In Riserva sono gli ospiti meno graditi: il gambero della Louisiana e i cinghiali. Da anni la Riserva naturale Lago Preola e Gorghi Tondi di Mazara del Vallo fa i conti con la presenza di questi due tipi di animali. Il gambero c’è finito perché qualcuno che lo teneva in acquario se n’è disfatto lanciandolo nei Gorghi. La presenza del gambero della Louisiana ha inciso sulla fauna palustre ed è stata studiata nel 2015, grazie alla collaborazione con l’Università di Palermo e l’Ias-Cnr di Capo Granitola.

«Nella Riserva di Mazara del Vallo – spiega la D’Angelo – questo gambero, pur essendo una specie aliena all’ecosistema stesso, ha trovato un suo equilibrio, risultando tanto preda quanto predatore. Ciò non toglie che continueremo un’azione di monitoraggio e controllo della specie».

Gli altri ospiti sono i cinghiali, forse fuggiti da qualche allevamento nel territorio di Castelvetrano e Salemi. La presenza dei cinghiali è stata accertata nelle immense “sciare” tra Mazara del Vallo e Torretta Granitola ma anche nelle zone periferiche dell’abitato del quartiere “Quarara”. Un agricoltore che in questo periodo sta coltivando angurie ha avuto danneggiato l’intero raccolto. La sera, poi, i cinghiali raggiungono la Riserva: non ci sono recinti e gli animali vanno a bere e a rinfrescarsi tra i Gorghi, gli alberghi e il sottobosco. «Dopo una serie di tavoli tecnici, già nel 2017, con una ditta incaricata, abbiamo avviato un piano di censimento, accertando la presenza di 20 esemplari», spiega la D’Angelo. Nel tempo, però, il numero dei cinghiali è cresciuto.

Il piano era propedeutico per attuare, a sua volta, quello di gestione delle catture. Ma dalla Regione si attende l’ok.

Stefania D’Angelo

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