Marco Bellocchio ha trionfato ai David di Donatello con “Il traditore”. Dopo il record delle 18 candidature, il film ha vinto sei premi in occasione dell’edizione più singolare della storia del cinema italiano. Tutti i candidati erano in collegamenti video con Carlo Conti, da solo, alla conduzione dello spettacolo dallo studio 2 di Via Teulada.

La gioia è stata immensa anche per Fabrizio Ferracane che si è presentato come candidato per il premio di “attore non protagonista” e punta di diamante di un progetto artistico di successo. Così come confermato dallo stesso regista che nel commentare la ricezione del premio ha espresso parole di particolare stima ed ammirazione nei confronti dell’attore castelvetranese: “Sono felice – ha detto Bellocchio in diretta – anche per Ferracane che è un grandissimo attore, con cui spero di fare altri film”

“Il traditore”, con uno straordinario Pierfrancesco Favino nei panni di Tommaso Buscetta, ha vinto nelle categorie maggiori: Miglior film, regia, attore protagonista (Favino), attore non protagonista (Lo Cascio), sceneggiatura e montatore.

Tornando al “nostro” Fabrizio Ferracane, non dimentichiamo che è già stato candidato ai David di Donatello nel 2015, come migliore attore protagonista per Anime nere. Non dimentichiamo nemmeno che per la sua straordinaria interpretazione di Pippo Calò ne “Il Traditore” lo scorso anno è stato premiato con il Nastro d’argento, il premio del Sindacato giornalisti cinematografici.

“Se quando ho iniziato la mia carriera da attore, mi avessero detto che un giorno sarei stato candidato ai David di Donatello mi sarei fatto una grossa risata” – aveva confidato negli scorsi giorni alla nostra redazione. La vittoria di Fabrizio non si può materializzare in un premio o una statuetta, lui vince ogni volta che viene coinvolto in un progetto di teatro o di cinema. Fare l’attore è la sua vittoria!

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