22/09/2009
l Sindaco noleggia la sua barca a cifre da capogiro e rigorosamente in nero. Palermo annega nei suoi problemi da sempre e paga stipendi a gente che non si reca sul posto di lavoro. E i palermitani? Ignari di tutto, sino a che una donna di ferro che risponde al nome di Stefania Petyx scaglia la pietra: senza mai nascondere la mano…
Se una cosa esiste al mondo che non farei con l’ottima Stefania Petyx sarebbe senza dubbio giocare a battaglia navale: ogni suo colpo infatti va inesorabilmente a segno. Colpito, e affondato. Non fa mai acqua, lei di cui mi pregio di essere collega ma più ancora concittadina ed amica, ma manda in ammollo gli altri. E verso chi ha rivolto le sue attenzioni la bella mora emblema di una Sicilia sana e senza peli sulla lingua? Ma verso di lui, verso il Sindaco di Palermo.
Sindaco!!! ma quando scade il tuo mandato? la città è distrutta, piaena di insetti, marciapiedi sporchi, alberi e siepi in totale abbondono. Un vero spreco di risorse..
non so se parla di palermo o anche del mio..ormai tutti comuni sono passerelle
E’ apparso oggi 15.2.2011 un articolo su La Repubblica_Palermo, a firma di Isabella napoli, a proposito dei netturbini del Comune inadempienti che non tolgono i rifiuti costringendo
i commercianti ad assoldare un privato per un servizio che è tenuto a svolgere il Comune, dovrebbe far rilettere molto i cittadini sull’inadempienze dell’amministrazione comunale.
Se i cittadini pagano le tasse per lo smaltimento dei rifiuti, perchè il Comune non provvede ad erogare il servizio?
Certamente non per mancanza di risorse economiche, considerato che il cittadino finanzia il servizio con la Tarsu. E allora perchè?
Noi crediamo che le cause possono essere due: l’assenteismo del personale addetto al servizio e l’incapacità di chi ha la responsabilità politica ed organizzativa del Comune.
In entrambi i casi le colpe non possono non ricadere sul Sindaco Cammarata e sulla sua giunta.
Riteniamo inoltre che sia molto grave quanto riferito dai commercianti e cioè che “da tempo sollecitiamo al Comune la pulizia della strada e la bonifica delle aiuole. Ma non abbiamo mai ricevuto una risposta”. In effetti in tutta la città i marciapiedi e le aiuole sono in condizioni igieniche disastrose e più si va verso ed oltre la circonvallazione della città e più il problema diventa grave.
E’ grave quanto riferito dagli abitanti del quartiere: se chi deve rendere un servizio pubblico è inadempiente, nonostante le sollecitazioni dei cittadini, potrebbe commettere un reato; e gli abitanti di un quartiere che si vedono negare ed omettere un pubblico servizio, potrebbero ricorrere anche alla magistratura presentando un esposto.
In realtà, il problema vero è legato alla qualità e alle capacità dei politici siciliani che ricoprono importati incarichi istituzionali: sono loro che si scelgono i collaboratori e che nominano i dirigenti dei vari servizi, peraltro pagati a peso d’oro ed a spese dei cittadini. Se il politico si sceglie collaboratori incapaci, se ne deve assumere la responsabilità, cosa che dovrebbe fare Cammarata, che sembra un sindaco assente.
Peraltro, tutti sanno che l’avvocato non venne eletto perchè ritenuto idoneo a svolgere il ruolo e capace a risolvere i problemi della collettività ma soltanto perchè amico di Miccicchè che lo propose come sindaco di Palermo a Berlusconi. E’ “un sindaco per caso” e certamente può definirsi “un effetto dannoso per la città di Palermo” dell’era berlusconiana”.
Noi riteniamo che Cammarata, per i numerosi disservizi ormai cronici arrecati ai suoi concittadini, in una città normale, si sarebbe dovuto dimettere.
Ma c’è di più: dovrebbe dimettersi in quanto avvocato, perchè i fatti oggetto del procedimento penale a suo carico si riflettono non solo sulla sua reputazione ma compromettono anche l’immagine della classe forense.
Un ultima considerazione: chi ha le responsabilità del suo partito non avrebbe dovuto rimanere immobile, mantenendolo nell’incarico.
Un sistema politico fatto di personaggi incapaci ed equivoci è estraneo agli interessi della collettività ed alla funzione della politica che è proprio un servizio per il bene comune.
E’ sufficiente farsi un giro per la città di Palermo per rendersi conto dell’incapacità del sindaco a svolgere il ruolo di primo cittadino.