comune di castelvetranoQualche parolina sulla vicenda degli stipendi bloccati vorremmo dirla pure noi, così possiamo anche fare un po’ d’informazione, quell’ informazione che in realtà altri dovrebbero fare, se ne fossero capaci e se fossero in buona fede. Cari concittadini, la verità ve la diciamo noi e nel farlo vi mettiamo anche di fronte alle vostre responsabilità.

Prima però una piccola premessa: noi non entriamo nel merito di eventuali gestioni del Comune che potrebbero avere contribuito al dissesto delle sue finanze, faremo finta che il Comune sia stato gestito in maniera perfetta. Faremo finta. Non vogliamo approfondire la questione in questa sede.
Complimenti al Sindaco che dice semplicemente che la colpa è della Regione perché ha (e ciò è vero, almeno in parte sostanziosa) tagliato i finanziamenti.

E spera di passarla liscia in questo modo.
Complimenti all’opposizione (specialmente piddina) che dice che è colpa del Sindaco perché non avrebbe ben amministrato facendo finta di non avere amministrato con Errante fino a poco fa, tacendo su fatti e circostanze specifiche in cui evidentemente avrebbe le mani in pasta ma, soprattutto, tacendo sulle responsabilità della Regione dove sostiene il peggiore presidente (minuscolo voluto e meritato) dalla preistoria ad oggi.

Complimenti ai sindacati che fanno i sindacati: fanno finta di arrabbiarsi e così hanno fatto la loro “cumparsa”. Stop, pratica evasa, tesserati cuntenti e gabbati e nessuno potrà dire che il sindacato non si è interessato.

E complimenti a quei castelvetranesi che non sapendo che pesci pigliare non ne pigliano, non si interessano, restano con la testa sotto la sabbia salvo poi lamentarsi la prossima volta, quando l’ennesima tassa o l’ennesimo taglio fatto qua e la a tutti i livelli li porterà sempre di più alla situazione di restare in mutande.

Complimenti, infine, a tutta la stampa che non indaga, non analizza, non commenta perché è meglio farsi i fatti propri, riportare le dichiarazioni dei protagonisti e via… l’informazione è fatta! Roba da premio Pulitzer, non c’è che dire!

Ora, amici di Castelvetrano, aprite le orecchie, anzi gli occhi per leggere perché vi diciamo noi cosa sta accadendo. La Sicilia è pressoché fallita.

I media vi fanno credere che la colpa è nostra perché in quanto siciliani siamo “meno” di altri e quindi non ci meritiamo né lo Statuto ne i presunti aiuti della madre patria, l’Italia.
Tutto falso.

Citiamo soltanto qualche dato per non allungare troppo il brodo che in sintesi è questo: con lo Statuto siciliano del 1946 l’ Italia si accordava con la Sicilia, in rivolta indipendentista, per darle la dignità di un quasi Stato autonomo (mancava soltanto un esercito proprio e la possibilità di avere sua politica internazionale). Tutte le tasse pagate in Sicilia dovevano restare a Palermo mentre la Sicilia si accollava il mantenimento di tutta la macchina amministrativa. Anche le aziende con sede nella penisola dovevano pagare le tasse alla Regione per gli affari fatti in Sicilia. Tutto ciò non è mai stato applicato se non soprattutto per le parti che favorivano Roma e sfavorivano Palermo. Per giunta i nostri politici, servi dei rispettivi partiti nazionali in cambio di un piatto di lenticchie, hanno svenduto gli interessi dei loro concittadini per restare in sella dopo avere vinto la lotteria… pardon le elezioni.

L’ultimo atto di questo dramma si sta svolgendo in questi mesi, protagonisti Crocetta ed il suo assessore al bilancio Baccei, proconsole di Renzi in Sicilia. Baccei, ai microfoni Radio Time, lo scorso 23 ottobre, ha affermato che la Regione distrae fondi per lo sviluppo e li destina alla spesa corrente per coprire il disavanzo (causato da ciò che Roma prende senza dare nulla in cambio ed in violazione dello Statuto, n.d.r.). Quest’anno, aggiunge Baccei, Palermo darà a Roma UN MILIARDO E TRECENTO MILIONI per i suoi problemi di bilancio.
Quindi, per ammissione dello stesso Baccei (PD – Renzi), gli attuali problemi di bilancio della Regione NON dipendono da “sprechi” e “corruzione” di cui le televisioni in mainstream ci parlano per farci sentire terroni brutti sporchi e cattivi (e convincerci che non meritiamo lo Statuto così poi ce lo levano) ma proprio dal fatto che lo Stato sottrae risorse previste dallo Statuto mentre tutta l’amministrazione è regionale (tranne professori, università, giustizia e interni).
Ma ripetiamo, è solo l’ultimo esempio! Ci sarebbero tante altre cose da raccontare per spiegare come la nostra Sicilia è stata lentamente strangolata negli ultimi 50 anni.
Di conseguenza:
Si vergognino i locali esponenti piddini perché o sono in mala fede o sono ignoranti della questione. Invece di fare comunicati stampa contro il sindaco, li facciano contro il trio Crocetta – Baccei – Renzi, straccino la tessera del partito e vadano a zappare, ammesso che siano degni di fare la nobile attività dell’agricoltura.
Si vergogni il sindaco perché si limita soltanto a piagnucolare per i mancati trasferimenti regionali mentre il suo capo partito (partito nazionale, ti pareva?), quel tale Angelino di Agrigento (Sigh!) governa allegramente insieme al boia della Sicilia, cioè il messia salvatore della patria, Matteo Renzi e lui, il locale Felice, questo non dice e a Roma non va a battere i pugni, anzi… magari tra un po’ ce lo ritroviamo pure candidato per approdare ad altri lidi… nuovo giro di tombola, nuovo montepremi e quindi zitto e cuccia!
Si vergogni il suo compagno di merende, quel tale deputato regionale locale con cui Errante si è politicamente sposato recentemente, il quale non ha votato la sfiducia a Crocetta per cercare di salvare una Sicilia che affonda soprattutto per colpa del suo attuale timoniere fantoccio del potere romano. Seeee la sfiducia…. Per tornare tutti a casa e perdere il lauto stipendio da deputato regionale? Weh, ‘cca nisciuno è fesso… vero on.le Lo Sciuto? Le dobbiamo però riconoscere il merito di essere rimasto zitto. Vabbe’ d’altronde cosa potrebbe dire? Lei la sua tombola l’ha già vinta, quindi può e vuole godersela tranquillo.
Si vergognino anche i dipendenti che sanno tutto questo e non dicono esi vergognino quelli che sono stati assunti per raccomandazione (chissà se ce ne sono…) in cambio del sostegno elettorale e così facendo hanno contribuito a mantenere il marcio nelle istituzioni. Per loro non abbiamo pietà: la storia prima o poi presenta il conto anche a loro (o ai loro figli). Il conto comincia ad arrivare. Il popolo non è mai innocente perché i governanti sono il risultato della qualità, della cultura e dell’amor di patria dell’elettorato.

Auguri a tutti.
Movimento cinque stelle
Meetup Castelvetrano Selinunte

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