La Fiat mette sotto osservazione 500.000 Punto, fabbricate nel 2008 e nel 2009 e vendute per metà vendute in Italia e per metà in Europa. Le vetture sono state richiamate per controlli al piantone dello sterzo che potrebbe causare la rottura del volante e, quindi, la perdita di controllo dell’auto.
La Fiat ha scritto una lettera ai proprietari delle vetture interessate, Grande Punto e Grande Punto Abarth, invitandoli a presentarsi alla rete di assistenza per effettuare i controlli del caso, spiegando che l’eventuale riparazione sarà a proprio carico. La campagna, avviata all’inizio di novembre, rientra nelle attività di monitoraggio del prodotto che i costruttori automobilistici, sia in Europa sia negli Stati Uniti, conducono per la sicurezza.
Resta caldo il fronte sindacale. In attesa dell’incontro del 21 dicembre fra il governo e le parti sociali a Palazzo Chigi, oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha ricevuto il vicepresidente della Fiat John Elkann.
A Termini Imerese continua la protesta dei lavoratori: contro la decisione della Fiat di non produrre più auto nella fabbrica siciliana a partire dal 2012, ci sarà il 14 dicembre una manifestazione di tutto il comprensorio. L’iniziativa è stata concordata in un incontro tra Fim, Fiom e Uilm con il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato. Presente all’incontro anche l’arciprete Francesco Anfuso, che ha assicurato l’adesione della Chiesa.
Per la Cgil la mobilitazione del 14 dicembre «non sarà l’unica, ce ne saranno altre anche a carattere generale e regionale per chiedere la modifica del piano Fiat». Slitta ad aprile, intanto, il provvedimento che dovrebbe spostare a Mirafiori i 232 lavoratori del Centro stile e progettazione dell’Alfa Romeo di Arese. L’azienda, secondo fonti sindacali, conferma il trasferimento dopo la chiusura della vertenza in Assolombarda, ma con una sospensione per tredici settimane.
Il trasferimento, in programma per il 4 gennaio, dovrebbe quindi iniziare il 15 aprile. I sindacati considerano il rinvio del trasferimento «una prima vittoria» nella mobilitazione per mantenere ad Arese la parte industriale e dunque Fiat. Per questo annunciano al loro «massiccia presenza» a Roma in occasione dell’incontro del 21 dicembre, a Palazzo Chigi, tra azienda, governo e parti sociali. A sostegno dello stabilimento di Cassino la Regione Lazio ha approvato l’Accordo di Programma con il gruppo Fiat e l’Università, destinando 8,5 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture di logistica.
(ANSA)