La bellezza e la complessità della Commedia di Dante Alighieri, capolavoro assoluto della letteratura mondiale di ogni tempo, induce e autorizza, tuttora, studiosi alle più disparate riflessioni ed interpretazioni dei meravigliosi canti che lo compongono.
Quest’anno i ragazzi dell’istituto CAT di Campobello hanno voluto celebrare il “ Dante Di” giorno 22 marzo, nell’aula magna dell’ istituto, riflettendo su una tematica molto attuale: Sentimento Corpo, Volontà. Analisi delle tre figure femminili violate nella Divina Commedia, analizzando Francesca da Rimini, Pia dei Tolomei, Piccarda Donati, con i relatori: professoressa Marianna Ingrassia e professore Rosario Atria, presidente della società Dante Alighieri. Alla manifestazione hanno partecipato la D.S. dell’istituto Caterina Buffa e il vice Sindaco Antonella Moceri. moderatori della manifestazione sono stati i professori Leo Narciso e Leggio Vincenza.
“Le tre donne della Commedia” offrono una proposta di lettura attuale ed esprimono chiaramente la condizione di vita della donna nel Medioevo: Francesca, Pia e Piccarda.
Sono tre vittime di violenza psicologica poiché costrette a stare con chi non desiderano e ad obbedire a qualcuno che non si cura minimamente della loro effettiva volontà, ma sono anche vittime di violenza fisica poiché strattonate e portate con forza in posti indesiderati che non avrebbero mai raggiunto se avessero avuto la possibilità di scegliere da sole il proprio destino. Le tre donne incontrate da Dante nel suo viaggio sono solo una rappresentanza di tutte le donne realmente vittime di violenza. Paradossalmente, l’aspetto di cui l’essere vivente più evoluto dovrebbe di più vergognarsi è il non voler utilizzare l’intelligenza a suo favore pur essendo l’unico su tutta la Terra a possederla!
Questa giornata ha permesso agli studenti di riflettere, attraverso la lettura di passi scelti delle tre cantiche dalle riflessioni, quanto attuale sia l’opera trecentesca del sommo poeta e su quanto queste problematiche, che negli anni hanno visto soffrire e morire milioni di esseri umani.
Purtroppo ancora oggi si sentano casi di donne molestate, maltrattate, picchiate, ridotte in condizioni disumane e ancora intimorite, insultate o addirittura uccise. Non è concepibile pensare che l’uomo dopo tantissimi progressi a partire dal campo economico, sociale, della medicina, della psicologia e arrivando a quello dell’informazione, della comunicazione e della tecnologia, non sia ancora riuscito a comprendere l’importanza della libertà in ogni sua forma.
Quello della violenza di genere sembra essere, dunque, un tema che trascende i secoli e Dante mostra solidarietà, pietà e vicinanza a queste donne, straordinari esempi di coraggio.
AUTORE. Comunicato Stampa