Ho troppo rispetto per il Sindaco di Mazara del Vallo, a cui mi lega il ricordo di una comune passata militanza politica, per pensare che le parole e il tono, da lui usati nel corso di una telefonata trasmessa in diretta da RCV, durante un programma dedicato alla questione della ferrovia, rispecchiassero il suo autentico convincimento e non fossero, come preferisco credere, piuttosto il frutto incontrollato di uno scatto di nervi, peraltro non estraneo all’indole sanguigna e irruente del personaggio.
Penso che Nicola Cristaldi sappia bene che Castelvetrano non è una città morta, ritengo conosca benissimo quale sia stato, negli ultimi anni, lo sviluppo del nostro territorio; ma se, eventualmente, nutrisse ancora qualche dubbio, potrà sempre utilmente consultare il volume dell’ “Aggiornamento statistico sull’andamento economico e sociale della provincia di Trapani, periodo 2004-2008 (progetto Hermes)” e prendere atto, dati ufficiali alla mano, su chi cresce e su chi, invece, purtroppo segna il passo.
Ma siccome le questioni non si impostano, né tanto meno si risolvono, su anacronistiche dispute di campanile, ma sulla base di valutazioni argomentante e di respiro territoriale, tenterò di riportare la questione della ferrovia nei termini di un pacato ragionamento complessivo sulla politica del trasporto in provincia di Trapani, elemento questo di importanza strategica nella pianificazione dello sviluppo socio-economico della stessa, riassumendo alcuni passaggi essenziali che hanno portato all’attuale polemica.
Orbene, la Giunta Municipale del Comune di Mazara del Vallo, guidata dall’on. Cristaldi, dopo una campagna stampa che si è trascinata per mesi, ha approvato, lo scorso dicembre, il piano di pre fattibilità (master plan) di quello che viene definito il progetto di riconversione del sistema ferroviario, che prevede, tra gli altri interventi, la soppressione della linea ferrata tra Mazara e Campobello di Mazara e la conversione al traffico gommato della stessa tratta. Il piano in questione è uno strumento progettuale propedeutico ad un ulteriore progetto esecutivo, cui ritengo sia stato dato ampio risalto, con l’intento, per certi versi condivisibile, di suscitare un dibattito intorno ai problemi che l’amministrazione comunale di Mazara ha inteso in questo modo sollevare. Credo che questo risultato sia stato ottenuto; basti pensare alla interrogazione del consigliere provinciale Marco Campagna, alla presa di posizione del movimento “Città Nuova”, ma soprattutto alle parole di dissenso e di ferma opposizione contenute nella nota che il sindaco di Castelvetrano, dott. Gianni Pompeo, ha indirizzato a tutti gli attori coinvolti nella vicenda: dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al Presidente della Regione Siciliana, dall’Assessorato Regionale ai Trasporti alla Direzione Territoriale Rete Ferroviaria Italiana, dalla Provincia Regionale di Trapani al Comune di Mazara del Vallo e al Comune di Campobello di Mazara, dai Componenti del Consiglio Provinciale a quelli del Consiglio Comunale di Castelvetrano.
Il progetto per grandi linee prevede la costruzione di una nuova stazione ferroviaria fuori dal centro urbano di Mazara del Vallo, l’eliminazione della linea ferrata interna a Mazara e la realizzazione in sua vece di un’arteria stradale, la trasformazione della stazione di Campobello di Mazara in terminal intermodale ferroviario e gommato, la realizzazione di una zona attrezzata a verde e parcheggi nell’area della attuale stazione. Si cerca in questo modo di risolvere il problema della presenza dei passaggi a livello che spezzano le vie della città, e allo stesso tempo di fluidificare la percorribilità del centro urbano grazie all’arteria che si pensa di realizzare sul sito della linea ferrata da dismettere. Lodevoli intenti, se non fosse che la proposta di fatto frantuma la direttrice ferroviaria Trapani – Marsala – Mazara – Castelvetrano, imponendo uno scambio intermodale, da linea ferrata a trasporto su gomma, che di certo non contribuirà alla efficienza del servizio ferroviario provinciale lungo una tratta che, malgrado gli sforzi degli ultimi anni, è l’unica di cui dispone la Sicilia Sud-Occidentale e purtroppo in condizioni funzionali che la collocano al di sotto degli standard nazionali. Il progetto non convince sotto svariati profili, di metodo e di merito.
Nel metodo, preoccupano l’approccio “decisionista” e le intese bi o tri laterali, come se si escludesse a priori la possibilità di accordi più ampi che coinvolgano tutti gli enti interessati al progetto. Qui, tuttavia, è necessaria qualche precisazione. È noto che la Sicilia, nel suo complesso, lamenta grossi divari rispetto ad altre regioni d’Italia nelle dotazioni delle principali infrastrutture e tra esse, in particolare, in quello che viene definito il sistema dei trasporti. Ciò è tanto più vero per quanto riguarda la provincia di Trapani e in particolare per l’assetto della rete ferroviaria.
Il problema ha origini antiche che non è possibile sintetizzare; basti solo pensare che soltanto nel 2002 la nostra Regione, in seguito all’approvazione avvenuta nell’anno 2001 del Piano Generale dei Trasporti, predisposto dall’allora Ministro dei Trasporti e della Navigazione, ha adottato il proprio Piano Regionale dei Trasporti (PRT), ossia lo strumento programmatore regionale, finalizzato ad orientare e coordinare le politiche di intervento nel settore trasporti, e a perseguire obiettivi di efficienza, di efficacia, di sicurezza e compatibilità ambientale del sistema stesso. Venne così finalmente avviata la programmazione strategica rivolta, tra le altre cose, all’individuazione degli indirizzi generali per la pianificazione dei servizi di trasporto di competenza degli enti locali al fine di garantire il coordinamento con i livelli di pianificazione e programmazione infraregionale.
Quella regionale è un esempio di programmazione a cascata che, da un piano generale, in cui sono rappresentati gli obiettivi globali e le scelte strategiche, arriva alla pianificazione di dettaglio dei piani attuativi, aventi come oggetto le singole modalità di trasporto, caratterizzati da un sempre maggiore livello di dettaglio; una programmazione che, nel suo complesso, appronta sia un quadro strategico complessivo fatto di indirizzi e principi, sia specifici obbiettivi, senza perdere mai di vista la sostenibilità finanziaria degli interventi annunciati. Il piano attuativo del trasporto regionale, adottato dall’Assessorato del Turismo e dei Trasporti nel 2004, nella parte relativa al trasporto ferroviario si occupa della programmazione e della competitività del servizio locale in ambito provinciale, individuando le tratte ferroviarie e le caratteristiche del servizio idonee a costituire l’asse portante del trasporto pubblico locale all’interno dei principali bacini di traffico della Regione. A regime, il piano prevede la realizzazione di un Servizio Ferroviario Provinciale e l’individuazione di centri di interscambio modale gomma-ferro, generalmente alle due estremità di ogni linea e punti di interscambio con le reti di trasporto rapido di massa urbano. Resta fermo l’intento, che si delinea in tutto il piano, di migliorare la connettività della rete ferroviaria nell’Isola e il livello di integrazione con gli altri modi di trasporto.
Anche la Provincia Regionale di Trapani, nell’ambito del progetto di massima del piano territoriale provinciale, si occupa di individuare gli interventi necessari per il potenziamento del sistema ferroviario provinciale, individuando la priorità di alcuni interventi, quali l’elettrificazione o la realizzazione dei centri intermodali. Del progetto proposto dalla Giunta del Comune di Mazara del Vallo non vi è nessuna traccia. Ed è questa l’obiezione, di metodo innanzitutto, che si può sollevare. Ha ragione il Sindaco di Castelvetrano nell’affermare che la linea ferroviaria non appartiene a nessun Comune il cui territorio essa attraversa; la linea è un’infrastruttura a carattere provinciale, un bene pubblico che tutti i cittadini e tutte gli enti locali della Provincia debbono difendere e preservare, il cui destino o il cui ridimensionamento non può essere deciso autonomamente da nessuna delle singole parti interessate, in considerazione anche del nuovo assetto, tutto da approntare e progettare, che si realizzerà quando verrà finalmente adottato il piano del trasporto pubblico locale. Pertanto, pur prendendo doverosamente atto del problema dei numerosi passaggi a livello che rallentano la circolazione di Mazara del Vallo, non mi pare che la scelta dell’abolizione di una parte della tratta ferroviaria e l’adozione di quelli che, forse per pudore, vengono definiti “trenini gommati” siano soluzioni adottabili unilateralmente senza il coinvolgimento di tutti gli enti locali interessati, senza un dibattito approfondito nel merito e senza una adeguata regia politica della Giunta e del Consiglio Provinciale, al fine di collocare qualsiasi intervento che dovesse essere ritenuto necessario nell’ambito di una politica di programmazione provinciale dell’intero sistema dei trasporti. Nel merito, il progetto non convince sotto svariati profili.
La forza del sistema ferroviario sta nella capacità della rete locale di collegarsi alla rete principale, ossia alle tratte di interesse regionale e nazionale; l’intermodalità è scelta razionale, non per dismettere le tratte esistenti ma semmai per assicurare maggiore capillarità del sistema. Inoltre, sembra che il comune di Mazara del Vallo abbia troppo frettolosamente accantonato progetti alternativi, quali, come avviene in tutto il mondo, l’interramento di tratti ferroviari, definendoli troppo onerosi (la costruzione di nuove stazioni, lo smantellamento e trasformazione della linea, e, soprattutto, la gestione nel tempo del servizio su strada forse che non lo sono?) o ad alto impatto ambientale (il traffico gommato no lo è ?). Si invoca anche la difformità di siffatti progetti al piano regolatore, come se questo strumento debba considerarsi immutabile nel tempo, mentre al contrario sembra allettato dall’acquisizione delle aree che lo smantellamento della ferrovia comporterebbe. Il tutto al prezzo di un doloroso depotenziamento dell’unica linea ferroviaria che nella Provincia assicura un servizio ferroviario appena passabile, con totale indifferenza verso i territori che di questa “riqualificazione” pagherebbero i costi in termini di disservizio, vedendo del tutto svanire nei fatti ogni ipotesi di soddisfazione dei bisogni dei cittadini cui dovrebbero provvedere servizi pubblici essenziali come il sistema dei trasporti. Ma vi è di più: non è comprensibile, in un’ottica sistemica dei trasporti, in chiave sia provinciale che regionale, il motivo per cui si ritenga utile il depotenziamento della direttrice Trapani – Castelvetrano in considerazione delle interconnessioni realizzabili con l’aeroporto di Birgi e con il porto di Trapani.
Sembra che ci si prepari alla rassegnata resa ad una situazione che vede la provincia priva di essenziali reti infrastrutturali, mentre è forse un sogno vedere un giorno tutta la classe dirigente unita a rivendicare, al contrario, il potenziamento, ad esempio, della stessa tratta in direzione Palermo, per farne una linea di interesse regionale che colleghi degnamente la capitale dell’Isola e il suo aeroporto con un territorio a forte vocazione turistica come il nostro. L’auspicio è che si giunga ad una nuova consapevolezza che capovolga i termini del problema; la crisi economica dovrebbe consigliare nuovi stili di vita, a partire dai comportamenti dei singoli cittadini; il problema del traffico dovrebbe indurre condotte virtuose nei cittadini, che spontaneamente dovrebbero richiedere l’implementazione dei sevizi pubblici di trasporto, soprattutto nei centri storici, e la creazione di aree pedonali. Altro che i duecento taxi che ci promette Cristaldi ! Ne guadagnerebbe molto la vivibilità complessiva, la bellezza delle nostre città, la salute dei cittadini e non ultima la socializzazione e l’integrazione della comunità.
Francesco Saverio Calcara
Supporto tecnico di Giacomo Giurintano
guarda caso il s. bongiorno, sindaco e senatore x 10 anni è stato un suo amico….cvetrano non sarà defunta ma è in coma….
anzicchè migliorare la situazione delle ferrovie in provincia si propongono tagli e riduzioni, mentre non si parla di raddoppio o di elettrificazione. ma dove stiamo arrivando…nel 68 si sono eliminati km di ferrovia , ora il resto della tratta che è lenta ma funzionante. i passaggi a livello di mazara, prima si è costruito attorno senza calcolare gli intoppi e gli intasamenti dei passaggi a livello e ora si considerano pericolosi. gli errori di chi ha progettato lo sviluppo attorno alla ferrovia ,di mazara, non lo devono pagare i residenti di altri paesi della provincia…vorrei sapere perchè questi problemi anzi pretesti vengono fuori solo ora.quali interessi ci sono….
Come sempre commenti fuori luogo, a parte il fatto che fu proprio cristaldi (assieme al senatore d’alì) a fare le scarpe a Bongiorno, altro che amici. In ogni caso, stiamo ai termini della questione e ragioniamo su quanto, credo con molta precisione, il prof. calcara ha ribattuto all’arrogante cristaldi. I cvetranesi, quando è il momento, invece di stare uniti pensano sempre ad autoflagellarsi e dividersi.
Da come andra a finire questa vicenda, si vedrà quanto conta Castelvetrano nel contesto regionale, e come temo saremo sempre fanalini di coda, succubi di altri centri, come è avvenuto nel passato.
Mi piacerebbe sapere il parere dell’ex senatore Bongiorno.
Ottimo e argomentato intervento del vice sindaco che dimostra come sia importante avere persone serie preparate alla guida della cosa pubblica.
Giulia, ma che c’entra bongiorno e la sua presunta amicizia con cristaldi (che oltretutto risale al secolo scorso)? Ma possibile che su qualunque cosa si facciano commenti a ruota libera che non c’azzeccano una mazza (per usare il linguaggio dipietresco…) ?!
Non ci lasciaremo certo condizionare da un intervento dell’On.Cristaldi , che ha impostato tutta la sua campagna elettorale per diventare Sindaco di Mazara , sulla promessa di liberare la sua città dai passaggi a livello anche a costo di chiudere e sacrificare l’intera tratta ferroviaria Trapani /Castelvetrano .
Purtroppo i sogni utopistico/elettorali di qualcuno, devono far i conti con una realtà territoriale complessa dove esistono altre esigenze , specialmente dei comuni che vivono lo stesso ambito territoriale .
Secondo il mio parere la ferrovia non si dovrà toccare per tutta una serie di ragioni che sono sicuramente discutibili ma che poi di fatto sono improcrastinabili . Per ex :
1) La tratta ferroviaria è sinonimo di civiltà sociale , per permettere a chiunque di spostarsi liberamente , con la certezza di trovare sempre un servizio pubblico/statale , ogni giorno festività comprese.
2) Rappresenta un mezzo indispesabile ed economico e sicuro per chi è pendolare ed è costretto a spostarsi ogni giorno da un a città ad un’altra della provincia , con qualsiasi condizione di tempo /metereologico.
3) La tratta ferroviaria , diventa indispensabile o alternativa in caso di calamità naturali e quindi per tutte le necessità di protezione civile .
4) La tratta ferroviaria non può essere soppressa , perchè è a servizio dell’ aereoporto militare di Birgi .
5) La tratta ferroviaria dovrebbe diventare un sorta di metropolitana leggera e di superficie in grado di collegare l’aereoporto civile di Birgi (ormai potenziato e con grandi volumi di traffico turistico ) ,con il capoluogo e con la altre città turistiche e non.
6) Sulla tratta ferroviaria oltre ai pendolari , viaggiano merci e prodotti vari .
7) Se si toglie la ferrovia si accresce il traffico stradale e aumenta l’inquinamento .
8) Le ferrovie hanno investito sulla tratta ferroviaria aumentandone la velocità e il confort mettendo a disposizione mezzi e locomotori nuovi.
9)La nostra comunità è già stata penalizzata dalle ferrovie dello Stato quando hanno chiuso la tratta Castelvetrano /Porto Empedloche e hanno dismesso il deposito ferroviario che nel suo complesso dava lavoro a 5000 persone ed altrettante famiglie .
10 ) Alternare la tratta ferroviaria al percorso stradale , con scambio intermodale a Mazara , significa decretarne la fine , farla diventare un “ramo secco” e infine sopprimerla del tutto.
Caro Francesco, non ti sei chiesto se Cristaldi non si riferisse ad una citta dove è morta la speranza dei giovani di rimanervi, dove è morto il dialogo politico, dove da tempo impera l’ipocrisia, dove regnano le varie lobby, e quindi anche per me Castelvetrano ha bisogno di rinascere e di ricrescere ad ogni livello. Ciao e buon lavoro (c’è tanto da fare)
Io mi chiedo come un politico che dica certe cose dia diventato sindaco di una città bella e dinamica come mazara.
Poco sopra sono stati argomentati tutti i motivi per cui tale proposta è contraria all’evoluzione naturale del territorio e della società; in effetti razionalmente non dovremmo preoccuparci, anzi dovremmo sperare in un potenziamento delle nostre ferrovie, pensare di raggiungere Palermo e Trapani in un ‘ora, Catania in 2 ecc.
Purtroppo però vivere in Italia mi ha fatto capire che la razionalità e il bene comune spesso non ci mettono al riparo da certi politici scellerati!
sì cara, ma le conseguenze di questa amicizia si vedono ancora , la gente è stufa di non vedere risolti i suoi più elementari problemi e bisogni. il lavoro sostituito da precarietà che porta a guerre fra i poveri vedi l’art. 23,quartieri in disordine con delinquenza e degrado, e tu dici che con questo discorso non c’entra una mazza, ci vorrebbe veramente una mazza per darla in testa a chi ha minimizzato i problemi di questo paese facendone uno sgabello elettorale. d’alì e cristaldi, sono al potere e non solo per i voti di comuni piccoli, ma anche di castelvetrano…la ferrovia è solo un pretesto x vendicarsi e penalizzare una città che rifiuta finalmente il ruolo di pedina secondaria e volerci ricacciare nel sottosviluppo e degrado, abbiamo avuto cittadini pavidi e sindaci che hanno assecondato questo andazzo, giunte senza opposizione,e le stesse facce al potere, i cittadini male indirizzati e i pochi capaci insultati e ai margini, stampa e radio ******* e si può continuare. come ciampi vorrei sapere l’opinione del s. bongiorno..se i cvetranesi non lo hanno votato ci sarà un perchè…qualcuno impreca la disunità dei cittadini, ma quando mai c’è stata unione,un parlamento siciliano che se ne fre ga di un comune vasto come cvetrano,due borgatelle , che hanno prosciugato tutti i bilanci, un quartiere ***** di 7000 persone su 30000 allo sbando, opere a singhiozzo,nessun incentivo x il lavoro e la disoccupazione, di chi la colpa….non piangiamo sul latte versato e ripariamo il salvabile…
Caro Luigi, nn credo che Cristaldi si riferisse alla situazione che descrivi tu, giacché essa è purtroppo comune a molti, troppi, luoghi della Sicilia (Mazara compresa) e dell’Italia. Da questo punto di vista, il lavoro da fare è certamente tanto e ciascuno deve portare, a vari livelli, il suo mattone. Ciao.
Proprio sull’argomento il Sen. Bongiorno è intervenuto ieri a Radio Castelvetrano per ricordare agi sbadati e distratti amministratori che, nel periodoi in cui fu Senatore, riuscì a riunire tutti i sindaci della provincia di Trapani, tutti i parlamentari nazionali e regionali trapanesi per firmare un protocollo di intesa con l’allora Ministro Lunardi per il potenziamento della linea ferroviaria trapanese, così da incentivare lo sviluppo del territorio attorno la valle archeologica selinuntina, Segesta, le Cave di Cusa, le saline e altro. Tutti si allinearono all’idea e proprio a Calatafimi il suo sindaco Cristaldi fu il primo a firmare tale accordo. Oggi a distanza di 5 anni tutti si sono – a quanto pare – dimenticati di quell’accordo…..il castelvetranese sembra anche più distratto…alle ultime elezioni regionali hanno preferito votare l’ “amico Cristaldi” invece dell’ex sindaco e senatore della propria città. E’ più che normale che Cristaldi se ne fregasse di Castelvetrano ma ai tempi tutti avevano deciso che meglio fosse un Cristaldi di Mazara che un Bongiorno di castelvetrano…Come mai adesso c’è chi si lamenta che la propria città è il fanalino di coda di chissà cosa….ognuno ha gli amministratori che si merita…ah, quasi dimenticavo anche il sindaco Pompeo firmò quel protocollo di intesa per il rafforzamento della linea ferroviaria…e alle parole di Cristaldi circa la morte di Castelvetrano non si è riusciti a controbattere ricordando al sindaco di Mazara che quel protocollo fu firmato a casa sua – Calatafimmi – è fu proprio lui il primo a firmare…
effettivamente mazara è molto fiorente rispetto a castelvetrano…sicuramente!
Ho visto solo ora il nome dell’autore dell’articolo. Prof, avete riattivato il semaforo al bar delia? per queste vacanze di natale ho rischiato la vita tutte le volte che c passavo!
ma tutti i semafori che smontano dalla lombardia per sostituirli con rotatorie li stanno portando a castelvetrano?
PRENDO SPUNTO DAI COMMENTI CHE PRECEDONO. VISTO CHE LA QUESTIONE E’ ABBASTANZA IMPORTANTE E VISTO CHE SEMPRE PRESENTI SONO I RIFERIMENTI AL PASSATO POLITICO DI CASTELVETRANO (MENOMALE CHE C’E’ ANCORA QUALCUNO CHE CONOSCE E RICONOSCE I FATTI), SUL BLOG DE L’URLO HO VOLUTO CREARE UNO SPAZIO APPOSITO PER LA QUESTIONE, PUBBLICANDO QUALUNQUE DOCUMENTO, OPINIONE O DICHIARAZIONE CHE CHIUNQUE VOGLIA FARE. HO LETTO CHE IN MOLTI VOGLIONO SAPERE COSA IL SEN. BONGIORNO AVREBBE DA DIRE AL RIGUARDO (QUALCUNO HA GIA’ ANTICIPATO VEDO), SUL BLOG E’ STATA RIPROPOSTA LA LETTERA CHE LO STESSO HA INVIUATO AL DIRETTORE DI RADIO CASTELVETRANO E PER CONOSCENZA AL SINDACO E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTELVETRANO.
http://blog.libero.it/urlalo/8357431.html
castelvetrano, visti gli “urli” che scaturisce e ha scaturito… a me sembra quantomeno in coma farmacologico….
se alle parole non fanno seguito le azioni, vuol dire alimentare l’ipocrisia e seppellire la speranza di un reale cambiamento culturale, sociale ed economico della nostra terra. bisogna prendere coscienza dei nostri doveri. avere il coraggio di esternare pubblicamente i nostri valori e per essi mai smettere di lottare, usando l’arma della “PAROLA e del LIBERO PENSIERO”, senza farci imbavagliare dalla paura e dal retrogado “…tanto non cambierà nulla…”. Ci vuole il CORAGGIO delle PAROLE e la FORZA delle AZIONI. Proviamoci.
forse i miei rimbrotti non servono ad una mazza, ma almeno ho fatto uscire dal coma qualcuno, ottenendo un chiarimento, forse il mio dialogo sarà dipietrista ma almeno ho ottenuto qualcosa e ne sono fiera….ripeto il mio invito, non berlusconiano, …salviamo il salvabile.w castelvetrano più civile e che non sia lo sgabello di nessuno.
Nel 2001 perfezionamento dell’acquisto della SAICA per rilanciare l’economia di tutta la Valle del Belice!
Nel 2001 aumento della Tarsu del 108% rispetto a quanto pagato nell’anno 2000!
Grazie di cuore Senatore Bongiorno per l’interessamento che mette a difesa della linea ferrata!
Primo mandato Bongiorno niente da eccepire, quotidiana amministrazione, cementificazione selvaggia di Marinella di Selinunte, pagamento dell’acqua a consumo presunto……ma poi la brava gente in massa ha lasciato gli incarichi assessoriali e sono rientrati i politici di professione, i politici di sempre, e tutto è cambiato di nuovo in peggio!!!!
LA FERROVIA NON SI TOCCA, CRISTALDI HA TORTO MARCIO…….e’ UN POLITICO DI PROFESSIONE E CURA INTERESSI POLITICI!
politicamente gli amici di oggi domani possono diventare nemici!
non si possono negare le apparteneze politiche ed ideologiche!
Perchè queste cose non vengono URLATE!!!!!!!
carissima giulia , purtroppo castelvetrano è lo sgabello di accordi elettorali, concordo con il vice sindaco che forse è l’unica persona di questo comune che si sbraccia e fa…state tutti tranquilli che quanto prima la linea sarà chiusa , su castelvetrano morta vorrei tanto che tutti quanti che scrivono qui, ci si passasse la mano sulla coscienza…cosa facciamo affinchè la nostra città sia viva?nulla…siamo bravissimi a criticare ma mai a dire che qualcuno fa…bene faccio il tifo per il professore calcara e faccio anche il tifo per chi opera, io purtroppo non ho i mezzi oltre che quesro sito per urlare ciò che che ho dentro ma sto male a vedere questa città che purtroppo a pezzi cade
I dinosauri della vecchia politica senza futuro dimostrano sempre di più e in ogni occasione la loro lontananza dalla realtà in cui vivono.
Spero che i miei concittadini giovani sappiano respingere con tutte le loro forze i disegni anacronistici del Sindaco di Mazara,lui sì morto dentro la sua teca piena di boria .Saluti
leggendo i commenti precedendi , noto che i dissapori ci sono in qualisasi paese della provincia di Trapani.
In merito alla linea ferroviaria vorrei solamente precisare, che da sempre la comunicazione è stato sintomo di potenziale sviluppo, ma molti dei nostri amministratori non sanno da dove iniziare a provare di sviluppare il proprio territorio.
Io non considero castelvetrano come città morta, almeno a livello economico, anno dopo anno si vededono i cambiamenti, se poi è morta sul piano sociale il problema oltre la polita sono i giovani che non hanno spirito di iniziativa e se ne fregano del proprio futuro.
Sicuramente c’è un pò di lassismo nell’amministrare i comuni, non attenzionando pienamente gli incentivi e tutto il resto che lo stato o la comunità europea mette a disposizioni delle amministrazioni locali, questo nelle nostre zone purtroppo capita spesso, per esempio castelvetrano non ha approfittato delle zone franche concesse dalla l’ultimo governo prodi,che aveva lo scopo di ciò che Giulia lamenta, poi altre neanche arrivano completamente a conoscenza delle amministrazioni stesse.
Non credo che i castelvetranesi si dovrebbero lamentare più di tanto, se inizziassimo noi di campobello a parlare ne avremmo per settimane intere.
Sicuramente non si può andare allo scontro tutto paesano , tra Campobellesi/Castelvetranesi/Mazaresi e quant’altri si volessero buttare nella mischia di una baruffa politico/sociale , che non porterebbe da nessuna parte .
Già abbiamo lo scontro per gli ambiti ospedalieri , per prendersi o scegliersi i migliori reparti o le migliori specialistiche , abbiamo l’Ato Belice Ambiente 2 in comune con tutte le problematiche che questo comporta , abbiamo una Provincia che funziona a fasi alterne e non sembra mai interessarsi del nostro territorio in particolare , abbiamo una ferrovia che funziona e che ci unisce e che Noi non possiamo far morire .
L’altra sera in Consiglio Comunale ho chiesto al Presidente ,di convocare un Consiglio Comunale aperto a tutti i cittadini , ma sopratutto ho chiesto di convocare i vertici regionali delle ferrovie , perchè è con loro che dobbiamo andare a discutere del futuro e del potenziamento della ferrovia e cercare di trovare delle soluzioni per far passare o interrare i passaggi a livello di Mazara , magari chiedendo l’elettrificazione della tratta ferroviaria per modernizzarla e velocizzarla ancora di più .
Non scendiamo nel personalismo cercando di addossare colpe a Bongiorno o a Cristaldi o cercando scontri politici di bassa bottega , Quì saremo Noi tutti a difenderci il nostro territorio per non sprondare in un basso Medioevo in cui qualcuno ci vuole collocare .
Spero in una grande partecipazione di tutti se si farà il Consiglio Comunale aperto , per dimostrare con i fatti la difesa del futuro di questo territorio .
Non si potrebbe semplicemente risolvere il problema di Mazara in altro modo? Capisco le difficoltà dei mazaresi, capisco la necessità di Cristaldi di accontentare i suoi elettori, ma altre soluzioni, come si evince dall’articolo, possono essere trovate. Se le soluzioni alternative sono troppo onerose potrebbero essere tutti i comuni a finanziarle: se questa tratta della ferrovia è un bene per tutti, e lo è indiscutibilmente, è giusto che tutti contribuiscano a migliorarla. Non penso che in questo caso si possa parlare di costi di transazione: tutti i sindaci sono consapevoli di quanto sarebbe necessario per un’opera quale l’interramento della linea in corrispondenza della città di Mazara e tutti i sindaci possono benissimo incontrarsi per pianificare l’operazione. L’unico problema sarebbe spiegare ai cittadini dei comuni più lontani a Mazara perchè il loro comune dovrebbe impegnarsi finanziariamente in un’opera davvero dispendiosa e che, all’apparenza, interessa solo i mazaresi; tuttavia i motivi indicati dal commento di Ninni Vaccara (mi riferisco in particolare al punto n° 5) dovrebbero essere più che sufficienti a giustificare lo sforzo economico-finanziario.
“Un buon trasporto cambia la vita”, adesso è il momento di farci sentire, noi Pd, non molliamo abbiamo lanciato l’allarme e continueremo la nostra battagliae e la nostra campagna contro l’abolizione del tratto ferroviario. Battaglia che ha bisogno di tutti, cittadini, parti sociali, partiti, non facciamo l’errore che hanno commesso altre classi dirigenti locali negli anni passati di farci defraudare le “ricchezze” e opportunità del nostro territorio. Muoviamoci, oltre la destra e la sinistra verso il futuro!!!
Muoviamoci oltre la destra e la sinistra verso il futuro!!!!
Muoviamoci con il Centro di Casini e di Cuffaro!
Ma non vi rendete conto che questi Signori da sempre hanno governato la Sicilia e se siamo a questo punto è colpa di una politica che vede nella realizzazione del PONTE DI MESSINA, DEI TERMOVALORIZZATORI, DELLE CENTRALI NUCLEARI un momento di crescita per l’economia siciliana? Abbiamo bisogno di di un sistema ferroviario e stradale efficiente e qualificato, abbiamo bisogno di mettere in sicurezza il territorio siciliano dal dissesto idrogeologico che provoca morte e dolore, abbiamo bisogno di un bene primario che è l’acqua.. abbiamo bisogno di LAVORO, lavoro dignitoso e renumerato e non lavoro nero o ancora peggio lavoro grigio. Gli operai di Termin i Imerese insegnano…. Non ci servono queste opere non ci servono gli imperatori, vassalli,valvassori e valvassini, non ci servono deputati e senatori con portafogli pieni e con tanti privilegi quando di contro la gente non ha di che mangiare e non arriva a fine mese.
Muoviamoci verso il futuro…. ma non con la classe politica che fino ad ora ci ha governati!!!!
ma se dopo tante chiacchere i cvetranesi vendono il proprio voto a chi riempe le borse e lo stomaco, ma che cosa vuoi che cambi.. siamo ancora ai tempi di giolitti e pretendi che tutto cambi.. ma svegliati.
Sono un cittadino mazarese schierato contro il progetto retrogrado del sindaco cristaldi che vuole eliminare la ferrovia. E’ una cosa assurda ma purtroppo l’onorevole in questione trova molti consensi favorevoli. Stiamo cercando di organizzarci pure noi e posso dirvi che ci conforta sapere che i nostri amici castelvetranesi possono aiutarci in quella che sarà (spero proprio di no) una lotta politica ma anche sociale. A tal proposito volevo informare tutti gli interessati che su facebook è stato aperto un gruppo dal titolo “Per chi pensa che eliminare la ferrovia a Mazara sia una pazzia…”. Iscrivetevi e INVITATE TUTTI GLI AMICI. Più siamo più avremo voce in capitolo. (cerchiamo di non creare altri gruppi simili perché disperdiamo il numero dei partecipanti) Di seguito allego il link per un più semplice accesso.
http://www.facebook.com/group.php?gid=218339233258&ref=ts
Un Grazie al Sindaco Pompeo e al suo vice Sindaco Calcara;
Un Grazie anche ai consiglieri Campagna e Bonsignore e a tutti coloro che si sono spesi e si spendereanno affinché questo folle progetto rimanga solo carta straccia.
io proporrei di far diventare Castelvetrano frazione di mazara del vallo…forse noi castelvetranesi potremmo finalmente vedere …come si suol dire …un pochettinu di “lustru”…e i nostri attuali amministratori potrebbero “sguazzare” meno…