Da quando possono connettersi alla rete, i videogiochi si sono totalmente trasformati e hanno finanche cambiato finalità. Ormai non si tratta più di offrire qualche semplice ora di intrattenimento a bambini e ragazzi, ma molti titoli sono diventati seriamente competitivi, richiedono decine di ore di gioco per essere completati o mesi di allenamento per memorizzare le opportune combinazioni di tasti e perfezionare la tecnica. L’intero settore dell’intrattenimento ha contemplato una rivoluzione interna da quando i videogame sono diventati così versatili, promuovendo anche la causa del professionismo. I tornei che vengono disputati ogni anno in giro per il mondo fruttano svariati milioni di euro e di dollari al movimento. Al giorno d’oggi non è nemmeno più necessario possedere la copia fisica di un gioco con tanto di confezione per provare un nuovo titolo, ma lo si può ottenere in pochi secondi attraverso uno store digitale, come se il vecchio negozio di giocattoli al quale ci recavamo per acquistare le cartucce del Game Boy si fosse trasferito direttamente a casa nostra. Gamepad e touchscreen sono avvertiti: i ritmi stanno diventando sempre più frenetici. 

Il valore del settore dei videogiochi

FIFA, GTA, Fortnite, Call of Duty: già solo i titoli più famosi basterebbero ormai per tenere su il settore dell’intrattenimento. In tutto il globo circola da qualche anno un miliardo di gamer e l’escalation non tende a fermarsi. D’altro canto, la tecnologia sta andando avanti e le console dell’ultima generazione sono uscite sul mercato poco più di un anno fa, perciò saranno tante e notevoli le novità che ci ritroveremo davanti nel prossimo futuro. Basti pensare che i giochi più gettonati al momento sono ancora marchiati “PlayStation 4”, mentre la Nintendo è rimasta ferma alla Switch e da un momento all’altro dovrebbe sorprendere tutti con qualche altro sistema. Molti titoli classici, come quelli sportivi, vengono serializzati e di conseguenza il mercato gode periodicamente di nuova linfa. Fino ad oggi l’industria dei videogiochi riusciva a produrre in totale un fatturato di 200 miliardi di dollari annui, al quale l’Italia, dove le vendite sono aumentate proprio nel 2021, contribuisce con un paio di miliardi; tuttavia, non si può escludere che già nel 2022 il dato possa staccare di netto quello precedente.

L’importanza delle APP nel settore dei videogiochi

Con l’avvento dei dispositivi mobile i videogame hanno conosciuto una nuova identità. Diversi titoli celebri che hanno fatto la fortuna delle grandi console vengono proposti infatti anche sugli APP store degli smartphone, con versioni rimaneggiate e perlopiù ad usum Delphini, in considerazione delle palesi limitazioni tecniche degli apparecchi sui quali vengono riprodotti. Esistono APP gratuite e APP a pagamento: entrambe possono contenere comunque degli shop virtuali attraverso i quali gli utenti possono acquistare contenuti aggiuntivi. Sono proprio questi ultimi a favorire gli introiti di queste applicazioni, che talvolta premiano i giocatori più fedeli elargendo loro personaggi o strumenti di supporto. Su smartphone e tablet non si trovano solo i videogiochi ordinari, però. Tutti i giochi virtuali, compresi quelli da sala come il poker o la roulette, vantano ormai delle controparti digitali. Il web non tarda a ricordarlo: anche un approfondimento su un codice promozionale 888 casino consultabile online, che spiega all’utente di che cosa si tratti e di come usarlo correttamente in rete, può sottolineare che i giochi da sala sono fruibili anche da mobile. Il tavolo rimane tale, ma viene visualizzato a distanza, dietro a uno schermo. Per quanto riguarda le slot, invece, l’innovazione è relativa: già i vecchi cabinati scimmiottavano a tutti gli effetti i videogiochi degli anni ’90, avvalendosi peraltro di un comparto sonoro che anche in periodi successivi strizzava l’occhio all’era dei 16 bit. Tra videogame propriamente detti e giochi da casinò, nel 2021 sono stati spesi in media 320.000 dollari al minuto nel mercato delle APP.

Quando la concorrenza favorisce il giocatore…

Le software house sfornano di continuo giochi nuovi o sequel di quelli già noti. Le leggi del mercato sono spietate e le idee volte a scardinare la concorrenza non prevedono esclusione di colpi. Di recente Microsoft ha acquisito Activision Blizzard mandando nel panico Sony e la chiacchieratissima PlayStation potrebbe perdere ben presto terreno sul mercato. Gli ultimi modelli di Xbox hanno superato le aspettative vendendo finora più di 13 milioni di unità e reggendo botta di fronte ai numeri della PlayStation 5. Adesso l’intenzione è quella di eseguire un sorpasso che potrebbe riscrivere la storia dei videogiochi. In tutto ciò, il giocatore gongola: quando si verificano questi conflitti tra i maggiori concorrenti del settore, le due parti sono costrette a dare il meglio di sé…

 

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