[Comunicato Stampa – Erina Vivona] Piaccia o no, Castelvetrano è una città in odore di mafia e questo potrebbe anche essere soltanto un eufemismo. Fatto è che, al di là della presenza grave e storicizzata della mafia in questa città, negli ultimi anni si è assistito al precipitare della situazione, sino al coinvolgimento di esponenti politici ed amministrativi delle istituzioni locali, seppure talvolta giudiziariamente contraddetto e tal altra ancora in corso di accertamento.
Fior di magistrati, invero, autorevoli esponenti di istituzioni nazionali, importanti testate del giornalismo cartaceo e televisivo, altri ancora, hanno avuto modo, ahime’ probabilmente a ragione, di qualificare la nostra città come città di mafia, con una classe dirigente, politica, imprenditoriale, professionale, collusa con ambienti mafiosi, comunque in tal senso, se non materialmente, culturalmente permeabile.
Abbiamo preso atto di arresti e di informazioni di garanzia in serie, di sequestri e confische di beni e di imprese, delle dimissioni dei consiglieri comunali, del commissariamento del massimo consesso civico; per ultimo, dell’invio degli ispettori ministeriali per la verifica, attraverso l’accesso agli atti amministrativi, di eventuali ipotesi di infiltrazioni mafiose all’interno dell’Ente, ossia per accertare l’eventuale esistenza di inquinamento e/o condizionamento mafioso dell’amministrazione comunale.
COSÌ È RIDOTTA CASTELVETRANO.
Ce n’è abbastanza per produrre sconcerto, disorientamento, vero e proprio sgomento; peggio, diffuso e pericolosissimo scetticismo.
Il danno che questa comunità sta subendo, provocato da questo cancro di cui non riusciamo a liberarci, è enorme e difficilmente rimediabile.
Con questo clima, in siffatto contesto, ci si approssima al rinnovo delle rappresentanze istituzionali comunali, mentre l’assetto economico e sociale territoriale scade sempre di più.
Mai come in siffatti momenti è necessario raccogliere le migliori energie e reagire.
La città è ridotta alla sola sua entità fisica, per altro anche questa disastrata. Non ci sono più la sua anima e la sua intelligenza. La sua cultura è sepolta.
C’è solo una “mezza città”, avrebbe detto Italo Calvino, “quella fissa e immobile”; non c’è l’altra metà, quella che deve vivificare la prima.
Tuttavia la gente per bene di questa città, offesa da tali accadimenti, avendone il diritto vuole esprimersi, per ricusare la confusione che induce al sospetto anche dell’onesto cittadino.
Anche i giovani di questa comunità vogliono esprimersi, perche’ hanno il diritto di non essere coinvolti, di prendere le distanze ed agire, adoperandosi per ricostruire l’identità della loro terra e costruire qui il loro presente ed il loro futuro.
A prescindere da ciò che accerteranno gli ispettori ministeriali e da ciò che deciderà il Ministero dell’Interno, Il Candidato Sindaco Avv. Erina Vivona , con i movimenti civici “ANDARE OLTRE” ed “INSIEME SI PUÒ”, mantiene il suo impegno per la RINASCITA della città e per la RICOSTRUZIONE DELLA POLITICA.
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Magari fosse solo "odore". È nel DNA, nei Geni, nelle teste, nelle piazze, nelle strade. Per quanto riguarda l'amministrazione comunale, si spera sia ormai (o almeno al momento) solo storia.
È andata a braccetto con lo stato, con i servizi segreti deviati e non, le stragi, ....
Prendo atto che anche la candidata a Sindaco Erina Vivona prende ufficialmente le distanze dalla mafia e da condizionamenti mafiosi. Mi preme solo sottolineare che la situazione nella nostra città non è precipitata in questi anni; semmai in questi anni si sono avute, grazie sopratutto alla magistratura ed alle forze dell'ordine azioni che hanno portato a "scoperchiare" certe "pentole" che prima, causa il clima di atavica omertà che ci caratterizza , e collusioni varie a livello politico e massonico impedivano che venissero alla luce. .L'attuale situazione di degrado , a mio avviso, è quindi l'epilogo di anni e anni di connivenze , molto spesso dettate da forze esterne e da miserabili accordi di bottega sulla pelle delle nostre realtà imprenditoriali sane e dei cittadini onesti a tutto vantaggio di gruppi di potere legati alla mafia. Oggi l'unico auspicio che si può fare alla nostra comunità e che gli aspiranti sindaco (tutti), oltre ai proclami, facili da fare in campagna elettorale, pretendano dai partiti e dalle liste di appartenenza aspiranti candidati a Consiglieri comunali, che abbiano a cuore il futuro della nostra città , siano quindi a servizio della stessa con abnegazionee senza interessi di bottega, e quindi vengano scelti per quello che valgono e non per i voti che raggranellano, e scelgano anche gli assessori per onestà e preparazione, possibilmente evitando i cambi in corso d'opera e i famosi " salti della quaglia" per far fede ad accordi di partito. Infine preso atto che tutti gli aspiranti sindaco denunciano che Castelvetrano è allo sfascio,con enormi problemi da risolvere( default finanziario, centro storico,Selinunte e Triscina in abbandono, il niente a livello di programmazione turistica, servizi e decoro urbano inesistenti ecc.)mi auguro si rendano conto che risalire la china c'è bisogno di un consiglio comunale e di una compagine amministrativa che abbia voglia di operare per il bene e lo sviluppo della nostra città, ma sopratutto con un trascorso " cristallino" che non lasci dubbi su palesi o anche ipotetiche collusioni.Naturalmente ciò vale anche per i Candidati a Sindaco. Aspetto interventi.