Esondazione Belice: approvato o.d.g. urgente della Provincia “Tutta colpa della natura beffarda e crudele?”


Con procedura d’urgenza, ammessa dal Presidente Peppe Poma in considerazione della gravità dell’accadimento, il Consiglio Provinciale di Trapani ha discusso e approvato ieri sera, alla unanimità dei presenti, un ordine del giorno, presentato nella stessa serata dal capogruppo del PD, Salvatore Daidone, ma sottoscritto anche dagli esponenti di tutti i gruppi politici, che, oltre ad impegnare gli uffici della Provincia competenti a garantire la massima sicurezza su ponti e strade che gli appartengono, sollecita la Regione a porre rimedio e dare ristoro ai danni provocati dalla recente esondazione del fiume Belice.

Le piogge costanti ed intense di queste settimane – si afferma t4estualmente nel documento unanimemente approvato – hanno aumentato l’acqua nella diga Garcia facendo superare i livelli di guardia e quindi hanno costretto i responsabili del bacino idrografico ad aprire le paratie per metterla in sicurezza. L’apertura delle paratie ha immesso nel fiume Belice alcuni mc di acqua al secondo e tali da causare una esondazione in ampie aeree agricole adiacenti il citato fiume a causa della mancanza dell’alveo in parte ed in parte a causa della scarsa manutenzione operata.

Di conseguenza decine e decine di ettari di terreni agricoli vitati e seminativi hanno perso già il raccolto sia quest’anno che per i prossimi anni, con danni economici ingenti per le famiglie degli agricoltori dei comuni interessati della Provincia di Trapani dove ricadono i terreni in questione tra cui Poggioreale, Salaparuta, Partanna, Castelvetrano e anche altri, ricadenti nella Provincia di Agrigento.

La situazione economica di coloro i quali hanno le loro proprietà in quell’area già appesantita dalla crisi, cui versa il settore agricolo, adesso subiscono anche la beffa per il mancato raccolto.

Tutta colpa della natura beffarda e crudele? O tutto questo poteva essere evitato? Poteva essere evitato, come sostengono i Sindaci delle popolazioni interessate, e sarebbe bastato provvedere alle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sul fiume Belice, che mancano da tanti anni, volte ad eliminare tali concreti rischi che puntualmente accadono. Chi risarcirà i danni agli agricoltori, di chi le colpe di questo disastro annunciato?!

Il Consiglio Provinciale, con questo Ordine del Giorno impegna gli uffici della Provincia competenti a garantire la massima sicurezza su ponti e strade che gli appartengono. Sollecita la Regione Sicilia a prevedere, nella prossima Legge Finanziaria, una congrua copertura che “ristori” la perdita del raccolto dei proprietari dei fondi interessati, nel contempo dare copertura finanziaria ad un intervento di messa in sicurezza dell’alveo del fiume Belice per scongiurare il pericolo, nel prossimo futuro, del ripetersi di un tale disastro. Il presente Ordine del giorno approvato dal Consiglio Provinciale sarà trasmesso al Commissario straordinario della Provincia Regionale di Trapani, al Presidente della Regione Crocetta, ai Parlamentari della Provincia di Trapani ed ai Sindaci dei Comuni citati nel presente atto.

comunicato stampa

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  • Per sicurezza ponti e strade (non costruiti sulle spiagge o in altre parti a rischio) tanto di cappello, ma per i danni alle viti impiantate sin al limite dei corsi dei fiumi o degli stagni e laghi, li risarciscano il presidente della Provincia o i sindaci della Valle del Belice, a meno che non si mettano in testa di iniziare a tutelare il territorio e l'ambiente e la smettano di cercare solo consensi elettorali. E io pago!

  • Questi signori sono i soliti noti che si ricordano del territorio e dell'ambiente sono quando si parla di trivelle per la ricerca di idrocarburi (quelle locali che continuano a carcare acqua, spesso senza controlli, ma possono portare voti, non sembra che le vedano) o d'imprese dalle ragioni sociali eclatanti che possono turbare l'immaginario collettivo. Non che io sia favorevole alle trivelle o ad altro (senza prima valutare e ragionare), ma questi signori al territorio e al nostro patrimonio naturale possono arrecare più danno delle trivelle e, per esempio, della nota ditta Bertolino.

  • Povero Poma! era talmente preso dall'esondazione del Belice che non s'é nemmeno accorto che, nel frattempo, gli abolivano la provincia da sotto il sedere.. Ad ogni modo l'episodio, visto dalla prospettiva del diritto degli Enti locali, è l'ennesima riprova che la Provincia non serve a nulla. La diga Garcia ricade, infatti, nell'ex provincia di Palermo, mentre il corso del fiume si snoda tra le province di trapani-agrigento di scasazziana memoria. Ove già fosse costituito il libero consorzio del Belice, i Comuni coinvolti già potrebbero intervenire congiuntamente, anche, si capisce, mediante predisposizione di pianificazione territoriale comune.

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