Ospedale di Castelvetrano
In altre, recenti, occasioni sono scomparsi le apparecchiature elettroniche e informatiche, oltre a tutti gli apparecchi televisivi dalle stanze dei pazienti, dove si effettuano i trattamenti di chemioterapia.
Ma è l’intero complesso ospedaliero ad essere soggetto a furti ripetuti.
Come è possibile che dei ladri possano agire così indisturbati, trafugando apparecchiature e medicinali? Si può escludere, considerata la dinamica dei fatti e la loro frequenza, qualche complicità interna?
Nessuno vede o nota qualcosa?
Non c’è alcun servizio di video sorveglianza. Non c’è nessuna vigilanza. Chiunque entra ed esce in tutte le ore del giorno e, soprattutto, della notte.
Come è possibile che l’ASP di Trapani non riesca a garantire un efficace servizio di vigilanza e di controllo in un ospedale pubblico, all’interno del quale ci sono centinaia di pazienti e tanti operatori sanitari, che, soprattutto durante le ore notturne, sono “visitati” da ladri e delinquenti?
È tollerabile che in una struttura pubblica ospedaliera, nella quale si investono tantissime risorse e dove, a volte, si consumano tanti sprechi, si pensi a risparmiare soltanto per quanto riguarda la sicurezza e la sorveglianza dei pazienti, del personale medico e sanitario e delle apparecchiature?
Quanti altri furti debbono consumarsi per intervenire efficacemente?
Intanto, in attesa di un adeguato intervento, i pazienti , i loro familiari e il personale ospedaliero subiscono altri disagi.
Il segretario CGIL
Vito Gancitano