Con una nota molto articolata, i consiglieri comunali Nicola Di Girolamo, Antonina Ienna, Emanuela Renda, Salvatore Tarantolo e Maruschka Zummo accusano il sindaco di Gibellina Salvatore Sutera di comportamento omissivo, per non aver dato risposta a una serie di interrogazioni che gli stessi avevano inoltrato al primo cittadino.
I consiglieri evidenziano inoltre la mancata approvazione della Relazione d’Inizio Mandato necessaria per l’approvazione del Documento Unico di Programmazione del 2016-2018, del Piano Generale di Sviluppo riferito al Bilancio di Previsione 2015. Riportiamo fedelmente la nota firmata dai consiglieri ed inviata al presidente della Regione Siciliana.
AUTORE. RedazioneI sottoscritti Consiglieri Comunali di opposizione del Comune di Gibellina,
PREMESSO
– di aver presentato nel Consiglio Comunale del 20 giugno 2016 Verb. N. 42, interrogazione a
risposta scritta, diretta al Sindaco del Comune di Gibellina (cfr. doc. 1), con richiesta dello stato di
conservazione delle opere del Museo Civico, delle iniziative intraprese per preservare tali opere da
furti e dal deterioramento, nonché inventario completo delle stesse, stante la chiusura del museo per
lavori di ristrutturazione (lavori ad oggi ancora bloccati e senza nessuna certezza dei tempi di
completamento);
– di aver presentato nel Consiglio Comunale del 25 maggio 2016 Verb. N. 37, interrogazione a
risposta scritta, diretta al Sindaco del Comune di Gibellina (cfr. doc. 2), con richiesta sulla Street
Art;
– di aver presentato nel Consiglio Comunale dell’11 maggio 2016 Verb. N. 32, interrogazione a
risposta scritta diretta al Sindaco del Comune di Gibellina (cfr. doc. 3) con richiesta sulla sezione
archivio dell’albo pretorio
– di aver presentato nel Consiglio Comunale dell’11 maggio 2016 Verb. N. 31, interrogazione a
risposta scritta diretta al Sindaco del Comune di Gibellina (cfr. doc. 4) con richiesta di conoscere la
ragione del ritardo nel presentare la Relazione d’Inizio Mandato e il Piano Generale di Sviluppo
considerato che già era trascorso un anno dall’insediamento della nuova amministrazione;
– di aver presentato nel Consiglio Comunale del 20 aprile 2016 Verb. N. 20, interrogazione a
risposta scritta, diretta al Sindaco del Comune di Gibellina (cfr. doc. 5), con richiesta di rinuncia per
alcuni mesi all’indennità di carica di Sindaco, assessori e consiglieri e utilizzare le risorse per servizi
utili e indifferibili della comunità;
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– di aver presentato nel Consiglio Comunale del 20 aprile 2016 Verb. N. 18, interrogazione a
risposta scritta, diretta al Sindaco del Comune di Gibellina (cfr. doc. 6), con richiesta di presentare
relazione scritta sugli accadimenti avvenuti in seno alla Fondazione Orestiadi Istituto di Alta
Cultura, di cui il Comune di Gibellina è socio fondatore, specificatamente l’inventario e la situazione
economica dell’ente, ed inoltre si chiedeva se risultava vera la notizia che la Fondazione aveva
messo in vendita parte del proprio patrimonio e di fornire, se ciò corrispondeva al vero, i criteri
adottati per la vendita;
– di aver presentato nel Consiglio Comunale del 20 aprile 2016 Verb. N. 17, interrogazione a
risposta scritta, diretta al Sindaco del Comune di Gibellina (cfr. doc. 7), con richiesta di attivarsi
immediatamente per approvare in Giunta il Rendiconto di Gestione 2015 nonché il Bilancio di
Previsione 2016 e le tariffe di pertinenza, stante che la mancata approvazione nei termini previsti in
scadenza avrebbe portato alla gestione provvisoria e quindi al blocco della spesa e alla mancanza di
una corretta, efficace e condivisa programmazione di spesa;
– nonostante le rituali interrogazioni il Sindaco ad oggi non ha fornito nessuna risposta.
CONSIDERATO
– che il comportamento omissivo del Sindaco viola l’articolo 43 del D.lvo 267/2000 che prevede il
diritto dei consiglieri comunali di presentare interrogazioni e mozioni, di ottenere dagli uffici
competenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio
mandato, e l’obbligo per il Sindaco, o gli assessori da esso delegati di rispondere entro 30 giorni alle
interrogazioni ed ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri;
— che il Regolamento Comunale per il Funzionamento del Consiglio Comunale e le Commissioni
Consiliari all’art. 24 comma 3° prevede che il termine di risposta alle interrogazioni con risposta
scritta è ridotto a 15 giorni;
– che la Cassazione individua nell’art. 43 del D.Lvo 267/2000 la fonte di un “diritto all’informazione”
del consigliere comunale nei confronti dell’apparato esecutivo, corollario del potere di sindacato
ispettivo, di stimolo e di controllo sull’attività degli organi comunali;
– che la mancata risposta alle interrogazioni dei Consiglieri è da interpretare a tutti gli effetti come una
mancata risposta alla cittadinanza tutta, poiché l’amministrazione è tenuta a riscontrare tali istanze,
non solo per questioni di correttezza istituzionale (nonché di elementare buona educazione), ma per
chiarire le linee di indirizzo del Governo cittadino ed orientare così al meglio le azioni dei
consiglieri;
– che detta violazione compromette il diritto del singolo consigliere comunale a poter esercitare con
pienezza il mandato consiliare;
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– che la stessa, unita al fatto che ad oggi nonostante le interrogazioni presentate, non solo non si è resa
nessuna risposta scritta, ma cosa ancor più grave non si è provveduto ancora ad approvare né la
Relazione d’Inizio Mandato necessaria per l’approvazione del Documento Unico di
Programmazione del 2016-2018, nè il Piano Generale di Sviluppo riferito al Bilancio di Previsione
2015 (che, seppur oggi non più in vigore, doveva anch’esso contenere le linee programmatiche di
mandato);
– che, nonostante il Commissariamento dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della
Funzione Pubblica, la giunta, ad oggi, non ha approvato il Bilancio di Previsione 2016, mentre il
Rendiconto di Gestione 2015 è stato approvato in giunta il 23 novembre ed ancora si è in attesa
degli atti completi del parere del Revisore dei Conti, per convocare il Consiglio Comunale per la sua
approvazione, tutto ciò sta provocando grave nocumento alla comunità di Gibellina con la paralisi
amministrativa;
– che con Delibera n. 64, adottata dal Consiglio comunale di Gibellina in data 19 novembre 2015 è
stato modificato illegittimamente il Regolamento di Contabilità, in particolare si è aggiunto, per
l’approvazione del bilancio di previsione, all’art. 26 il comma 8 che recita “ Nel caso in cui l’ente si
trovi, alla data di acquisizione del parere del revisore dei conti , in regime di gestione provvisoria, il
periodo di deposito degli atti di cui al precedente comma 5 è ridotto a cinque giorni, naturali,
consecutivi, prima della data prevista per l’approvazione del bilancio. In tal caso gli emendamenti
possono essere presentati entro quarantotto ore antecedenti la data e l’ora di convocazione del
consiglio ed i relativi pareri di regolarità tecnica e contabile e del collegio dei revisori sono espressi
entro le successive ventiquattrore”. Si è così privato il diritto dei consiglieri di opposizione di un
termine congruo come prevede il TUEL, stante che in caso di gestione provvisoria (è il terzo anno di
seguito che si approva il bilancio di previsione in gestione provvisoria diventando prassi consolidata)
il termine di 5 giorni di fatto si riduce a soli 3 giorni, stante che gli emendamenti devono essere
presentati 48 ore prima del consiglio, cosicché ai consiglieri rimane un termine irrisorio per studiare
il Bilancio di previsione e gli atti allegati (compreso il parere del Revisore) e per predisporre e
elaborare gli emendamenti;
– che tutte le predette segnalazioni di per se costituiscono gravi e persistenti violazioni di legge, tale da
giustificare la rimozione del Sindaco da parte Presidente della Regione ai sensi dell’art. 745 del
Testo Coordinato delle leggi regionali relative agli Enti Locali.
Tanto premesso e considerato: i sottoscritti consiglieri comunali del Comune di Gibellina,
PRESENTANO
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formale richiesta ispettiva all’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ed
all’Ufficio Ispettivo Vigilanza e Controllo affinchè esaminano tutti gli atti e prendano i provvedimenti di
competenza, tenuto conto dei gravi danni procurati all’ente.CHIEDONO
All’ill.mo Presidente della Regione Sicilia di valutare la sussistenza dei motivi di grave ed urgente necessità per l’adozione del decreto di rimozione del Sindaco di cui ai sensi dell’art. 745 del Testo Coordinato delle leggi regionali relative agli Enti Locali.
All’ill.mo Prefetto di Trapani, per quanto di competenza, di adottare le misure ritenute opportune, stante l’impossibilità di assicurare il rispetto dei diritti dei consiglieri comunali di minoranza.
Al sig. Presidente del Consiglio Comunale di iscrivere al primo punto dell’ordine del giorno della prima
seduta del consiglio comunale gli argomenti di cui alle interrogazioni indicate in premessa ed allegate alla presente.Al Segretario Generale del Comune di Gibellina di trasmettere la presente richiesta completa degli allegati a tutti gli organi in indirizzo.