Un giovane originario della Lombardia, G.F., 33 anni ieri ha rischiato di annegare nelle acque della frazione di Tre Fontane, nel tratto del lungomare ovest. Il ragazzo stava facendo il bagno col cugino quando ha accusato un malore ed è finito sott’acqua. È stato lo stesso cugino a recuperarlo e a trascinarlo sul bagnasciuga, mentre alcuni bagnanti che si trovavano sulla spiaggia hanno avvertito il 118. Grazie ai primi interventi rianimatori praticati dal cugino il giovane non ha rischiato un arresto cardiaco. Quando i sanitari sono arrivati il giovane era cosciente ed è stato stabilizzato; subito è stata iniziata la cura farmacologica poi in ospedale sono continuati gli accertamenti.

«La cultura e la conoscenza delle nozioni di primo soccorso sono indispensabili – spiega il medico e istruttore BLSD, Giuseppe Castelli – in casi d’emergenza come questo verificatosi a Tre Fontane è stato determinante quanto fatto dal cugino». Per Castelli «la cultura del primo soccorso deve essere promossa sin dai bambini, così come tutti, anche gli adulti, dovrebbero saper utilizzare un defibrillatore e saper praticare le prime manovre salvavita». Il caso di ieri a Tre Fontane solleva, però, una criticità non di poco conto e cioè l’assenza del servizio di assistenti bagnanti sui tratti di spiaggia libera. A garantirlo dovrebbe essere il Comune, ma il servizio da alcuni anni non viene più assicurato.

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