Oggi si ritorna a parlare di Fibromialgia, patologia cronica e invalidante, con l’Associazione Nazionale Libellula Libera, il suo Presidente Francesco Piccerillo e la nostra concittadina, Bia Cusumano, referente regionale Sicilia dell’Associazione, attraverso l’ultimo appuntamento mensile, prima della pausa estiva, dell’ormai consueto e seguito format: “Fibromialgia: diamo voce al dolore”.

L’incontro si svolgerà in modalità streaming sulla pagina fb dell’Associazione Libellula Libera alle ore 17.30 di questo pomeriggio e avrà come ospiti la dottoressa in medicina generale Rosanna Iacona di Libellula Libera e la biologa e nutrizionista Valentina Scollo, per trattare insieme di un delicato tema: le connessioni e le controindicazioni tra Fibromialgia e nutrizione. Poiché, per gestire al meglio il dolore cronico causato dalla patologia, è necessario un equilibrato e corretto stile alimentare oltre ad un protocollo farmacologico “cucito” su misura su ogni paziente e ad una costante cura fisioterapica. Presenterà l’incontro la giornalista Caterina Lenti, referente regionale Puglia dell’Associazione Libellula Libera.

Vi invitiamo a non mancare e a seguire questo importante momento di incontro-confronto su una patologia cronica ancora purtroppo non riconosciuta ma altamente invalidante che colpisce milioni di italiani in maniera subdola e invisibile.

La nostra concittadina Bia Cusumano, che lotta in prima fila in questa battaglia insieme a Libellulla Libera, a breve sarà impegnata in altri eventi di sensibilizzazione ed informazione sulla Fibromialgia che si svolgeranno a Campobello presso il Cineteatro Olimpia “Gregorio Mangiagli” e a Castelvetrano presso il Teatro Comunale Selinus, finalmente in presenza, allentandosi le misure restrittive anti-Covid. Bia auspica una costruttiva e solidale sinergia su tutto il territorio regionale da parte delle diverse amministrazioni comunali, poiché solo facendo lavoro di squadra e rete sinergica intorno a questa Patologia, si può giungere finalmente a restituirle la sua mancata dignità e il suo giusto riconoscimento sanitario.

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