Avranno 11 giorni di tempo i migranti che attualmente si trovano all’interno dell’ex oleificio “Fontane d’oro” di Campobello di Mazara per lasciare le unità abitative fornite dall’Unhcr. Il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione ha firmato l’ordinanza che dispone lo sgombero della struttura, attualmente chiusa ma aperta, in via straordinaria, per accogliere gli sfollati coi documenti in regola provenienti dall’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte”.

«Il fenomeno che ci troviamo a gestire oggi – spiega il sindaco Giuseppe Castiglione – non ha nulla a che vedere con l’attività agricola locale. Nessuno dei 40 migranti che abbiamo temporaneamente accolto è in possesso di un contratto di lavoro e, com’è noto, purtroppo, l’ex cementificio di contrada Bresciana era diventato un luogo di degrado, dove si consumavano pericolose attività illecite. In assenza di un presidio di sicurezza, non possiamo rischiare che l’ex oleificio, oggi bene comunale, diventi una nuova piazza di spaccio e prostituzione a Campobello».

Attualmente sono circa 40 le persone, tra migranti e alcune ragazze italiane senza fissa dimora, che dormono dentro le unità abitative. Il Comitato di Castelvetrano della Croce Rossa Italiana ha fornito i sacchi a pelo e i kit igienici e gli stessi volontari assicurano l’assistenza sanitaria all’interno dell’ex oleificio. La Prefettura, invece, ha disposto un servizio di ronda delle Forze dell’ordine.

 

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