Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa della sezione di Castelvetrano dell’ENPA (ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI)
La sottoscritta Elena Martorana, nella qualità di presidente dell’associazione Enpa, comunica di aver raccolto (fino a questo momento) 2197 (duemilacentonovantasette) firme, affinché possano essere presi i provvedimenti necessari perché il ruolo di responsabile del canile sanitario comunale venga svolto da una persona all’altezza del suo compito.
La verifica delle firme è riscontrabile pubblicamente, accedendo al seguente indirizzo on line:Canile di Castelvetrano
http://firmiamo.it/fuori-gli-incompetenti-dai-canili/?p=958
Nel riportare di seguito il testo della petizione, si rimane in attesa di un cortese riscontro, attesa l’importanza dell’argomento a difesa del benessere degli animali da un lato e dell’immagine del Comune dall’altro.
A Castelvetrano, il canile sanitario comunale è gestito attualmente da un agronomo, il dottor Giacomo Triolo.
Per “liberare” dai cani la piazza del centro, ha abbandonato Peppa e Fosco in un’assolata campagna lontana dalla città: “Ho preso i cani e invece di trasferirli in un posto vicino – aveva affermato nel giugno del 2015 – rischiando l’indomani di ritrovarmeli nuovamente nel sistema delle piazze, li ho portati più lontano, fuori da Castelvetrano”.
Ha catturato animali già rimessi nel territorio con chip comunale e sterilizzati (cani di quartiere), tutti assolutamente docili, che nemmeno facevano parte di un branco, affermando che si trattava di cani aggressivi.
Ha lasciato spesso il canile incustodito per intere domeniche e sabati pomeriggio. Cani feriti bisognosi di cure giornaliere e cuccioli che avrebbero dovuto mangiare due volte al giorno, sono stati lasciati soli per più di 30 ore. Affinché si intervenisse, nel gennaio 2016, i volontari sono stati costretti a chiamare i Carabinieri.
Ad una signora che aveva chiamato per una cagnolina di quartiere che stava male, ha detto “Non si preoccupi, non ha nulla, è solo in calore”. L’indomani mattina la cagnolina è morta. Della vicenda ne ha parlato anche Rai 2 in Cronache Animali già nel 2014, ma l’agronomo ha continuato a rimanere al suo posto.
E’ difficile che risponda al telefono quando c’è da intervenire, soprattutto quando le emergenze si verificano nei giorni festivi o nelle ore serali, pur avendo un obbligo di reperibilità h24.
Spesso smista i cani nei box senza criterio. E’ anche accaduto che un cagnolino di piccola stazza sia stato infilato nello stesso box con un cane dominante. Quello più piccolo è stato sbranato durante la notte.NOI CHIEDIAMO CHE NON SI OCCUPI PIU’ DEL CANILE
Firmiamo affinché i nostri amministratori prendano i provvedimenti necessari affinché questo ruolo possa finalmente essere svolto da una figura all’altezza del suo compito.
Il dottor Giacomo Triolo, sarà anche una persona competente nel campo dell’agraria, ma con il suo comportamento ha dimostrato troppe volte di non essere tagliato per svolgere il ruolo di direttore responsabile di un canile sanitario. Potrebbe occuparsi di un altro servizio comunale.
Insegnanti preparati nelle scuole, medici capaci negli ospedali, ma anche persone competenti a dirigere i canili comunali. Non siamo contro il responsabile del canile, ma per un canile responsabile.
Il presidente
Elena Anna Martorana
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anche le pietre sanno bene quanto sia difficile a castelvetrano ,ma un po' in tutta italia risolvere il problema del randagismo poiche' nei riguardi di un fenomeno sempre piu' diffuso i mezzi per fronteggiarlo, strutture, personale e risorse economiche sono sempre piu' esigue.A Castelvetrano a fronte di un problema cosi' grave abbiamo due associazioni animaliste che ,al posto di cooperare con la struttura pubblica sanno soltanto farsi la guerra a colpi di querele e denunzie e raccogliere firme per cambiare il responsabile del canile che fa quello che puo'(ci vorrebbe un miracolo! per risolvere il problema), allora come cittadino un'invito, lavorate di piu' e parlate di meno!
Comunque sia un responsabile, stra-pagato con i soldi dei contribuenti, deve rendere conto del proprio operato e agire secondo legge. Nessuno nega che i soldi sono pochi ma fare un gratuito ostruzionismo certamente non è la risposta che si deve dare.
vorrei rispondere,al cittadino qualunque,ma lui o lei ha mai avuto a che fare con il signor Triolo? Beh io si.Sai com'è brutto nei momenti di disperazione,un cane incidentato o in pericolo, chiami lui e ti senti sempre rispondere nello stesso modo(sono fuori sede)...allora inizi a fare mille telefonate,parlo x esperienza personale,tra canile e vigili ma non risolvi nulla ed intanto il cane ti sta morendo davanti.l'ultima telefonata disperata la fai a loro,i volontari, quelli che anche se litigano tra loro sono gli unici a correre x aiutare il povero sfortunato.Da parte mia ringrazio Elena e tutti i volontari che ogni giorno si fanno in quattro x aiutare questi poveri animali