Ma questa non è una novità; l’aveva già detto l’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), che la scorsa estate aveva diffuso una brochure in cui c’era scritto: “Se per raggiungere la spiaggia devi attraversare le dune, utilizza le passerelle. Se non ci sono non passare sopra le dune, segui i sentieri e fai attenzione a non calpestare la vegetazione circostante”.
L’ispettore della riserva Roberto Fiorentino, che ha partecipato al sopralluogo insieme a Felice Errante, assessore allo Sviluppo dell’economia, Servizi alle imprese ed Edilizia privata, ha parlato di “incalzanti esigenze della fruizione da parte dell’utenza”, mentre il CPS pare abbia suggerito di “controllare e rimodulare la frequenza dei numerosi fruitori della riserva, in presenza di un piano di utilizzazione delle spiagge”.
Con ogni probabilità però, il giorno di maggiore affluenza di persone nella riserva sarà stato proprio quello del sopralluogo. Infatti, tra politici ed esperti, saranno stati almeno una decina ed è davvero raro vedere un gruppo di gente così nutrito percorrere le malandate passerelle di legno che attraversano quell’area.
Gli unici movimenti all’interno della riserva finora sono stati quelli dei turisti degli alberghi sorti nelle vicinanze, che d’estate l’attraversano per raggiungere il mare. Oppure quelli delle moto da cross che, fuori stagione, vanno a scorazzare sulle dune, in barba alle regole dell’Arpa e al delicato sistema dunale.
La motivazione principale di questo sopralluogo non sembra però essere collegata alla tutela o alla diretta fruizione della riserva, da anni in stato di abbandono, quanto piuttosto ad una denuncia che un paio di albergatori, durante la scorsa estate, si sono visti arrivare dalla Provincia per aver piantato degli ombrelloni in pianta stabile sulla spiaggia. In quel caso il sindaco Pompeo, notoriamente poco avvezzo a scendere in piazza, per quell’occasione è sceso addirittura in spiaggia, organizzando una manifestazione di solidarietà a favore degli albergatori e a favore del “diritto all’ombreggiatura” dei cittadini, attraverso il coinvolgimento di tutta l’amministrazione comunale. Pare che la visita del CPS nel territorio della riserva faccia parte di quel tavolo tecnico auspicato da tutti per risolvere il problema di quegli albergatori che avrebbero voluto ritagliarsi un pezzo di spiaggia per lo svago balneare dei propri turisti. L’accordo fra gli albergatori e la Provincia non c’è ancora stato, anche se molti lo ritengono ormai vicino.
Certo, l’area da utilizzare però non è detto che possa rimanere quella occupata illecitamente l’estate scorsa. Appare infatti molto più probabile che le zone dove collocare gli ombrelloni possano in realtà essere molto vicine alla spiaggia del lido Pineta o a quella davanti l’albergo “Paradise Beach”, spazi ormai fortemente snaturati dal calpestio dell’uomo (la cosiddetta “antropizzazione”, come la chiamano gli esperti) e quindi ormai inservibili alla deposizione delle uova delle tartarughe marine.
Alla fine ci si chiede se politica e istituzioni locali siano davvero interessati allo stato della riserva o più semplicemente a trovare un accordo per dedicare una fetta di spiaggia agli ombrelloni degli albergatori.
Di certo appare evidente che ancor prima della “fruizione” della riserva, forse occorrerebbe preoccuparsi della sua identità e della sua manutenzione, visto che fino ad oggi non è mai stata un vero target turistico.
Egidio Morici
www.500firme.it
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Praticamente hanno fatto finta di andare a vedere in che stato è la riserva, in modo da "valorizzarla"... con gli ombrelloni degli albergatori!! Siamo alla frutta.
COMUNICATO STAMPA DELLA PROVINCIA DI TRAPANI
Il presidente della provincia di Trapani , On. Mimmo Turano dopo aver ricevuto i pareri dagli uffici dell’Ente preposti al controllo e alla gestione della Riserva del fiume Belice, e in particolare nella zona parzialmente ricadente nel sito natura: “Sistema dunale” che va da, Porto Palo(AG) a Capo Granitola (Campobello di Mazara), ha concesso la possibilità di posizionare ombrelloni e sdraio in un’ area dell’arenile prestabilita dai tecnici della Provincia, dopo le opportune valutazioni tecniche. Il provvedimento , si è reso possibile dopo la presentazione all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente del -Piano di Gestione- del sito- Natura 2000 -. Gli studi intrapresi per definire il –Piano- presentato, hanno posto in evidenza la necessità di preservare tutto il sistema dunale e le aree limitrofe alla foce del fiume Belice mettendo in evidenza ,la possibilità di individuare un’area prossima ad una struttura di ristorazione già esistente prima dell’istituzione della riserva e già frequentata da tanti visitatori nei mesi estivi. Il presidente Turano, confortato anche dai pareri tecnici, ha quindi concesso le aree previste per l’uso richiesto dagli operatori alberghieri della zona” Preso atto ufficialmente-ha dichiarato il Presidente Turano- della realtà in essere dell’area protetta della foce del fiume Belice ho predisposto le dinamiche operative per risolvere questa annosa questione. Ritengo che, un afflusso controllato e condizionato da opportune prescrizioni volte all’ecosostenibilità, porteranno senza dubbio vantaggio a tutta la comunità locale che è la prima, secondo la legge regionale istitutiva dei parchi e delle riserve in Sicilia, a doverne beneficiare. Auspico inoltre che, il vincolo naturalistico della zona in questione, non sia vissuto come un impedimento allo sviluppo sostenibile del territorio. Il rispetto per l’ambiente è un dovere che interessa tutti. Ringrazio -conclude il presidente Turano- l’Assessore provinciale, Francesco Regina per l’impegno profuso dal suo settore, in merito alla risoluzione dell’annosa questione. Lo stesso Assessore Regina ha voluto sottolineare l’importanza del provvedimento annunciando anche che, da lunedì 11 2009 inizierà, su disposizione dei tecnici della Provincia, un’intensa attività di discerbatura e manutenzione nelle aree di competenza della Provincia.” Oltre all’apertura delle aree, con il confronto e la collaborazione degli operatori e dove sarà possibile la collocazione di oltre 300 ombrelloni,- ha dichiarato l’Assessore Regina- abbiamo programmato una serie d’interventi utili a rendere l’area più accogliente. E’ opportuno anche che, l’Ente locale per le competenze di riferimento, faccia altrettanto”. Dopo il provvedimento adottato dal Presidente Turano, che da la possibilità di posizionare strutture d’ombra sull’arenile prossimo alla foce del Belice , viva soddisfazione è stata espressa dagli operatori turistici della zona. Il presidente Turano ha voluto ringraziare l’Assessore comunale di Castelvetrano, Daniela Saporito per la fattiva collaborazione e tutti coloro che si sono adoperati in modo costruttivo, per il buon esito della vicenda.
l’Ufficio per la Comunicazione
il Portavoce
Filippo Siragusa
COMUNICATO STAMPA GRUPPO CONSILIARE UDC
Il capo-gruppo consiliare dell’Udc di Castelvetrano, Salvatore Ingrasciotta, interviene in merito all’annosa problematica legata alle autorizzazioni per l’installazione degli ombrelloni delle attività ricettive, all’interno della Riserva Naturale Orientata “ Foce del fiume Belice e dune limitrofe”,che avevano portato, nel recente passato, ad una clamorosa protesta da parte degli operatori economici del settore turistico-alberghiero con una manifestazione all’interno della riserva. “Negli ultimi mesi, grazie al sinergico impegno portato avanti da questa Amministrazione e da quella Provinciale, si sono avviati una serie di incontri con l’ente gestore della riserva, per addivenire ad una positiva risoluzione- dichiara Ingrasciotta- Grazie anche al fattivo impegno dei consiglieri comunali ,del gruppo che mi onoro di rappresentare, si è finalmente giunti ad una ragionevole soluzione che permetterà, da un lato di salvaguardare le specificità e le caratteristiche naturali della riserva, e dall’altro permetterà una fruizione da parte degli operatori economici, nel pieno rispetto dell’eco-sistema”.
Castelvetrano 08/05/09
Il capo-gruppo consiliare dell’Udc
Salvatore Ingrasciotta
Bene. C'è scritto chiaramente che gli studi, parlano di un’area prossima ad una struttura di ristorazione già esistente prima dell’istituzione della riserva e già frequentata da tanti visitatori nei mesi estivi. Praticamente gli ombrelloni andrebbero piantati vicino al Paradise o vicino al lido Pineta.
Di certo non nello stesso posto dell'anno scorso. O no???? :-))) Staremo a vedere...
Clamorosa protesta da parte degli operatori economici???
Ma non è stato il sindaco ad organizzare la manifestazione "E' ora di piantarli"?
Andiamo Ingrasciotta... Dia a Cesare quel che è di Cesare...!
Ecco cosa c'era scritto l'anno scorso su questo sito:
https://www.castelvetranoselinunte.it/selinunte-...
L'enensimo spot politico, prima dele europee.
Chissà cosa ne penserà la procura della repubblica di marsala, per un provvedimento che il presidente della provincia non può emettere non avendone i poteri, ricordiamo che la riserva è solo gestita dalla Provincia.
Prima ancora c'è Ass. Regionale Territorio e ambiente, Soprintendenza, Capitaneria di Porto, Comune, Piani di spiaggia inesistenti.........
scusate per gli errori non sono riuscito a correggerli
D'accordo con Empedocle.
Inoltre quella è una riserva. E' messa malissimo, ma rimane comunque una riserva. Io direi: non si pianta neanche un uombrellone, finchè la riserva non viene adeguatamente curata. Ci deve pensare la Provincia? Non è competenza del Comune? E allora il comune solleciti la Provincia a farlo. La provincia fa orecchie da mercante? Allora si che può avere un senso organizzare una manifestazione e costringere la Provincia, sotto la pressione mediatica ad intervenire.
Invece il ragionamento malsano e furbacchione è: dato che la riserva non è molto valorizzata, alla fine che male c'è a metterci uno stabilimento in spiaggia? E' come allevare galline su un divano e dire "va bè, ma tanto il divano è tutto inpolverato". E no!! Il divano serve per sedersi. Se è sporco lo si pulisce e se non tocca a te pulirlo, pretendi che chi di dovere lo pulisca!
Allo stesso modo, la spiaggia di una riserva non serve per farci degli stabilimenti balneari e se è messa male bisogna migliorarla.