In data 20/07/2011 viene ufficializzato l’ingaggio del Tecnico, tale Pino La Bianca allenatore conosciuto nella categoria e capace di allenare i giovani, è infatti questo il progetto, “I GIOVANI” e il loro lancio, ad affiancare La Bianca viene chiamato Gegè Di Ruocco, come secondo, ed a gestire il settore giovanile si registra il ritorno di Filippo Foscari.
Sul sito del Marsala Calcio viene comunicata la rosa dei calciatori che faranno parte della nuova stagione e con molta perplessità leggiamo, per primi, che tra i giocatori risulta anche Giovanni Licata, Castelvetranese e terzino rossonero tanto ben voluto dai tifosi locali.
Anche a lui la Folgore ha promesso di liberarlo per un anno al fine di fargli fare un’esperienza in serie D.
La Preoccupazione inizia a prendere il sopravvento, i dubbi iniziano ad arrivare.
La Folgore vuole partire con il progetto giovani e fa partire Montepiano e Licata? E chi arriverà? Perche fino a quel punto nessun calciatore nuovo era arrivato a vestire la maglia rossonera.
L’epilogo della novella Montepiano, culmina qualche giorno dopo con il reintegro in rosa “Folgore” con una delusione cocente da parte del ragazzo e con uno stato d’animo sotto i tacchi per l’epilogo della situazione, essere prima scartato e poi reintegrato non sarà una gioia mostruosa, Giovanni Licata che già assaporava la maglia azzurra viene richiamato e anche qui la delusione del giocatore è alta.
I ragazzi vengono convocati ad uno ad uno, a loro viene fatta la proposta economica e c’è chi va via con il sorriso e chi stringe i denti!
A qualcuno viene aumentato il rimborso spese perche viene da fuori Castelvetrano ad Altri uno fra tutti Vito Bono il rimborso spese non viene elevato e resta uguale per la pressione del giocatore.
I ragazzi iniziano gli allenamenti sotto la guida di Mr. La Bianca e l’aria che si respira non è meravigliosa.
Il Tecnico lo sa che questa squadra non può affrontare il campionato di eccellenza, me lo confida nel primo incontro avuto con lui per caso in una pizzeria della nostra ridente cittadina.
“Ci proverò!!! mi piace il progetto e se sono ben coadiuvato nel giro di tre anni possiamo fare grandi cose a Castelvetrano”
Sorrido compiaciuto, è sanguigno il tecnico La Bianca!!! e io abituato a stare con i palermitani capisco che ci tiene davvero tanto a rilanciarsi ed a fare bene con la Folgore.
Ma qualche cosa non quadra! La Dirigenza non è unita! e se Carrara cammina in un verso altri camminano in altre direzioni, c’è scollamento dirigenziale c’è molta perplessità per una squadra che non trova pedine utili per la causa.
Il Presidente Carrara prova a dare una scossa all’ambiente cercando unità di intenti e affidabilità da parte di tutti ma all’entusiasmo del n° 1 Rossonero si mescolano disagi e dubbi, le crepe ci sono e si scoprono, il settore giovanile affidato a Filippo Foscari si spacca in due dando vita a Castelvetrano ad un’altra scuola calcio “il Real Selinunte” capitanato da Giuseppe Curiale e Francesco Messina che si staccano dalla casa Rossonera.
All’origine di questa spaccatura problemi di natura economica!
Duro colpo!!!! Una squadra che punta sui giovani non può permettersi di spaccare il settore giovanile e non può permettersi di distruggere quanto costruito negli anni precedenti anche perché Castelvetrano è una piccola cittadina e la formazione di diverse scuole calcio non porta benefici a nessuno.
Sono Santangelo, Volpini, Santomauro, Montagna e grazie all’intervento personale di Mr. La Bianca arriva in rosa anche Giuseppe Catanzaro, lo fa sentire importante e riesce a strappargli il Si, la Folgore inizia a prendere corpo ma ancora è poca cosa.
Prima dell’inizio del campionato della prima squadra, la società rossonera subisce una brutta sconfitta a tavolino nel settore giovanile! non era mai successo!! la Folgore non si è presentata!
In altri tempi qualche testa sarebbe subito saltata, ma tutto rimane per come è! ognuno al suo posto! poco importa se qualcuno non ha fatto partire una lettera e poco importa se la Folgore, la gloriosa e temuta Folgore non si è presentata.
AUTORE. Tonino Tuzzolino
Lo sport può essere amaro, e per la folgore quest’anno è stato amaro; tuttavia ci si può rialzare. L’augurio, alla dirigenza che verrà, è di puntare ad un coinvolgimento progressivo della popolazione e dei giovani castelvetranesi, creare, con un progetto a medio-lungo termine, una folgore dei castelvetranesi, una squadra rappresentata da castelvetranesi e rappresentativa di Castelvetrano. Un progetto del genere necessita di lungimiranza, pazienza, sacrifici, ed investimenti specie sul settore tecnico e giovanile (in serie A ci sono squadre di città ben più piccole del comune di Castelvetrano…). Speriamo bene…