Il Sindaco Errante, rende noto che la Civica Amministrazione ha approvato il protocollo d’intesa con l’Associazione “Sicilia in Treno”, che è un Associazione di cultura ferroviaria fondata con la finalità, tra le altre, di promuovere il recupero e la rivalutazione dei sistemi ed infrastrutture di trasporto su rotaia, di singole linee o di reti, ferroviarie e tranviarie, presenti sul territorio siciliano, anche al fine dello sviluppo turistico culturale dei comprensori attraversati.
La predetta associazione è particolarmente attiva nel nostro territorio e, tra i soci fondatori, molti sono da anni impegnati a specifiche attività volte al recupero dei rotabili storici a scartamento ridotto tuttora preservati presso il Deposito della stazione di Castelvetrano ed alla realizzazione del ritorno dell’esercizio ferroviario a scopo esclusivamente turistico della linea a scartamento ridotto da Castelvetrano a Selinunte sino al ponte in ferro sulla foce del fiume Belìce.
“Sin dal nostro insediamento abbiamo avuto tra gli obiettivi primari il ripristino della rete ferroviaria dismessa a scartamento ridotto che, dipartendosi dalla Stazione ferroviaria di Castelvetrano, arrivava fino a Porto Empedocle- ha affermato il Sindaco- ritenendola un’opera di strategica importanza abbiamo ritenuto di avviare una progettazione che possa avvalersi della linea di finanziamento prevista nell’ambito del PO FESR Sicilia 2014/2020 – Agenda Urbana Sicilia Occidentale per realizzare l’intervento di ripristino della tratta collegante la Stazione di Marinella di Selinunte col “Ponte di ferro” sul fiume Belìce, con l’auspicio che la prossima amministrazione possa raggiungere la concretizzazione di questo progetto.”
A tal fine, in considerazione del fatto che una reciproca collaborazione tra l’Amministrazione e l’Associazione si rileva particolarmente utile per definire e sviluppare tutti gli aspetti di carattere tecnico-amministrativo per la redazione della documentazione necessaria ai fini dell’ottenimento del finanziamento per la realizzazione del progetto; si è deciso di avviare gli opportuni percorsi collaborativi, procedendo alla stipula di un Protocollo d’intesa che individui finalità ruoli e attività connessi agli scopi anzidetti.
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Ma le rotaie esistono ancora?. Forse si dovrà abbattere
qualche edificio?.I milioni di euro necessari sono già in banca?.Viva la campagna elettorale, periodo nel quale i
sogni non sono desideri ma balle da vendere un tanto al voto...
Sicuramente il signor bruno sarà uno di quelli che si è appropriato di qualche pezzo di terra appartengo Alle ferrovie.
Ma Ci sono elezioni in vista?
Mi sa di una figata pazzesca
signor Bruno, prima di intingere il dito nel curaro, prima di scrivere i commenti potrebbe leggere meglio.
copio testualmente quanto scritto sopra: Si parla di avviare una progettazione che possa avvalersi della linea di finanziamento prevista nell’ambito del PO FESR Sicilia 2014/2020 – Agenda Urbana Sicilia Occidentale per realizzare l’intervento di ripristino della tratta collegante la Stazione di Marinella di Selinunte col “Ponte di ferro” sul fiume Belìce, con l’auspicio che la prossima amministrazione possa raggiungere la concretizzazione di questo progetto.
Quindi non faccia di tutta l'erba un fascio perchè se la società in cui viviamo è fatta di persone che sanno solo demolire, non penso che la futura classe politica, espressione di questa società, potrà costruire molto
Gentilissima Daniela gradirei saperne di piu sulla linea di finanziamento in quanto interessato allo sviluppo turistico della valle del belice gradirei essere contrattato grazie
Ciao Bruno questa volta non sono balle, sono di Castelvetrano è faccio parte dell'associazione Sicilia in treno e posso dirti che i lavori di restauro delle famose littorine sono iniziati da qualche anno e le stesse ferrovie stanno ristrutturando deposito e parte dei binari della stazione di Castelvetrano, per quanto riguarda la linea è tuttora di proprietà delle ferrovie e se qualcuno ha costruito ho recintato l'ha fatto abusivamente senza nessun permesso.
Questo è solo l'inizio dato che nostra intenzione di aprire la linea da Castelvetrano fino a Sciacca, collegando cosi gli alberghi di sciacca al parco di selinunte.
Credo ci sia un Po di fantascienza,perché.quella linea,da 50 anni alla chiusura,non è mai servita a nessuno,anzi,sbaglio, è servita a far spendere tanti soldi,proprio lungo.la tratta Castelvetrano=Sciacca per.poi chiuderla all'esercizio. Ben venga.il restauro Peruzzi,il resto,solo pura è candida utopia
Signor Leone
Il marciapiede alberato che dalla stazione di Marinella porta allOasi e che ricopre L' ex strada ferrata è anch'esso abusivo???
Ma quanto verrebbe a costare un simile progetto?
Dopo che la.tratta e stata distrutta dopo anni di incuria e malaffare adesso pensano di fare progetti per sperperare quattrini in vista delle elezioni .Vergogna hanno rovinato un'infrastruttura che collegava la valle dei templi con sciacca e selinunte .pensate quale polo turistico poteva nascere se i nostri amministratori avessero guardato un dito piu lontano dalnaso Vergogna
Nella zona latomie mortilluzzi l ingordigia di chi confinava con la linea ferratta ha fatto scomparire ogni cosa che aveva a che fare con la linea ferrata..allora altezza del rifornimento di benzina.
Non so se vi ricordate esisteva anche la fermata a L'atomica.
E per quanto riguarda la stazione ferroviaria abbandonata..e saccheggiata. Scusate non credo proprio si possa realizzare questo progetto o.se si chissà quale generazione potrà godersela occorrerà prima civilizzare la popolazione
Conservo gelosamente la lettera che un'incauta coppia di turisti torinesi spedì al quotidiano la 'Repubblica' di ritorno da una gita a Selinunte. Perché incauti? Semplice, perché i poveretti, scesi in aereo a Birgi, dopo un soggiorno a Favignana, raggiunta comodamente con mezzi pubblici ( all'epoca il bus dell'AST ti scodellava proprio davanti gli aliscafi; oggi, d'estate, non più perché, secondo il Sindaco di Trapani, si crea troppo 'traffico'),s'illudevano di poter visitare anche Selinunte e la Valle dei Templi utilizzando esclusivamente i mezzi pubblici. Mal gliene incolse, ovviamente. La lettera contiene spunti di involontario umorismo, laddove, giunti, dopo ore di attesa dell'unico bus festivo, alla ex stazione di Selinunte, non trovarono il previsto trenino turistico per raggiungere il mare. Raccolti da una pietosa pattuglia della Polstato, raggiunsero il mare, dove videro il trenino turistico. Il cui conducente, di sua iniziativa, s'era spostato, "perché tanto non c'era nessuno". Naturalmente la loro vacanza finì lì. Di visitare pure Agrigento non ne vollero sapere. Ricordo che ancora oggi, via treno, bisogna raggiungere Palermo ( 100 km ) e poi scendere ad Agrigento ( 120 km ) 220 km invece di 90. Ed ancora leggo di qualcuno che mette in dubbio la bontà dell'iniziativa. Signor Noel, secondo lei perché non è mai nato un polo turistico? Io dico proprio perché hanno tolto il treno. Ripristiniamolo subito. Ma tutto, fino a Porto Empedocle. E se non vuole farlo il gruppo FS ( che pensa solo alle frecce ) si cerchi qualche altro interessato.
Buona iniziativa , meglio tardi che mai.Ci stanno problemi tecnici ?, Si risolvono...Spero che si pensi a qualcosa di adeguato ai tempi...sia per la linea sia per i mezzi trasporto ...
il ripristino della tratta ferroviaria in questione mi ricorda in piccolo il ponte sullo stretto, ogni politico specie in campagna elettorale tira fuori questo progetto sapendo che rimarra',per i costi eccessivi ed i ricavi esigui, solo un'affascinante idea che tale rimarra'. L'esiguita' delle disponibilita' finanziarie a tutti i livelli purtroppo cristallizzera' il progetto e tutti sappiamo che un protocollo d'intesa non ha carattere vincolante se non nelle intenzioni.