Lui pare un fantasma inafferrabile perché ancora, dopo 30 anni di ricerche, è un latitante. Il numero uno dei ricercati nel mondo è di Castelvetrano e si chiama Matteo Messina Denaro. A lui e ai lunghi anni di ricerche è dedicato “Matteo Messina Denaro, latitante di Stato”, il libro di Marco Bova, giovane giornalista trapanese che, dato alle stampe dopo due anni di lavoro. Bova, attraverso documenti e analisi, cerca di capire per quale motivo, Messina Denaro sia ancora a piede libero. «È stato un lavoro lento, durante il quale mi sono posto molti interrogativi, alcuni dei quali tuttora in piedi», dice Marco Bova.
«Tantissimi depistaggi – spiega ancora Bova, giornalista dell’agenzia Agi – per prendere quello che è considerato ormai il capo indiscusso della mafia. I depistaggi sono il cuore di ogni latitanza prolungata, nel libro però ho provato a raccontare gli sgambetti subiti da chi ha indagato sulla sua fuga. Ci sono guerriglie tra pm e sovrapposizioni investigative, alimentate anche da invide personali e questioni di carriera e causate dalla mancanza di un coordinamento autentico».
Nel libro c’è raccontata anche la storia del professor Antonio Vaccarino, morto pochi mesi fa. «La sua storia rocambolesca è raccontata nel prologo e nell’epilogo del libro, compresa la corrispondenza che aveva intrattenuto con lo stesso Messina Denaro: capire davvero questa operazione può aiutare a comprendere la sua fuga interminabile», dice Bova. Ma l’autore racconta anche dell’appuntato della Guardia di Finanza Carlo Pulici, assistente del procuratore aggiunto Teresa Principato, che dopo trent’anni in Procura è stato allontanato.
Matteo Messina Denaro si è dato alla latitanza nel 1993, «ma lo Stato ha iniziato a cercarlo sul serio soltanto dopo l’arresto di Bernardo Provenzano, catturato nell’aprile 2006» racconta l’autore del libro. «Mi auguro che la sua latitanza finisca domattina, saremo pronti a raccontarne ogni aspetto: fino ad allora non ci resta che tenere le dita incrociate e sperare che lo Stato cambi approccio. Mi piace pensare che Messina Denaro sarà arrestato dall’intuito di chi, in questi anni, non ha mai smesso di cercarlo senza alcuna ritrosia e dal coraggio di chi deciderà di andare fino in fondo» ha concluso Marco Bova.
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