Il sindaco della città, dr. Gianni Pompeo, in merito alle notizie di pericolo d’inquinamento delle falde acquifere che, a causa di versamenti di percolato da alcune vasche della discarica di contrada Favara-Rampante, avrebbero paventato l’ipotesi che questo inquinamento possa creare una pericolosa incidenza nella crescita di malattie oncologiche nel territorio precisa: “Sono profondamente deluso ed amareggiato nel leggere delle cose non vere e soprattutto nel vedere creato un allarme sociale ingiustificato tra la mia popolazione- afferma il sindaco- sarebbe bastato che la giornalista si documentasse per scoprire che non è affatto vero che nella mia città c’è un alta incidenza tumorale, anzi dai dati recentemente diffusi dall’Ausl n°9 si evidenzia come Castelvetrano abbia un incidenza più bassa sia a livello provinciale, che regionale, che nazionale”.
Il sindaco si riferisce al volume, presentato circa un mese fa a Trapani, secondo i dati raccolti dal Registro Tumori provinciale e dall’Ausl e curato da Pina Candela, Barbara Lottero, Michele Ribaudo, Tiziana Scuderi e Lorenzo Grafà che hanno monitorato l’incidenza e la mortalità dei tumori in provincia nel periodo 2002-2004, con una ricerca molto approfondita che ha un alto valore scientifico. Senza volere entrare troppo nei dettagli si può affermare, senza tema di smentita ,che non esistono nel nostro territorio , tassi d’incidenza tali da far pensare di essere più esposti al rischio tumori rispetto al resto dell’Italia. Ad esempio nel caso di tumore ai polmoni per gli uomini si sono registrati meno di 100 casi e per la patologia alla mammella per la donna circa 110 casi nel triennio preso in esame , confermando quindi di essere assolutamente sotto i parametri generali. “ Con l’auspicio che tali episodi non si ripetano, invito i giornalisti a tenere un comportamento corretto e cosciente- conclude Pompeo- evitando di reiterare le cosiddette voci di popolo, ma attenendosi scrupolosamente ai dati ufficiali, senza dimenticare mai l’altissimo potere che si ha quando si impugna una penna.”