È stata una testimonianza che ha toccato i cuori dei fedeli quella che la giovane Gloria Bianco ha fatto nella chiesa dei Cappuccini di Castelvetrano, in occasione della festa di Sant’Antonio da Padova. La giovane amputata di gamba destra, la cui storia e il lancio della raccolta fondi fatta da lei stessa per aiutarla a comprare una protesi, ha commosso lo Stivale intero, è molto vicina alla comunità dei cappuccini di Castelvetrano. E, proprio per la festa di Sant’Antonio da Padova, è andata a messa insieme alla mamma e alla nonna e ha voluto ringraziare tutta la comunità che gli sta vicino. A celebrare è stato fra Giorgio della Fraternità Francescana di Betania di Partanna. «Si pensa di non essere mai pronti ad affrontare una brutta notizia come può essere quella di una malattia, ma quando questa notizia arriva davvero e riguarda te stessa non si può fare altro che accettarla e concentrare le proprie energie per poterla affrontare», ha detto Gloria nel suo intervento dall’ambone.

Mai rassegnarsi ma andare avanti nel proprio cammino «vivendo le proprie giornate con naturalezza e con la quotidianità di sempre, per quanto possibile durante un percorso di dure terapie. In questo cammino io sono stata me stessa, con il mio carattere positivo, ho avuto fiducia nei medici e nell’aiuto di Dio», ha detto ancora Gloria. Poi il grazie a fra Giuseppe Sansone, guardiano del convento, e a tutta la comunità francescana, agli amici, ai fratelli, alla sua famiglia.

«Ringrazio tutte le persone nelle mie stesse condizioni che ho incontrato durante i vari ricoveri perché mi hanno dato coraggio, esempi da seguire e non mi hanno mai fatto sentire sola. Mi hanno insegnato che non bisogna mai vergognarsi e che come disse lo scrittore Leon Blay: “Condividere è vero amore, perché la sofferenza passa l’aver sofferto resta”, come un valore aggiunto, come un arricchimento personale e di tutta una comunità», ha concluso Gloria Bianco.

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