinunte, uno dei più grandi d’Europa.
AUTORE. Comune di CastelvetranoIl progetto sarà ora inserito nel Piano Città, che scadrà il prossimo 5 ottobre, varato dal Governo nel Decreto Sviluppo, per la riqualificazione e rigenerazione urbana- afferma il sindaco- un piano nazionale che prevede fondi per due miliardi di euro, siamo fiduciosi nell’ottenimento del finanziamento che ci consentirà non solo di riqualificare quell’area oggi ricettacolo di rifiuti ma anche di favorire lo sviluppo e l’ulteriore crescita della nostra città che grazie a questa ulteriore opera si candiderà ad avere un ruolo guida nel territorio provinciale.
molto bello il progetto spero che vada in porto, voglio fare presente che il prossimo mese ci sonom le elezioni e in sicilia vuol dire tanto.
saranno contenti quelli che nel tempo hanno occupato con costruzioni e recinti a tratta ferroviaria che porta a Marinella
Spettacolo, Spettacolo Spettacolo, era ora felice, spero nella riuscita di questo progetto, è importantissimo sia per lo sviluppo economico che per quello culturale.
Bene
Illusioni. Parliamo di fatti e non di favole.
Lo sviluppo sociale ed economico di Castelvetrano passa attraverso la riqualificazione del suo territorio. In questo senso dobbiamo considerare che siamo all’anno zero. Un progetto come quello illustrato rappresenta un modo completamente nuovo di interpretare il territorio, questo fantastico angolo della Sicilia, estremo sud ovest dell’Italia che in un lontano passato ha rappresentato il punto di partenza della civilta’. Mi auguro che siano stati adeguatamente calcolati i tempi si realizzo e le coperture finanziarie per evitare a questa martoriata regione il ripetersi dei guasti causati dalle mille opere incompiute che invece di valorizzare deturpano il territorio.
Lo scorso anno con la mia famiglia ho fatto un viaggio in Val d’Orcia (Siena) con un vecchio treno a vapore; assieme a noi erano centinaia i turisti. Posso assicurare che i paesaggi del nostro territorio non avrebbero nulla da invidiare al Chianti ed alle Crete senesi. Ma li’ mancano le discariche abusive, il cemento, le migliaia di incendi (anche stasera, come da diversi mesi, ne ho visto uno lungo l’autostrada, tornando a casa per il fine settimana). Sosteniamo pure i progetti ma cerchiamo di dare una mano concreta a chi li deve eseguire e gestire cambiando anche il modo di interpretare il nostro ruolo di cittadini: consideriamo la cosa pubblica come appartenente ad ognuno di noi e non come un bene da sfruttare e guastare perche’ orfano di quel senso civico che, dove e’ praticato e diffuso, crea benessere e e sviluppo. Antonio Colaci
sindaco…. grazie… sta realizzando un ottimo progetto per noi, per castelvetrano, per selinunte…
Grande progetto. Fatto concreto non come la favola di kakà al milan…
Però io sono un pò contrario a tutte queste costruzione sull’area della stazione e deposito. Sarebbe bello creare un museo ferroviario li. Spero che in futuro si pensa di riaprire altri chilometri di quella linea.
Finalmente un’amministrazione “illuminata”! In bocca al lupo per questo splendido progetto, che possa vedere la luce il prima possibile.
…”Sarà ripristinata la tratta ferroviaria Marinella di Selinunte (Parco Archeologico) – foce del Belìce (ponte di ferro). Il progetto prevede il riuso della tratta ferroviaria dismessa limitata a 1,5 Km che collega il parco Archeologico di Selinunte, uno dei più grandi d’Europa.”…..
Ma stanno raccontando favole o altro???
Se ne parla da 27 anni, cioè dal giorno in cui è stata dismessa la ferrovia. E dopo che parte del tracciato non esiste più e dove il rimanente è in condizioni pietosi, se ne parla ancora!!!
Due sono le cose: o è semplice propaganda oppure si vogliono sperperare soldi pubblici in un opera diventata faraonica.
In effetti quello che dice Aldo è sensato. Dell’intero progetto mi sembrano fattibili il sottopasso e la rete fognaria vicino la stazione di Castelvetrano. Per quanto riguarda il ripristino della linea ferroviaria dal parco archeologico alla foce del belice non vedo come si possa realizzare in economia, considerando anche la situazione attuale di Marinella. Il ripristino della linea spaccherebbe in due la frazione, esattamente l’opposto di ciò che si cerca di fare a Castelvetrano.
Il progetto di ripristino costa meno di quello che pensate. Poi non capisco sta cosa che la ferrovia spacca in due la frazione, ma scusa cosa cambia? La strada che c’è ora cosa fa unisce????
Signor Peppe, io non sono a conoscenza dei costi di una simile opera, da profano mi sembra un investimento economico molto forte. Inoltre, il ripristino della ferrovia dividerebbe in due la borgata a causa dei passaggi a livello, in corrispondenza degli incroci e delle recinsioni che andrebbero poste lungo i binari, impedendo (giustamente) l’attraversamento dei binari stessi. Inoltre, chi si dovrebbe far carico dei costi di gestione e manutenzione di questo piccolo tratto di ferrovia? Tempo fa si parlava di un trenino gommato che non implicherebbe modifiche alla viabilità cittadina ma imporrebbe l’eliminazione della via ferrata presente nella riserva in favore di una stradella asfaltata. Ecco perchè sono molto scettico su questo intervento.
Il progetto è bellissimo, capisco la diffidenza di alcuni sulla realizzazione dell’opera, complice il periodo elettorale. Recuperare le vecchie tratte ferroviarie è importantissimo per migliorare l’offerta turistica dell’intera isola.
Vinicio, anche io ne sono a conoscenza dei costi di questo genere di progetto. Per i passaggi a livello, non vedo tutto questo problema, visto che non ci sarà un tale traffico ferroviario che possa causare code e altri problemi. Per le recinzioni, il treno non andrà come un freccia rossa, per me le recinzioni sono quasi inutili ( in Svizzera di recinzioni se ne vedono pochissime, vabbè la sono civili…)
La manuntezione penso che la farà la stessa RFI, ma non credo sarà molto costosa la sua manuntezione).
Io non capisco che modifiche dovrebbe portare alla viabilità il ripristino di questa linea. Il trenino gommano non ha assolutamente il fascino di uno vero e poi io non crerei strade asfaltate dentro una riserva naturale.
Ottima cosa. Quoto Antonio Colaci ( da Mazara? ) e l’ultimo commento di peppe. Solo non capisco cosa s’intenda con ‘ripristino della tratta dismessa limitata ad 1,5 km’. Si ripristina solo un chilometro e mezzo? e da dove a dove?
Grazie Valenziano, per adesso si, ma in futuro si dovrebbe ripristinare la linea fino a Castelvetrano ( io spero pure verso Porto Palo e oltre). Verrebbe ripristinato il tratto che va dalla stazione di Selinunte fino al ponte in ferro del fiume Belice.
Io spero tanto che anche gli altri comuni cominciano a lavorare sul serio a un progetto del genere. Pensate che sarebbe bello è utile collegare Selinunte con Sciacca!
Siete dei sognatori! Non costa nulla, fate pure…
Piuttosto perchè non si salvaguarda la linea attualmente in esercizio? TP-C/vetrano-PA
Ma quali sognatori? Vedi che in sicilia non siamo solo bravi a far opere inutili.
La linea per PA e TP (sia via C/vetrano che via Milo) si deve assolutamente salvare e i nostri politi si devono muovere ORA per fare qualcosa per quella linea, sono in Italia siamo capaci di togliere linee ferroviarie per incettivare il trasporto su gomma, il ripristinando questo piccolo tratto (spero per poco tempo cosi breve) non toglie occasioni di sviluppo per l’altra linea, porterà molti benefici anche a essa.
Urge il ripristino della Castelvetrano-Selinunte-Menfi-Sciacca-Ribera. 100.000 abitanti interessati e zone a forte vocazione turistica. Forza comuni e Province di Tp e Ag, sono soldi veri che entrerebbero nelle vostre tasche!
Non solo il km e mezzo, ma tutta la Castelvetrano-Selinunte-Sciacca! Io metto 50 euro!
Auguro di rivedere il treno Castelvetrano Selinunte.