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Fausto Firreri a 160 liceali: «La disabilità? Non abbattersi, lo sport ottima ricetta»

Quasi due ore intense di dialogo con una modalità ben precisa: nessun tavolo da relatore ma seduti in mezzo ai ragazzi. Hanno scelto di incontrare così i liceali del Classico di Castelvetrano gli atleti Fausto Firreri di Campobello di Mazara (amputato di gamba sinistra) e Rachele Giglio di Vita, quest’ultima in sedia a rotelle. Stamattina erano in 160 nell’aula magna dell’istituto – le classi terze, quarte e quinte del Classico – per incontrare i due atleti invitati a parlare di “Disabilità non ha limiti…”, nell’ambito della sezione “Conosci te stesso” del piano di orientamento per gli studenti. L’idea dell’incontro è stata della docente Piera Mannino. Fausto Firreri ha raccontato la sua esperienza di atleta normodotato prima del 1992 e poi di diversamente abile. «L’incidente nell’agosto 1992 ha segnato un netto spartiacque nella mia vita – ha detto ai liceali – ma non potevo abbandonarmi, neanche isolarmi e rinchiudermi a casa».

Lo sport ha aiutato Fausto a rimettersi in cammino, seppur con una sola gamba: «Non bisogna abbattersi e lo sport è un’ottima ricetta per andare avanti». Quello tra i due atleti e i liceali è stato davvero un confronto di crescita e arricchimento. E tra curiosità e voglia di testimonianza, gli alunni hanno incalzato di domande sia Fausto che Rachele. A Fausto hanno chiesto, ad esempio, «come hai affrontato le sfide e le difficoltà nel tuo percorso sportivo, qual è stato il momento più emozionante della tua carriera sportiva fino a ora, quali sono i principali messaggi che vorresti trasmettere agli altri riguardo allo sport paralimpico e alla disabilità». E poi ancora: «C’è stato, invece, un momento buio in cui hai pensato di mollare tutto, cosa ha provato quando in Valle d’Aosta, il 27 gennaio scorso, ha percorso 30 metri in apnea, segnando il nuovo record mondiale paraolimpico di apnea lineare estrema sotto il ghiaccio».

Fausto ha fatto vedere foto e video delle sue discese in apnea, dell’ultima impresa al lago di Lod in Valle D’Aosta e ha raccontato anche ai liceali come s’è incontrato con Rachele Giglio. La fondazione della squadra di basket in carrozzina in provincia di Trapani che li ha messi insieme facendogli vivere anni intensi di emozioni e sfide: «Nulla può fermare un atleta paralimpico che crede nello sport – ha detto Fausto Firreri – basta crederci negli impegni e nelle sfide della vita e poi si va avanti con l’obiettivo di riuscirci». Non fermarsi davanti l’ostacolo della disabilità ma superarlo. Come ha fatto Fausto Firreri tornano a praticare l’apnea e il nuoto, a diventare istruttore di salvamento, ad andare in handbike e in quade. «Cosa ti ha dato la forza di andare avanti», gli ha chiesto un altro liceale. E Fausto Firreri ha risposto: «La forza dentro me stesso e poi delle persone che mi stanno a fianco. Bisogna andare avanti e non abbattersi al primo ostacolo che si incontra…». I docenti tutor del piano di orientamento hanno tenuto a ringraziare la dirigente scolastica Tania Barresi per aver condiviso l’organizzazione dell’incontro di oggi.

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Redazione