Numerose novità nell’ennesima riscrittura della rete ospedaliera siciliana. Illustrata oggi dall’assessore Baldo Gucciardi ai sindacati, la classificazione delle strutture in base al livello di complessità delle prestazioni sanitarie offerte nell’ambito dei servizi di emergenza e urgenza presenta, infatti, numerose modifiche rispetto alla precedente e contestata stesura dello scorso settembre.
I centri hub, cioè quelli di secondo livello altamente specializzati e integrati, da tre diventeranno ben otto: all’Arnas Civico di Palermo (confermato) si aggiungono Villa Sofia-Cervello e Policlinico Giaccone. A Catania, oltre al confermato Cannizzaro di Catania vengono promossi il Policlinico Vittorio Emanuele ed ospedale Garibaldi. Confermato a Messina il Policlinico mentre viene promosso da “spoke” a “hub” pure l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
Non sarà più ridimensionato il San Raffaele Giglio di Cefalù: il suo ruolo, infatti, sarà quello di ospedale di primo livello (Spoke) e non semplice presidio di base, e ciò certamente scongiurerà il taglio di reparti e personale.
Nella nuova rete scompaiono gli “ospedali di comunità” e fanno la propria comparsa le strutture in zone “ad alto rischio ambientale”.
Aumentano anche i centri spoke, cioè quelli di primo livello, che saranno in tutto 18 invece che 15. Tra essi figurano gli ospedali di Giarre-Acireale, Gela, Caltagirone, Ragusa, Vittoria- Comiso, Siracusa ed Avola- Noto. Ed ancora, gli ospedali riuniti di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, il San Vincenzo di Taormina e il Papardo di Messina, l’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento, gli ospedali riuniti Sciacca- Ribera, il Vittorio Emanuele di Gela e l’Umberto I di Enna.
Di primo livello anche l’ospedale Buccheri La Ferla e l’Ingrassia di Palermo, il Sant’Antonio Abate di Trapani (accorpato con l’ospedale di Salemi) e l’ospedale di Marsala.
Quella presentata da Gucciardi non è ancora tutta la rete ospedaliera: per conoscere l’articolazione dei reparti e dei singoli posti letto provincia per provincia si dovrà aspettare alcuni giorni.
E l’assessore Baldo Gucciardi esprime “soddisfazione per il serio contributo offerto e per l’apprezzamento positivo delle organizzazioni sindacali sulla rete dell’emergenza urgenza ospedaliera”. Da piazza Ziino sottolineano che “nessun ospedale verrà chiuso, ma ogni ospedale sarà funzionale e complementare all’altro, salvaguardando tutti i presidi compresi quelli delle isole minori e delle zone più disagiate”.
“La nostra provincia non solo non chiude alcuna struttura ospedaliera, ma insieme a Trapani anche l’ospedale di Marsala diviene DEA di primo livello e vengono confermati presidi di base gli ospedali di Alcamo, Castelvetrano e Mazara del Vallo. Incrementiamo il numero dei posti letto ospedalieri, recuperando un deficit che nel passato aveva visto questo territorio penalizzato rispetto alla media regionale”. Lo ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola, aggiungendo: “Un successo per il quale voglio esprimere apprezzamento per il lavoro fatto dall’assessore Gucciardi”.
Poi De Nicola aggiunge: “La ‘promozione’ del Paolo Borsellino di Marsala, nella nuova struttura di contrada Cardillo, permette così di dare adeguate risposte di salute a quell’ampio bacino territoriale. Gli ospedali di base avranno tutti obbligatoriamente le discipline dell’emergenza urgenza, della medicina, della chirurgia e dell’ortopedia traumatica, oltre a quelle che sono state già previste nella nostra pianta organica, mentre quello di Salemi viene riunito al Sant’Antonio Abate, e diventa centro di eccellenza per la neuroriabilitazione, avviando quella rete della riabilitazione voluta dal ministero”.
“Voglio ringraziare anche le organizzazioni sindacali- ha concluso De Nicola- sia del comparto che dei dirigenti medici, per il contributo dato in questi mesi con le loro osservazioni, accolte dall’assessore Gucciardi. Sono fiducioso che presto, appena ottenuto il via libera dalla commissione sanità dell’Ars e dal ministero, potremo avviare quelle assunzioni indispensabili per fornire una sempre migliore assistenza sanitaria ai nostri cittadini”.
“La classificazione del Giglio, quale presidio di “primo livello” è un riconoscimento all’importanza ed alle potenzialità della struttura e di tutto il bacino territoriale- dichiara il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina- Premia anche la capacità di un’intera comunità, quella ritrovatasi, il 12 settembre scorso, nell’atrio dell’Istituto Comprensivo Botta, che ha saputo con forza dire “NO” al taglio dei servizi ospedalieri, per un vasto comprensorio che va dalle Madonie ai Nebrodi e ad un’ampia zona del messinese”. “Voglio dare atto all’assessore Gucciardi – aggiunge Lapunzina- di avere mantenuto fede all’impegno di rivisitare, secondo parametri obiettivi, quella ipotesi di piano, vistosamente ingiusta, che era stata predisposta dagli Uffici. Da un temuto declassamento, siamo passati ad una promozione. Non possiamo che esserne soddisfatti”.
fonte. insanitas.it
AUTORE. Redazione
Già non si capiva che motivo c’era di piazzare un DEA a Trapani, a nemmeno 90 km da Palermo, in posizione decentratissima rispetto al resto del territorio isolano. Ora ne spunta pure un altro a Marsala. E la valle del Belice? Ciccia..Sempre la solita logica, da queste parti “tutto a Trapani, ed un contentino a Marsala”.