Il giornalista e scrittore Gaetano Savatteri oggi a Castelvetrano per il PalmosaFest, una rassegna che racchiude al suo interno un’anima artistica oltre che letteraria. Savatteri ha pubblicato con Sellerio la fortunata serie di racconti che hanno per protagonisti Saverio Lamanna e Peppe Piccionello. Per Laterza è autore di I siciliani (2005), successo editoriale di lunga durata, e Non c’è più la Sicilia di una volta (2017). A Castelvetrano viene a presentare Le siciliane, già alla terza ristampa. “Una lunga tradizione letteraria e cinematografica – si legge nella presentazione del libro – ha rappresentato la donna siciliana come una figura stilizzata: vestita di nero, segregata dalla gelosia, costretta dai familiari a castigare i propri istinti. Ovviamente è un’immagine lontanissima dalla realtà, che si compone invece di tante storie del tutto estranee a questo archetipo. Il quadro è ricchissimo: dalla santa patrona Rosalia a Franca Viola che fece cambiare leggi e costumi; dalla giornalista e scrittrice Giuliana Saladino alla ‘vecchia dell’aceto’ che nel ‘700 preparava pozioni per avvelenare i mariti; dalla cantautrice Rosa Balistreri all’editrice Elvira Sellerio e alla prima miss Italia”. Appuntamento quindi oggi, sabato 5 novembre alle 18.00 alla Collegiata dei Santi Pietro e Paolo, nel cuore del Sistema delle Piazze di Castelvetrano.
La Pro Loco Selinunte, in collaborazione con la Città di Castelvetrano e con il patrocinio del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria ha allestito in occasione del PamposaFest, la rassegna “Copie d’Autore”, una mostra nella quale sono esposte interpretazioni di opere di grandi artisti, Renoir, Klimt, Gaugin, Monet, Van Gogh, De Lempicka, Accardi, Scuola Fiamminga. Attraverso la rivisitazione delle opere, gli artisti riescono a suscitare, con studio e passione, emozioni e pensieri, valorizzando e promuovendo l’interesse per l’arte pittorica e il contesto storico-culturale legato all’opera. Le interpretazioni sono state realizzate da Lia Calamia, Daniela Lucentini, dalla scuola Lighea di Castelvetrano e dalla scuola parmense.