Fabrizio Ferracane, uomo di teatro, ora anche di cinema di impegno sociale con un ruolo di attore protagonista in un film che parla della ‘ndrangheta. Cosa è, per lei, la mafia?
Più che di mafia parlerei di atteggiamento mafioso che non va affibbiato soltanto alla Sicilia. Farlo sarebbe un errore. È l’atteggiamento dell’uomo in sé, che sia in Sicilia o altrove. Prendo l’esempio di un uomo che non vuole fare la fila alla posta o chiede un favore per evitare code in un ufficio pubblico. Questo prevaricare è già un atteggiamento mafioso. ricordo un mio amico che scrisse una tesi proprio sull’atteggiamento mafioso che, paradossalmente, si riscontra in ogni uomo. Poi la mafia è un’organizzazione criminale che fa di tutto per ottenere tutto quello che è facile, dai soldi al potere della cattiveria umana
Quanto il film “Anime nere” racconta bene la ‘ndrangheta?
Da quello che ho letto e raccontato nel film come attore protagonista, la ‘ndrangheta è proprio un’organizzazione molto chiusa, fatta di rapporti familiari che proteggono le persone. la ‘ndrangheta è la prima organizzazione criminale, potentissima nello spaccio della droga e nei sequestri, che non trova terreno fertile soltanto in Calabria ma anche al nord. l’esempio di milano, dove ha messo radici, è significativo. Tutte le organizzazioni mafiose tentano di approcciare lo Stato, il Governo. Dove c’è potere e soldi gli uomini dell’organizzazione tentano di infilarsi come anguille per chiedere favori, per fare affari, per addentrarsi dove c’è potere e soldi facili. nel film si racconta di questa famiglia criminale dove il padre luciano, che io interpreto, è un uomo che vive la condizione di una famiglia “mischiata” con l’organizzazione. l’aspetto più eclatante che ha suscitato il dibattito dei critici è proprio il finale del film dove si pensa che questo padre, che aveva sempre detto no, potesse alla fine redimersi. ma egli, invece, sceglierà la via del suicidio
Alla luce di questa esperienza cinematografica, quanta similitudine ha letto tra la mafia e la ‘ndrangheta?
Penso che l’aspetto che accomuna mafia e ‘ndrangheta è la cattiveria dell’uomo. Quanto è malvagio e cosa arriva a fare. Quanto la sete di potere possa far perdere i sensi e spingere a cose terribili, come, ad esempio, uccidere i proprio fratelli. Tutto si determina da lì. Poi qualsiasi differenza, in altri aspetti, ritengo sia superflua
Come si può estirpare, secondo lei, il male della mafia?
Con la cultura, con l’impegno delle nuove generazioni, con l’insegnamento e anche con lo studio e, perché no, anche con la visione dei film. Certe cose vanno dette, vanno viste, riviste, affrontate di petto. Ci sono cose su cui bisogna aprire dibattiti. i giovani devono sapere, conoscere e quindi capire la differenza tra il bene e il male. Se io vedo una persona che non vuole rispettare le regole devo farlo notare, devo dirlo. Dobbiamo avere una cura di tutto quello che ci riguarda e, quindi, anche della vita stessa, di quello che sarà dei nostri figli
guarda il video sul sito della Diocesi di Mazara del Vallo
Max Firreri
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