Il tar di Palermo ha accolto il ricorso contro le zone a traffico limitato (Ztl) con sentenza breve, annullando il provvedimento del Comune di Palermo.

Il ricorso è stato presentato da Confcommercio, Confartigianato, Adiconsum, Federconsumatori, Unione nazionale consumatori. Secondo le associazioni il provvedimento era illegittimo perché emesso in assenza del piano urbano traffico (Put), obbligatorio secondo l’articolo 36 del codice della strada per i comuni con popolazione residente superiore a 30.000 abitanti.

Il provvedimento sulle Ztl è entrato in vigore lo scorso 6 maggio su ordinanza del sindaco Diego Cammarata; la città è stata divisa in due zone A e B, l’ingresso nelle aree era possibile solo agli automobilisti muniti di pass (costo 15 euro) rilasciato dalla società toscana Td Group, alla quale il comune ha affidato il servizio. Nella zona A potevano accedere le vetture omologate a partire da Euro3.

L’amministrazione inoltre aveva piazzato alcune telecamere in punti nevralgici del centro, in modo da controllare gli ingressi “irregolari” nelle Ztl. “La sentenza del Tar – commenta l’avvocato Alessandro Palmigiano, che ha rappresentato il cartello di associazioni – ha confermato l’illegittimità dell’ordinanza. I giudici hanno avuto molto coraggio, perché anziché sospendere l’ordinanza l’hanno annullata definitivamente. Da oggi dunque chiunque potrà circolare liberamente in città”.


“Aspetto di leggere le motivazioni della decisione del Tar sulle Ztl. Un provvedimento che ho adottato nel solo intento di tutelare la salute dei palermitani, che considero di prioritario interesse, e non certo per determinare disagi ai miei concittadini”. Lo dice il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, dopo la sentenza del Tar sulle Ztl.
“Mi è incomprensibile – aggiunge – dunque, l’entusiasmo di quanti leggono la decisione come la vittoria in una battaglia politica, dimenticando che rimane una questione da risolvere per i problemi legati all’eccessivo traffico veicolare e all’inquinamento atmosferico. Questioni, queste, che dovranno essere comunque affrontate e risolte, come fanno opportunamente rilevare oggi il presidente di Confcommercio Helg e la presidente dei Giovani industriali Margherita Tomasello. Su questa spinosa vicenda riapriremo il tavolo di confronto, nel quale terremo conto delle motivazioni del Tar, per arrivare a soluzioni efficaci e condivise”.

(ANSA)

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