La prima risposta della società civile è arrivata stasera: al sistema delle piazze si sono ritrovati in poco più di 200 persone, scout, politici, amministratori, liberi cittadini, professionisti, per dire «grazie» alle forze dell’ordine e alla magistratura e gridare «Castelvetrano libera». Un primo appuntamento, organizzato in poche ore dall’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro. Un sit-in nella città che proprio a Matteo Messina Denaro ha dato i natali.
«L’arresto segna l’inizio di un’operazione che non deve oramai fermarsi – ha detto Franco Messina del Comitato “Orgoglio castelvetranese” – ora gli investigatori dovranno scoprire tutte le collusioni che c’erano tra mafia e altri ambienti anche istituzionali. Chi ha difeso la latitanza di Messina Denaro?». In piazza tanti giovani, scout pronti a cantare e ribadire che ora «Castelvetrano è libera».
Michela D’Antoni ha 43 anni e abita nella zona dove c’è la casa di famiglia di Matteo Messina Denaro. E ricorda bene quando capitava che la strada per andare a scuola era sbarrata dai carabinieri perché erano a casa del super latitante. «La latitanza di Matteo Messina Denaro ha generato l’abitudine in alcuni comportamenti di certi castelvetranesi, distorcendo il nostro fare quotidiano. Ora Castelvetrano dovrà scegliere da che parte stare». Il sit-in si è chiuso con l’intonazione dell’inno di Mameli e un lungo applauso, prima che la pioggia iniziasse a bagnare il basolato del Sistema delle piazze.
Domani, alle 9, una seconda iniziativa si terrà nel cortile dell’Istituto scolastico “Luigi Pirandello” a Campobello di Mazara. Mercoledì mattina, invece, nuovo appuntamento al Sistema delle piazze a Castelvetrano.
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